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Alan moore: "quella volta che incontrai john constantine..."

Creato il 07 ottobre 2013 da Comixfactory

John Constantine nell'interpretazione di
Tim Bradstreet


Nel 1993, nel corso di una intervista raccolta dalla (ormai) defunta Wizard Magazine, Alan Moore rivelò questo simpatico aneddoto:
"Un giorno, qualche tempo dopo che avevamo introdotto il personaggio, Mi trovavo in un sandwitch bar a Westminster, Londra. Tutto a un tratto, vedo John Constantine che sale le scale per entrare nel locale. Indossava il trench, un taglio corto, e sembrava proprio lui - non assomigliava nemmeno a Sting. Assomigliava esattamente a John Constantine. Mi guardò, mi fissò dritto negli occhi, sorrise e, con un modo di fare cospiratorio, mi fece un cenno di intesa, poi continuò a camminare e girò l'angolo per andare dall'altra parte del bar. Son rimasto seduto lì a pensare, mi chiedevo cosa fare, se alzarmi e andare a vedere dietro l'angolo per accertarmi che fosse davvero lì o finire di mangiare il mio panino e andar via. Alla fine optai per questa seconda possibilità; pensai che si trattava della scelta più sicura. Con questo non voglio affermare nulla. Sto solo raccontando un fatto che mi è successo. Una strana, piccola storia".
In fondo si sa che il rapporto tra autore e personaggio è spesso un rapporto molto particolare, e forse l'ossessione di molti è quella che i propri personaggi possano prendere vita e ribellarsi al creatore (più o meno altro non è che la trama de la Metà Oscura di Stephen King).

Sting
l'artista che ispirò Constantine



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