Insomma, malgrado nel 2010 la piena ripresa dell’industria italiana della moda maschile si sia rivelata molto lontana, le aziende italiane hanno ancora diverse carte da giocare. Stando ai dati di Sistema moda Italia, la maggior parte delle imprese operanti nel vestiario maschile, interrogate sulle aspettative a breve, propende per una “stabilità” delle attuali condizioni congiunturali, mentre una quota rilevante, pari al 30% circa del panel, risulta ottimista, confidando in un miglioramento del trend di mercato. Anche gli ordini relativi alla prossima primavera estate 2011, pur parziali al momento della raccolta dati ultimata in ottobre, prospettano un cambio di passo per il mercato nazionale (in recupero del +2% circa), ma soprattutto dinamicità e vivacità dall’estero (con una crescita superiore al +10%). Il 2010 si dovrebbe concludere in sordina: per il giro d’affari settoriale si prevede, infatti, una chiusura in sostanziale stabilità rispetto ai livelli del 2009, corrispondenti a poco più di 8 miliardi di euro.
Tendenze modaPer quanto riguarda le tendenze moda, invece, va detto subito che la prossima stagione segna il ritorno della maglia, mentre i colori visti sulle passerelle di Milano, dove dal 15 al 18 gennaio va in scena Milano Moda Uomo, e quelli proposti dai 1.010 i marchi presenti alla Fortezza da Basso, per la 79esima edizione di Pitti Uomo, hanno toni naturali, dal cammello, al grigio mélange, al nero per i lunghi cappotti e gli abiti formali di Emporio Armani, ma anche il blu, dal cina al denim, e il verde militare di Ermanno Scervino. Lo stilista toscano, che ha sfilato nello show-room di via Manzoni, in una domenica mattina fredda e grigia come solo Milano a gennaio sa essere, ha portato in passerella un uomo impeccabile nei cappotti double di foggia sartoriale indossati su leggerissimi piumini-duvet. Fil rouge della collezione è la pelliccia ecologica punto maglia che diventa accessorio discreto, o avvolge i colli e i rever dei cappotti cammello e delle maglie piumino jacquard. In giro in città e alle sfilate, oltre all'inglese, si torna a sentire parlare francese. La Camera della Moda, che ha deciso si spostare anche la moda uomo in centro, principalmente a Palazzo Giureconsulti, ha previsto l'arrivo a Milano di 10mila operatori da tutto il mondo e un migliaio di rappresentanti dei mezzi di comunicazione nazionali e internazionali (la kermesse di Pitti Uomo appena conclusa ha invece segnato un +9% di buyer esteri, circa 7700 su 23mila compratori complessivi e 30mila visitatori). "Una scelta di coraggio e coerenza quella di spostare anche l'uomo in centro", ha affermato il presidente della Camera nazionale della moda italiana, Mario Boselli, "l'apertura alla città proposta a settembre non vuole essere un evento sporadico, ma deve divenire lo stile con cui la moda italiana accoglie il mondo a Milano". Forte anche di un New York times che ha messo Milano al quinto posto fra 41 città da visitare nel 2011, e dei dati 2010 secondo cui nella città lombarda è nata circa un'impresa di moda al giorno (342 nuove iscrizioni), il capoluogo propone in questi giorni anche i 150 brand presenti White Homme. Discreta l'affluenza di domenica pomeriggio. Da Aspesi, per esempio, lo stand domenica era affollato di operatori curiosi di vedere i capi iconici dell'etichetta, giacche e piumini, che hanno fatto la storia del brand e che dopo più di vent'anni vengono riproposti nelle collezioni di oggi. Presente nello stand anche un coloratissimo angolo con mazzi di fiori, soprattutto tulipani gialli e rossi, tratto distintivo delle vetrine del marchio. Solo bianco e nero, invece, per lo stilista francese Franck Boclet, al debutto italiano e ospite di White in uno spazio indipendente.
Il webTop model come Marpessa e Marisa Berenson, modelle d'eccezione di Alberta Ferretti, la cui sfilata ha dato il via a Pitti Uomo, la maglieria e il talento tutto avveniristico di Garet Pugh, guest designer donna di Pitti W, si sono spartiti la luce dei riflettori con il web. E' partito nei giorni scorsi, con un progetto pilota ma diventerà completamente operativa per l'edizione di giugno, e-Pitti, un progetto di fiera virtuale. “L’obiettivo principale della fiera virtuale è quello di ampliare, prolungare e rendere ancor più efficace l’esperienza della fiera fisica", ha sottolineato Francesco Bottigliero, amministratore delegato di FieraDigitale, "moltiplicando per tutti gli interlocutori le opportunità di contatto, raggiungendo più rapidamente nuovi clienti e mercati, e agevolando il lavoro di ricerca e selezione da parte dei buyer”. Si chiama White on web (Wow), invece, il nuovo progetto messo a punto dagli organizzatori del salone White, in cui la creatività porta a vivere lo strumento Internet con meno frenesia rendendolo meno impersonale e freddo. L’area Wow accoglie 20 designer con collezioni ad alto contenuto creativo che diventeranno l’oggetto dell’attività di una serie di professionisti della moda e dell’immagine che daranno vita a una fashion community. Stylist, fotografi, video maker, giornalisti graviteranno intorno ai protagonisti di Wow per produrre materiali originali che alimenteranno il sito. Il nuovo portale sarà lanciato il 14 febbraio.
Foto 1: La sfilata autunno inverno 2011 di Ermanno Scervino
Foto 2: Marisa Berenson sfila per Alberta Ferretti a Pitti Uomo l'artiolo originale e qui
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