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Alessandro Gassman: “Mio figlio è felice solo quando c’è il wifi”

Creato il 05 settembre 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

In occasione dell’anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia e dell’imminente uscita de I Nostri Ragazzi, abbiamo incontrato il regista Ivano De Matteo e il nutrito cast del suo film, formato da Alessandro Gassman, Barbara Bobulova, Giovanna Mezzogiorno, Luigi Lo Cascio, Rosabell Laurenti Sellers e Iacopo Olmo Antinori. I Nostri Ragazzi, liberamente ispirato a La Cena di Herman Koch, uscirà nelle sale il 5 settembre.

Che cosa ti ha interessato del libro “La Cena”?
I.DE MATTEO: Il libro era stato letto dalla mia compagna che è anche la sceneggiatrice del film. Del romanzo mi ha colpito molto il plot. Noi abbiamo costruito un film intorno a una domanda molto semplice con una risposta complicata: “Che cosa faresti se una bravata di tuo figlio diventa una tragedia?”. Il mio è un film sull’incomunicabilità.

Giovanna Mezzogiorno

Che cosa ne pensi del tuo personaggio Alessandro? Le persone cambiano così?
A.GASSMAN: Intanto ringrazio Ivano e i produttori perché riesco a fare qualcosa di diverso dopo 32 anni di carriera. Io credo che nella realtà le persone cambino di continuo. Poi qui siamo tutti genitori, io ho un figlio di 16 anni. Non so se avrei lo stesso coraggio di Massimo però credo che quella generazione di cui Ivano parla nel film viva la realtà molto filtrata attraverso la rete. Mi rendo conto che mio figlio è veramente felice solo quando c’è il wi-fi. Quella generazione vive un film drammatico come le notizie che arrivano da Gaza. Trovo che questo sia veramente agghiacciante.
I.DE MATTEO: Sì, sono d’accordo. Internet oggi è paragonabile alla diffusione dell’eroina negli anni Settanta. Quello che mi fa paura è la virtualizzazione del dolore. Come se bastasse un click per resettare tutto così come fanno i due giovani protagonisti del mio film.

Giovanna, come giudichi il personaggio di Clara?
G.MEZZOGIORNO: Mi sembra una madre molto apprensiva e tenera, quasi intimorita da suo figlio. Lo vede distante e ha paura che, pressandolo, possa allontanarsi ancora di più. Il suo è un atteggiamento vagamente reverenziale. Poi, quando scopre ciò che è successo, la sua disperazione si tramuta in ferocia. Mentre il padre vacilla, lei è disposta anche ad uccidere per proteggere suo figlio. Non la giudico bene perché è ingiusta, sbilanciata ma non posso biasimarla perché è facile la morale mentre è molto difficile affrontare una situazione come la sua. Poi, secondo me, i personaggi non cambiano ma sono le situazioni a far venir fuori la nostra vera natura. Il tema forte del film è l’ignoto e il terrore che non possono che generare azioni dannose.

Rosabell, ti stai allenando per Il Trono di Spade?
ROSABELL: E’ stato utile vedere come prendere calci perché è quello che succederà (ride, n.d.r.)

di Rosa Maiuccaro per Oggialcinema.net

Foto di Federica De Masi per Oggialcinema.net


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