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Alain Soral: il fronte di controcultura anti UE

Da Aurita1 @francescofilini

Alain Soral: il fronte di controcultura anti UE

di Claudio Marsilio

RA : con Alain Soral è così…ha parlato tanto che ha bruciato tutte le mie domande… ma ne abbiamo altre, sicuramente. Quindi, avete acquisito una grande notorietà in Francia, sulla vostra pelle, malgrado una censura dei media mainstream. In Italia la vostra corrente di pensiero comincia a svilupparsi; possiamo immaginare un futuro europeo per Egalité&Reconciliation?  Avete un progetto di diffusione…?

Alain Soral: il fronte di controcultura anti UE
AS:  «Ci sono diversi aspetti da considerare. È molto importante che affinché le cose si muovano, si muovano in più paesi d’Europa contemporaneamente. Se la Francia si muove da sola, se l’Italia si muove da sola, non succederà nulla. Lo vediamo con la Grecia in questo momento, che non riesce ad uscirne. Quindi ci vuole una dinamica di sollevazione contro l’Unione Europea – che non è l’Europa, ma una sua mascherata. Una sollevazione contro l’UE che si sviluppi nazione per nazione, perché ci sono le specificità nazionali; la specificità nazionale francese, che spiega la mia linea, è quella d’essere un paese con un passato coloniale col Maghreb, che è molto forte, cosi come per l’Africa francofona. Abbiamo una forte presenza mussulmana di immigrati in Francia, che è essa stessa una specificità nazionale, visto il livello mondiale che ha raggiunto il problema islamico; la manipolazione delle masse islamiche da parte della strategia neo-conservatrice dello ‘Choc di civilizzazioni’; e infine specificatamente in Francia abbiamo il problema della legittimità dei francesi d’origine immigrata in rapporto alla nostra storia coloniale e a causa del fatto che siamo noi ad averli chiamati…etc.

Dunque la lotta combattuta in Francia è contro l’UE e contro l’Oligarchia mondialista, ma Egalité et Réconciliation ha la sua specificità francese ed è la questione islamica, da comprendere attraverso la storia, come sempre.

La storia francese, sempre. In Italia è diverso, perché malgrado il sogno Mussoliniano, l’epopea eritrea non ha dato grandi risultati a livello di popolazione immigrata; quindi non è lo stesso, come non è lo stesso in Germania, dove al massimo c’è la questione turca etc.

Ma penso che si dovrà assolutamente avere dei punti di contatto fra i movimenti di dissidenza come E&R in Francia, e ciò che succede in Italia con movimenti come CasaPound o anche Beppe Grillo, altri movimenti

E di contro bisogna diffidare di partiti come quello di quell’olandese…come si chiamava, Wilders? Ah, sì! Gert Wilders: questi soggetti sono delle trappole sioniste, che sfortunatamente catturano delle persone, perché la materia del discorso è buona, no? Ma è sempre la piccola differenza a fare tutta la differenza! »

RA : infatti siamo sorpresi che Marine Le Pen è andata a parlare con…

AS: «è per questo che non sono nel Front National. Ci sono stato un po’, ho avuto ragione di passarci perché ho avuto modo di…far uscire un po’ il FN dal suo dogma liberale che è stato una catastrofe e soprattutto che avrebbe ucciso il partito se fosse rimasto su quella linea, oggi. Quindi sono riuscito a farli muovere sulla questione sociale, ma sull’articolazione del trinomio “immigrazione, Islam e politica estera” hanno effettivamente delle tentazioni pro-sioniste che possono essere anche delle strategie comprensibili, perché oggi contrariamente agli anni ’70, ’80 è praticamente impossibile essere pro-palestinesi e anti-sionisti; non si arriverebbe ad un certo livello nella carriera politica senza essere sionista o non avreste posti di primo piano in Francia senza passare per il viaggio obbligatorio allo Yad Vashem!

Così come un tempo bisognava passare per la visita cattolica a Roma, per arrivarci…

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Penso alla frase di Enrico IV: “Parigi val bene una messa”, no? Una volta bisognava essere cattolici per diventare Re di Francia oggi bisogna essere sionisti per arrivare ad un certo livello politico ed è la scelta che molto politici fanno… La questione che si è posta per Marine Le Pen è la seguente: andare verso il potere, uscendo dalla marginalità dov’era confinato suo padre (una marginalità molto culturale, molto interessante, fatta di posizioni critiche ma che aveva rinunciato alla presa del potere), cerca di arrivare al potere ed è quindi costretta a dosare le sue posizioni sul sionismo, cosa che prova che il sionismo è centrale nella politica e soprattutto la Shoah ed il Revisionismo, di cui parlavamo prima, che è la maschera “positiva” del sionismo, che nasconde il Likud, Jabotinski, la dimensione coloniale e fascista del potere israeliano come risposta alla persecuzione ebraica hitleriana; la sua maschera è la Shoah. È per questo che il Revisionismo, per dirla alla Faurisson, è la bomba atomica dei poveri! Perché se ad un certo momento si autorizzano gli storici a studiare seriamente il periodo ’33-’45 sul tema della persecuzione ebraica da parte del regime hitleriano – che non significa affatto negare questa persecuzione! – si potrebbe riportarla semmai nel circuito della ricerca Storica, visto che è entrata ormai nel mondo della mitologia dopo gli anni ‘80, della religione.

Cosa che dico chiaramente nel saggio “Comprendere l’Impero”, cioè che la Shoah è la religione del Mondialismo e che il Golgota che ha rimpiazzato il Golgota del Cattolicesimo – che era la religione dominante delle teocrazie Monarchiche – è Auschwitz con le camere a gas.

È per questo che il Revisionismo è una questione politico-religiosa, cioè: “accettate o no la religione della Shoah come religione del NOM?” . Quindi come dicevo prima è il compimento attraverso il potere bancario del progetto del Vecchio Testamento. Progetto giudeo-protestante molto anticattolico e molto antislamico, per buona parte e quindi dovremmo spendere anche qualche parola a proposito della guerra all’interno dell’Islam, tra le differenti posizioni pro-sioniste o antisioniste, cioè tra un Islam di Resistenza al NOM e un Islam di collaborazione con il NOM; questo Islam collaborazionista, lo vediamo geopoliticamente, è essenzialmente wahabita e qatariota; wahabita per l’ideologia ( cioè takfirista, che non significa salafita: takfirismo è la giusta definizione ) e finanziato dal Qatar, o come diremo da quell’articolato mondo che definisco “islamo-sionista” Saudo/Qatariota, e poi l’Islam della Resistenza di cui fa parte effettivamente l’intero arco sciita.

Quindi come si vede siamo all’interno di una grande complessità, cosa che impone di fare un’analisi storica totalmente differente per comprendere il meccanismo attuale di dominazione e resistenza; capire perché il Revisionismo è una questione centrale al di là della Libertà di Pensiero, la libertà di ricerca etc. Qui si tratta di contrastare una crescente mitologizzazione, sistematica, evoluta di ciò che comunemente chiamiamo la Shoah, che è un tema creato intorno agli anni ’80 (non si parla di Shoah nel processo di Norimberga); un tema volontariamente religioso per fare della Shoah una religione mondiale che assolve Israele da tutti i suoi crimini e da tutte le critiche – che ricondurrebbero invece Israele nel suo mondo reale fatto di colonialismo, di razzismo, di persecuzione etc. – quindi nato per rendere Israele intoccabile.  Lo si vede soprattutto dal risultato che ha ottenuto sul Congresso Americano, totalmente dominato dalla lobby pro-Israele (come hanno dimostrato i due ricercatori americani Mearsheimer e Walt, che hanno rovesciato la tesi di Noam Chomsky che vorrebbe un Israele portaerei degli Stati Uniti nel medio Oriente); potere acquisito e generato dal tradimento progressivo delle élite politiche americane – come quelle francesi – attraverso il lavorio delle lobby ebraiche sulla politica americana.  Ed è una constatazione che possiamo fare vedendo l’assurdità di certe scelte totalmente contrarie agli interessi strategici americani o del popolo, come per la questione iraniana: gli americani non hanno alcuna ragione per avercela con gli iraniani, e noi ancora meno perché rappresentano un mercato economico molto buono ma gli israeliani ci obbligano ad avercela con loro fino a sfiorare la Terza guerra mondiale!

Dunque come vedete, abbiamo tutta questa serie di problematiche, articolate d’altronde nel mio libro “Comprendere l’Impero”, che bisognerebbe tradurre in italiano!! Perché lì affronto tutto, eh? Un libro che è stato censurato dalla critica ma che è già un best-seller per aver venduto più di 60mila esemplari. Letto da tutte le élite francesi, tradotto in Russia da Dugin, che sta per uscire in Corea del Sud, ma che in Francia NON ESISTE – anche se è un best-seller – nelle librerie. Siamo in quella tipica situazione in cui s’afferma che “il Re è nudo”, che corrisponde più o meno a quello che successe alla fine dell’URSS, dove c’era la Pravda, organo esistente grazie all’apparatchnik, che descriveva una società ufficiale, e poi il popolo russo che viveva in una società parallela; e questa società all’inizio era fatta di dissidenti, ma poi progressivamente è divenuta maggioritaria, statisticamente ed ideologicamente, e poi ad un certo momento c’è stato il tracollo. Ora, la domanda che ci poniamo oggi è: tutto finirà con una dittatura finanziaria mondialista – come ve l’ho dimostrata – sui popoli ( dittatura che sarà militare, come descrive Orwell ), oppure ci sarà una rivolta dei popoli? E a quel punto, le élite faranno come quelle Sovietiche d’allora? Si dissolveranno, si salveranno o cercheranno loro stesse di cavalcare il cambiamento? Cosa che è avvenuta infatti ai tempi dell’URSS: il partito Comunista decise che era finito il comunismo e sono stati loro stessi a passare all’economia di mercato per conservare i loro privilegi con un’altra faccia, come fu durante il periodo Eltsin.

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Abbiamo quindi due scenari possibili: la dittatura totale di cui abbiamo parlato, cioè divieti, la legge revisionista anche in Italia, “Storia Ufficiale”, autodafé, controllo totale dei media con media tra l’altro che neanche si vendono più… Bisogna sapere che in Francia c’è un tracollo totale di vendita dei media ufficiali: non hanno più lettori, Liberation ha perso il 30% di lettori quest’anno e non vive che di sovvenzioni pubbliche, cioè di soldi di gente che nemmeno lo compra ma che gli sottraggono con le tasse in nome della pluralità della Stampa, quando invece dicono tutti la stessa cosa! Che è poi la ragione per cui la gente non li legge e non li compra più. Siamo in un situazione paradossale che potrebbe fornire un soggetto interessante ad un genio teatrale, che sfortunatamente non conosco, uno Shakespeare contemporaneo, per quanto è incredibilmente spettacolare e interessante questa situazione!

Sono uno degli autori più conosciuti in Francia e più dibattuti poiché persino il Presidente ed il Primo ministro mi citano, quando ufficialmente io sono considerato un delinquentello marginale che nemmeno esiste; mi fanno bruciare i libri che edito ma alla FNAC se ne vendono a pile… Esce un libro ed è subito nella lista delle migliori vendite… Perché poi l’economia ha una sua propria logica, e poiché un testo vende, c’è commercio, questa logica mi protegge un po’. “Ci obbligate a vendere Bernard Henri Levy? Ma non si vende più!”

Dovete sapere che BHL – che ha il potere di far scoppiare le guerre in Francia – vende 4 mila esemplari del suo libro oggi, mentre io ne vendo 60 mila! Vedete la differenza… Lui è considerato il rappresentante del pensiero ufficiale dominante ed io invece sono un maledetto, un bruto, uno “strano”…perché, attenzione! Io sono tutto: psicopatico, tutto…tutto! Ridicolo, delirante, etc.»

RA :  «Come Ezra Pound!»

AS : «ah sì, sì. In quel senso! Ed è scritto pure su “Le Canard enchainé” , vedete? Dei giornali critici del sistema… La perversione va molto, molto lontano! Persino “Le Monde Diplomatique” ha fatto un articolo contro di me, quando questo giornale è considerato uno strumento critico del mondo capitalista e neo-capitalista, cosa che mostra che tutto è integrato al giorno d’oggi: hanno fatto un lavoro che chiamo “la centrifuga della dominazione Oligarchica” cioè cacciare tutti quelli che la pensano diversamente a partire dal 1985, e oggi non ci sono che collaboratori, no? E degli imbecilli, quelli cioè che collaborano per sottomissione ed interesse, e coloro che collaborano per mancanza di cultura e intelligenza.

Non c’è più un pensatore indipendente nel Sistema. Il Sistema è totalmente chiuso, ma

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blindandosi, è isolato! Non ci sono più clienti salvo che quelli obbligati, come ai tempi della Pravda, persone che neanche mi pensano… Anche se per esempio, ieri ero in un ristorante e il proprietario mi riconosce e m’invita dicendomi: “è un piacere per me mr. Soral”…e per la strada quando cammino la gente mi dice: “Grazie per tutto ciò che fate” etc. Nonostante il divieto che subisco in televisione, alla radio, nonostante i miei processi…7 attualmente! Quindi è una situazione interessante ma allo stesso tempo inquietante e molto incoraggiante. Non so da quale parte penderà, ma quello che è certo è che non durerà dieci anni. Durerà due, al massimo tre anni. Non più.

E sarà come la Grecia oppure una sorta di… i francesi sono un popolo di rivoluzionari, sarà una sorta d’esplosione di qualcosa di nuovo, interessante, che non esisteva in Francia come nel 1789, nel 1830, nel 1848, 1871 etc. Ma in compenso ci sono cose interessanti che sono successe in Francia anche nel 1905, 1910, mi riferisco al circolo Proudhon, ossia il ravvicinamento tra monarchici e sindacalisti rivoluzionari. E come risolverà il problema il Potere? Con la guerra.

E questa è un’altra questione. La guerra potrebbe essere una soluzione, per l’Oligarchia, al problema… questa è la vera paura, ultima… Perché la guerra è la Terza, non è mica… Ne siamo sfuggiti per un soffio, con la questione iraniana, e sono stati gli israeliani che volevano spingere alla guerra…»

RA : «si, ma anche con la questione siriana siamo andati molto vicini, per fortuna che la Russia ha avuto un ruolo…»

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AS: «Certo. Putin è stato la «divina sorpresa» che abbiamo avuto in questi ultimi tempi. Altrimenti non si sa dove saremmo stati a questo punto. È per questo che sosteniamo incondizionatamente Putin, non per amore o non so che, ma perché la multipolarità è la salvezza della democrazia, se la democrazia vale ancora qualche cosa. E qui siamo ad una lotta molto forte tra il mondo unipolare americano-sionista-bancario e la multipolarità il cui capofila è Putin, che permette di avere al suo seguito l’Iran, il Venezuela (malgrado l’assassinio, possiamo dirlo, di Chavez, assassinato come Arafat con lo stesso metodo)… sono i metodi dei servizi anglo-israelo-americani: puntano sempre il dito, questa rete di assassini, per uccidere ogni dissidenza, provare ad accelerare l’avvento del sistema unipolare del NOM e del Governo Mondiale, cosa desiderata da Mr. Attali… Tutto questo ha una sua articolazione molto ben definita ed è difficile contraddire ciò che affermo, salvo che con l’anatema, il ricatto, la strategia del cuscino…cioè soffocare! Non ci sono risposte a tutto questo.»

Twitter @ClaudioMarsilio

(Continua)
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