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Al Cinema: recensione "Il Fuoco della Vendetta" (Out of the furnace)

Creato il 04 settembre 2014 da Giuseppe Armellini

leggeri spoiler

Christian Bale: hai detto cazzi
Woody Harrelson: non so se mi spiego
Forest Whitaker: alzo le mani
Willem Dafoe: le riabbasso e le rialzo
Casey Affleck: ha da mangiare ancora parecchia pastasciutta ma il rischio che diventi un "hai detto cazzi" c'è
E poi un Sam Shepard lì e una Zoe Saldana là
Che vuoi farci, a volte nel cinema, non so per quanto ancora, la differenza la possono fare gli attori e a me un film che mi mette dentro 3 mostri, un mostrino e un mostriciattolo di recitazione me lo vedo anche se parlasse si emorroidi e sfinteri.
Alla regia poi c'è il Cooper di Crazy Heart (non visto), qui appena alla sua opera seconda e già sulle spalle la responsabilità di allenare i Galacticos del Real Madrid recitativo.
Che poi il film è pure buono di suo eh, certo non un capolavoro, certo niente di originale, certo tutto parecchio ollivud ma con il merito però di essere abbastanza sobrio, molto verosimile, quasi Indipendente per soggetto e sviluppo dello stesso.
Ultimamente va molto raccontare storie forti che coinvolgono due fratelli maschi (Warrior, Dead Man's Shoes, The Fighter, ma anche il nostro "piccolo" Padroni di casa e andando 3,4 anni indietro Brothers), curioso.
Qua, come nel capolavoro di Meadows, c'è una storia di vendetta (spoilerata dal solito orrendo titolo italiano), di conti da regolare e di vite che ormai non hanno più un senso.
Film che fa il suo compitino in maniera perfetta senza però mai raggiungere picchi emozionali troppo alti e senza mai offrire uno snodo narrativo particolarmente interessante.
Gli attori son mostri, il loro gioco di sguardi pauroso, vederli duettare tra loro vale, letteralmente, il prezzo del biglietto (5 euri, era pomeriggio)
In effetti questo è però il film dei personaggi cazzuti.
Sono SOLO cazzuti.
Affleck è cazzutissimo, la guerra l'ha forgiato e in qualche modo "rovinato".
Ma Dafoe con i suoi capelli assurdi e la sua mandibola indimenticabile è ancora più cazzuto di lui.
Ma Harrelson con il suo lecca lecca e il suo omicidio facile è ancora più cazzuto.
Ma Bale con la sua vita completamente andata a rotoli e il suo desiderio di vendetta è ancora più cazzuto.
E cazzuto è Whitaker, e cazzuto è il poliziotto che trova Bale e zio fuori porta, e cazzuto è l'uomo dell'eroina.
Niente, sembrano tutti uomini padroni del mondo e a cui nessuno può mettere i piedi in testa anche se alla fine a forza di fare a gara su chi è più cazzuto qualcuno più cazzuto c'è sempre.
La prima parte vola via in maniera abbastanza anonima, piena di montaggi in parallelo (il più lungo, troppo, quello tra la caccia e il combattimento di Affleck) e quasi priva di momenti cinematograficamente o emotivamente notevoli.
Poi la seconda parte, dalla sopracitata gita fuori porta di Bale e zio in poi (superba la scena in quella casa), alza notevolmente il livello e, forse grazie anche ad una carica violenta non indifferente, tiene abbastanza in tensione lo spettatore.
Le due "esecuzioni" e l'assalto a vuoto della Swat con contemporanea (fantastica) iniezione al piede di Harrelson sono scene davvero magistrali (anche perchè, e scusate se mi ripeto, magistrale è Harrelson, per me il più grande là dentro, anche più di Bale).
Forse tirato troppo per le lunghe il finale ma buono, forse l'unico possibile.
Non siamo ai livelli degli Eastwood "neri" e nemmeno di altre opere simili come Gone Baby Gone e Animal Kingdom, ma Il Fuoco della vendetta è uno di quei film con cui si va sul sicuro.
Se poi ti piacciono i personaggi cazzuti non ne parliamo.
( voto 7 )

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