Magazine Cinema

Al Bifest vincono Bellocchio e Golubovic, sorprende “Bellas Mariposas”.

Creato il 24 marzo 2013 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Jérome Enrico ed Enrico Magrelli

Un’ora prima della mezzanotte è calato ieri il sipario sulla quarta edizione del Bari International film festival.

Ancora una volta è stato il palco del teatro Petruzzelli a ospitare la consegna di tutti i maggiori premi della manifestazione. La serata, presentata da Felice Laudadio e da Laura Morante, è stata allietata dalle sempre emozionanti esibizioni canore di Lina Sastri.

Il pubblico accorso numeroso, come durante tutta manifestazione, le prime cifre parlano di un’affluenza record attorno ai 70000 spettatori, ha mostrato di gradire i giudizi espressi dalle varie giurie.

Si è cominciato dal “Panorama internazionale”, dove il Presidente di giuria Ulrich Felsberg, il grande produttore di Ken Loach e Wim Wenders, ha consegnato il premio come miglior regista a Srdan Golubovic per “Krugovi (Circles)”, un film intenso e con un forte messaggio di speranza e fratellanza. Sono stati poi assegnati i premi come miglior attore al finlandese Vesa-Matti Lori per “Road North” e migliore attrice a Bernadette Lafont per “Paulette”, la brillante commedia di Jerome Enrico.

Per la categoria “Italia Filmfest” il riconoscimento più ambito è andato a Marco Bellocchio, migliore regista per “Bella addormentata”, protagonista di una memorabile lezione di cinema nella mattinata di sabato. Film questo che ha ottenuto altri due premi, quello per il migliore compositore delle musiche con Carlo Crivelli, storico collaboratore di Bellocchio, e quello per il miglior montatore assegnato a Francesca Calvelli.

Stessa incetta di premi ha fatto, un po’ a sorpresa, “Bellas mariposas”, il film di Salvatore Mereu ambientato a Cagliari e tratto dall’omonimo libro di Sergio Atzeni. Miglior sceneggiatura, con lo stesso Mereu, miglior attrice protagonista, a Sara Podda e Maya Mulas e miglior direttore della fotografia a Massimo Faletti.

I restanti riconoscimenti sono andati a Roberto Herlitzka, applauditissimo, miglior attore protagonista per “Il rosso e il blu” di Giuseppe Piccioni; a Maurizio Sabatini, miglior scenografo per “La migliore offerta” di Giuseppe Tornatore, presente al Bifest nella giornata di venerdì; a Francesca Livia Sartori, miglior costumista per “Romanzo di una strage” di Marco Tullio Giordana e a Domenico Procacci, miglior produttore per “Diaz” di Daniele Vicari.

Detto che giovedì scorso era stato premiato “Razza bastarda” , di Alessandro Gassman, per la “migliore opera prima e seconda” è d’obbligo una segnalazione per il non premiato, ma originalissimo e suggestivo, “Las Mariposas de Sadournì” di Dario Nardi. Un film argentino che ha letteralmente stregato il pubblico con un montaggio vertiginoso e una narrazione ricca di citazioni della più che centenaria storia del cinema.

Frédéric Pascali


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :