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Aladdin, lo scippatore della stazione di Agrabah

Creato il 30 giugno 2015 da Thefreak @TheFreak_ITA

Quaranta gradi all’ombra, non un filo di vento, acqua razionata e un orizzonte tremolante come un miraggio. No, non è la A1 durante l’esodo di Ferragosto, ma la magica città di Agrabah, che sorge oltre i deserti d’oriente, subito dopo l’uscita di Roncobilaccio.

Agrabah era una città afflitta da gravi problemi: aveva un debito pubblico astronomico ed era stretta nella morsa di banche e creditori. Non c’erano soldi per pagare i debiti, per pagare gli stipendi statali, per pagare le pensioni, per coprire l’assistenza medica, la tv nazionale, il televideo, i trasporti pubblici e neanche per la festa dei due santi patroni della città: San Abdallah protettore dei bambini costretti a fare i kamikaze dai genitori prepotenti, e San Ciro protettore dei bambini iscritti alle scuole calcio dai genitori fanatici.

In parole povere (anche quelle) la gente ad Agrabah si puzzava di fame. Oltre ovviamente a tante altre puzze.

Aladdin era uno dei tanti scippatori che gironzolavano nella Stazione Centrale della città, ameno luogo d’incontro di popoli e genti dove tre McDonald, un punto Algida e un mega store della Nike non bastavano a coprire la miseria umana che regnava sovrana.

Un giorno Aladdin si era appostato vicino alle macchinette automatiche dei biglietti per rompere sapientemente i coglioni a tutti i tizi che avevano una fretta boia di andare a prendere il treno. Ma proprio sul più bello, quando un giovane studente stava per regalargli la folle cifra di trenta centesimi, arrivò un plotone di leghisti armati di felpe e ruspe per fare una retata di immigrati e derelitti di vario genere.

Quella notte Aladdin si ritrovò in cella, ma tutto sommato era contento: lì faceva fresco e non c’erano i soliti vicini molesti delle case popolari che ascoltavano Pupo a tutto volume.

Pareva una serata tranquilla, ma ecco che nel buio qualcosa si mosse…

C’è qualcuno?”

Tranquillo giovanotto, sono solo un vecchio ergastolano in catene…”

Che hai combinato per beccarti l’ergastolo?”

Ero nella marina italiana, un giorno ho ucciso un paio di pescatori indiani e 28 governi italiani consecutivi non sono stati capaci di riportarmi in patria”

E perché avrebbero dovuto? Sei un assassino!”

Beh ad esempio gli americani hanno sempre riportato in patria i loro assassini, e poi dovresti sapere che l’omicidio è una cosa che riguarda solo i civili: se indossi una divisa non sei un assassino o un serial killer, ma un eroe, e se hai culo ti danno pure una medaglia al valore o ti dedicano un monumento! Roba seria eh!”

Mmm… Vabbè, che vuoi da me?”

Conosco un modo per evadere da qui, io non posso farlo perché le mie ossa stanche non me lo permettono, però mi devi promettere che se te lo confido, una volta fuori di qui tu recupererai un oggetto magico per me e tornerai a liberarmi”

Ok”

Perfetto, allora per uscire da qui basta scrivere a Marco Pannella e drammatizzare un pochino la tua situazione, lui attirerà su di te tutta l’attenzione della stampa, e ben presto mezzo paese farà cortei in favore della tua libertà senza sapere chi cazzo sei…”

Ottimo”

Una volta ottenuta la libertà su grazia del Presidente della Repubblica, dovrai recarti nel deserto e lì troverai la Caverna della Tigre dove solo il Prescelto può entrare.”

E come farò a capire se sono il Prescelto?”

Non lo so, però il pin per aprire il cancelletto laterale è 1527, entra da lì, dentro la caverna troverai immense ricchezze: i tesori nascosti della mafia, i rimborsi elettorali dei partiti, i soldi concreti dei conti registrati nei paradisi fiscali dove non c’è oro ma solo hard disk, i gettoni d’oro che la Rai usa per i quiz a premi, e infine il bene più prezioso di tutti…”

La patata?!”

La Lampada!”

Una lampada?”

No, no una lampada, imbecille, la Lampada! Un artefatto creato millenni or sono dall’agente di una popstar. Sai, gli agenti degli artisti non servono a nulla, così giustificano le loro percentuali di guadagno facendo sentire importanti i loro protetti ed esaudendo per loro i desideri più assurdi…

Chi possiede quella lampada avrà per poco tempo lo stesso potere di Lady Gaga e di Taylor Swift, potrà esprimere tre desideri che saranno esauditi all’istante, senza alcun scrupolo morale!”

Uhm figo! Passami il cellulare che mando un twit a Pannella…”

 

aladin-sans-poil

In pochi mesi Aladdin uscì di galera e recuperò la Lampada ma, come spesso accade a chi risolve i propri problemi, si dimenticò delle persone di cui non aveva più bisogno e non tornò mai dal vecchio ergastolano.

Aladdin strofinò la Lampada seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, e da essa uscì lo spirito del puro servilismo, un Italiano Qualsiasi. Gli italiani sono sempre stati eccellenti nei mestieri servili: sarti, cuochi, barman, parrucchieri, geni della lampada…

Aladdin desiderava sposare Jasmine, la figlia del Sultano di Agrabah, quella che somigliava a Kim Kardashian, ma col culo più piccolo, così chiese all’Italiano Qualsiasi di esaudire tre desideri per raggiungere il suo obiettivo:

  1. Diventare ricco.

  2. Avere uno charme e un’eleganza innata.

  3. Avere un nome rinomato e spendibile nei salotti d’elite.

L’Italiano Qualsiasi lo trasformò in un ricco industriale di nome Lapo.

Lapo corse a citofonare a Jasmine per chiederle di uscire, ma lei lo mandò a cagare perché era già promessa sposa al Principe di Bel-air.

Col cuore spezzato Lapo decise di affogare il suo dolore nell’odio, così andò a iscriversi all’Isis portando in dono la Lampada magica.

E che ce ne dovremmo fare di una lampada?”

Questa non è una lampada, ma la Lampada, grazie a quest’arma di distruzione di massa non convenzionale potrete finalmente conquistare il mondo. O per lo meno colonizzare il Molise.”

Il vecchio soldato italiano non tornò mai in patria ma furono eretti molti monumenti in sua memoria.

Agrabah finì in default e uscì dall’Euro.

Il Principe di Bel-air mollò Jasmine e partì per combattere gli alieni in un blockbuster tamarro e fighissimo chiamato Indipendence Day.

L’Isis non riuscì mai a conquistare il mondo, ma alla fine si scoprì che il suo obiettivo era sconfiggere le armate blu o conquistare 24 territori.

di Marco Improta All rights reserved


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