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Al mangiagalli di milano, solo una madre su 5 dichiara il nome del partner dopo aver partorito

Creato il 28 dicembre 2010 da Madyur

Molte sono le donne single che mettono al mondo un figlio senza avere un marito al fianco. Succede alla Mangiagalli di Milano, dove sempre più spesso le madri che, nell’atto di nascita del figlio, lasciano vuota la casella riservata al padre.

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Il tempio dell’ostetricia milanese , considerata la culla della città con i suoi 6500 parti l’anno, finisce sotto i riflettori per un fenomeno che non ha precedenti. Una donna su 5 che mette al mondo un figlio in Mangiagalli sceglie di non dichiarare il nome del partner.

Su 6138 parti registrati finora , quelli che riguardano donne sole sono 1298. Un esercito in crescita che si è triplicato nel giro di tre anni , passando da 474 casi del 2008 , agli oltre 1000 di oggi. La Mangiagalli , al centro spesso di guerre in difesa dell’aborto, stavolta tiene banco per un fenomeno destinato a far discutere. Le madri, in questo modo, fanno cadere un grosso tabù. Ovvero quello che stabilisce che per avere un figlio ci vuole un marito o un compagno. Ma per quelle donne non è così.

L’identikit delle madri single tracciato dall’ospedale , è 35 anni , sono al 72% italiane , con un buon livello di istruzione ( il 53% ha la laurea). Sono donne che hanno fatto carriera, almeno in larga parte, e decidono di fare un figlio se vedono che l’orologio biologico avanza inesorabilmente , senza essere sposate o convivere.

Programmano la maternità e fanno di tutto per raggiungere il loro obiettivo , senza escludere l’inseminazione artificiale che all’estero si fa senza problemi. Secondo il sociologo Bonomi “La verità è che si sta dissolvendo un vecchio modello di famiglia , con lui , lei ei figli. E si fa largo una nuova realtà. Più che giudicarla , dobbiamo conoscerla e capirla”.

La Mangiagalli fotografa una realtà cui la protagonista è la donna che non sente più bisogno di avere un marito per avere figli. In teoria la legge permette alle donne che partoriscono di avere dieci giorni per cambiare idea e indicare il partner. Infatti il Comune di Milano parla di un 3% di madri single. Ma la tendenza del Mangiagalli lasciano il segno. “il 22% di donne che da noi si dichiarano madri sole – dice Tiso, della direzione sanitaria – deve far riflettere. A noi spetta l’assistenza , ma la società non può chiudere gli occhi su questo fenomeno”.


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