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Al Quirino, Quando la moglie è in vacanza, Ghini è mattatore

Creato il 04 gennaio 2015 da Dfalcicchio

Elena Santarelli e Massimo Ghini al Quirino

Elena Santarelli e Massimo Ghini in “Quando la moglie va in vacanza” al Teatro Quirino

Roma

Quando la moglie è in vacanza,  traduzione libera dall’originale inglese che suona più o meno, come “La smania del settimo anno”, è un testo di George Axelrod che a Broadway alcuni decenni fa colpì pubblico e critica per la sua originalità. Viene riproposto nella traduzione italiana di Edoardo Erba, fino alla terza settimana di gennaio,  sul palcoscenico del Teatro Quirino, lo storico spazio a due passi dalla Fontana di Trevi, con la regia dell’ottimo Alessandro D’Alatri, bravo in pubblicità, al cinema e anche sulle tavole di un palcoscenico. La pièce in USA divenne poi un film molto famoso, evergreen, con una Marilyn Monroe al meglio del suo svampitismo. Oggi, ad interpretare quel ruolo c’è Elena Santarelli, dal punto di vista fisico, molto più elegante e composta dell’originale americano, con non molta esperienza di palcoscenico e un po’ in cerca di  un suo carisma.

Al suo fianco c’è Massimo Ghini, un mattatore dirompente che supplisce con il suo fascino e la sua esperienza e abilità ad ogni minima sfaldatura nello spettacolo.  Ghini dimostra ancora una volta di essere un grande interprete, a volte snobbato in Italia. E forse,  il motivo lo spiega lui stesso, sicuro e simpaticamente guascone,  all’incontro con i giornalisti nel foyer  del Quirino e poi in platea: “A me piace cambiare, genere e ruolo. In Italia invece vorrebbero che un attore facesse sempre lo stesso carattere. A me piace passare dal teatro, dove ho iniziato con il mio grande maestro Vittorio Gassman, al cinema impegnato, ma anche ai cinepanettoni, per poi passare anche dal musical (lo ricordiamo in un piacevolissimo “Vacanze romane” al Sistina – ndr), alla televisione”.

Quando la moglie è in vacanza è uno spettacolo divertente e coinvolgente, ben diretto, con belle musiche di Renato Zero e, grazie a Massimo  Ghini, diventa anche un assolo d’attore, molto interessante.

Mauro Pecchenino


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