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Albini di Tanzania / Un dramma forse in via di risoluzione

Creato il 15 maggio 2011 da Marianna06

Una giornalista tanzaniana ,tale Vicky Ntetema, corrispondente della BBC, è stata costretta a vivere ,anni fa,sotto scorta per lungo tempo in quanto minacciata di morte per aver denunciato pubblicamente ,attraverso i media, il convolgimento di stregoni e poliziotti, in alcuni villaggi e cittadine del Tanzania,  nell'uccisione degli albini.

Incredibile ma vero.

Gli albini non avrebbero diritto di vivere come tutte quelle persone che, purtroppo, nelle comunità di villaggio africane presentano delle difformità e sono  considerate pertanto portatrici del "male".

Secondo profonde convinzioni tribali, tramandate di generazione in generazione, queste persone, gli albini, vanno comunque uccise(e non solo in Tanzania ma un po' in tutta l'Africa)  e i loro organi devono essere venduti come trofei-portafortuna al migliore offerente.

Fiorisce così intorno agli albini anche un lucrosissimo commercio  di vite umane.

Le denunce per questa inaudita crudeltà sono pervenute , infine,anche al Parlamento europeo, che, a sua volta, ha sollecitato le autorità giudiziarie del Tanzania ad indagare, con l'obiettivo di mettere a nudo la terribile verità e perseguire i colpevoli in maniera esemplare.

Ed è stato fatto  appunto in base ad una risoluzione del 4 settembre 2008, che chiede espressamente per gli albini al Tanzania, politiche di assoluta inclusione come l'accesso all'istruzione, l'assistenza medica di qualità, la necessaria protezione giuridica e sociale.

Inoltre  sempre la società civile tanzaniana deve provvedere a formare insegnanti, operatori sanitari e gli stessi genitori, perché sia chiaro quanto i bambini albini abbiano bisogno di cure e protezione in contesti , lì dove le elevate temperature del giorno rappresentano per loro l'ennesimo pericolo in termini di salute ,stavolta, della pelle.

Così il Presidente del Tanzania, Kikwete, da poco rieletto, con o senza brogli poco importa, come tutti i "padri-padrone" d'Africa, pare sia stato obbligato a tenere conto della risoluzione del Parlamento europeo anche perché investito della carica di Presidente dell'Unione Africana(UA), carica prestigiosa per il continente africano, che comporta numerosissime sollecitazioni da parte delle associazioni umanitarie e di quelle della difesa dei diritti civili.

Comunque il riscatto per gli albini è venuto il 3 novembre 2010 quando Salum Khalfani Bar'wani, un albino di 52 anni, è entrato di diritto in Parlamento, lui espressione del partito d'opposizione, sconfiggendo il candidato governativo.

Una vittoria, dunque, che fa ben sperare.

E speranza ,in questo caso, vuol dire semplicemente fine di superstizioni, ahimé dure a morire, e di barbarie.

E a sconfiggere le superstizioni c'è solo un'unica via,anche in Tanzania , ossia l'istruzione quando essa diviene formazione autica e informazione corretta.

Cioè "SCUOLA"!

 

   A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

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