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Aldo moro, all’asta il volantino br che lo candannava a morte

Creato il 20 marzo 2012 da Gianpaolotorres

ALDO MORO, ALL’ASTA IL VOLANTINO BR CHE LO CANDANNAVA A MORTE

È l’Italia degli anni di piombo quella che verrà battuta all’asta il mattino del 29 marzo nella sede milanese della casa d’aste Bolaffi. Lotto 243: 17 tra comunicati e volantini delle Brigate rosse, quelli che venivano ritrovati nelle fabbriche, nelle cabine del telefono, nelle redazioni dei giornali.

Sono pezzi di carta ingialliti, semplici ciclostile battuti a macchina. In alto, a caratteri bastone, le parole Brigate rosse sono separate dal simbolo più cupo della storia italiana recente, la stella a cinque punte che ha firmato gli attentati e le stragi del terrorismo rosso di trenta, quarant’anni fa. Base d’asta 1500 euro, «una cifra che mi sembra piuttosto bassa», dice il direttore della filiale milanese di Bolaffi, Renato Anfossi. Eppure una cifra superiore a quella di partenza per un documento firmato da Adolf Hitler (mille euro) o da Benito Mussolini (500). Perché qui c’è un’Italia che ricordiamo tutti, sono documenti che trasudano sangue, battuti da quelle mani e da un’ideologia che in un ventennio ha seminato l’Italia di 428 morti e 2000 feriti. Tra i quali la vittima più illustre del terrorismo, Aldo Moro.

Nel lotto che il 29 marzo andrà all’asta a Milano c’è anche il comunicato numero 6 del 15 maggio 1978, presumibilmente scritto da Mario Moretti che annunciava la fine del processo ad Aldo Moro avvenuto nella cosiddetta prigione del popolo: «L’interrogatorio del prigioniero Aldo Moro è terminato … Stendere una cappa di terrore controrivoluzionario sull’intera società è l’unico sistema con cui questo Stato, questo regime Dc sorretto dall’infame complicità dei partiti cosiddetti di ‘sinistra’ vorrebbe soffocare e allontanare lo spettro di un giudizio storico che il proletariato ha già decretato …»

«Per quel che ci riguarda – proseguiva il delirante comunicato delle Brigate Rosse – il processo ad Aldo Moro finisce qui. Processare Aldo Moro non è stato che una tappa, un momento del più vasto processo allo stato e al regime che è in atto nel paese e che si chiama: GUERRA DI CLASSE PER IL COMUNISMO. Le responsabilità di Moro sono le stesse per cui questo Stato è stato processato. La sua colpevolezza è la stessa per cui la Dc ed il suo regime saranno definitivamente battuti, liquidati e dispersi dall’iniziative delle forze comuniste combattenti. Non ci sono dubbi. ALDO MORO È COLPEVOLE E VIENE PERTANTO CONDANNATO A MORTE»
“Abbiamo avuto questi 17 volantini – spiega Maurizio Piumatti, direttore della Casa d’aste – da un privato che li ha trovati in un ex Casa del popolo in mezzo a del materiale destinato al macero. Preciso che non è una persona nota e tantomeno ha avuto a che fare con quella vicenda”.

Lusignolo pensa che forse sarebbe stato meglio donare ad un Museo questi “documenti” e non batterli all’asta prima che possano finire dove forse non dovrebbero… Ovviamente non è possibile bruciarli, cancellarli, ma sicuramente è il pensiero di molti italiani che quegli anni li hanno vissuti e non solo!


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