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Alessandro Maggi, stroncato a 14 anni perché era in bicicletta

Creato il 25 luglio 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Alessandro Maggi, 14 anni, già aveva conosciuto il dolore della morte più aspra, quella della madre. Viveva con il padre, Tiziano, persona stimata, a Castelleone. La passione per la bicicletta accende i desideri, la passione, la gioia della corsa, ma quel che veniva chiamato “cavallo d’acciaio”, la bici, corre rischi terribili sulle strade  di oggi.

Auto e furgoni sono sempre più grandi, solidi, e le strade sempre più strette, per non parlare di mezzi pesanti. Ogni morte di un ciclista appare evitabile. La bici è piccola, debole. Quanto costa una pista ciclabile? Perché per allenarsi occorre esporsi a un rischio? Ogni caso è particolare: solo il ciclista, come il pedone, in uno scontro con un veicolo è in pericolo.

Alessandro Maggi si stava allenando con la sua società di ciclismo, di Soncino. Con lui, altri tre ragazzi, a due a due dietro un furgone della squadra, che li precedeva. Non si sa perché il furgono abbia rallentato. Di fatto i due ragazzi che lo seguivano immediatamente sono caduti, riportando lievi lesioni.

Alessandro ha cercato di rimanere in sella, sorpreso dalle cadute dei due compagni di squadra. Non c’è riuscito, è sbandato verso sinistra ed è stato travolto da un furgone che veniva dal senso opposto, da Fiesco. I ragazzi invece provenivano dal centro abitato di Trigolo, dal quale si erano allontanati solo di alcune decine di metri.

Il Comune di Trigolo ha segnalato la pericolosità della Fiesco-Trigolo alla Prefettura. Come al solito fare una pista ciclabile pare quasi difficile come un’autostrada. I Comuni non hanno soldi per le opere utili e relativamente poco costose. La strada provinciale probabilmente era stata scelta dalla squadra di ciclismo perché poco frequentata.

Ma da Fiesco a Trigolo non ci sono evidenti segnali che inducono a rallentare. Il centro abitato si approssima rapidamente. Oggi è più sicuro che anni fa. La casa di riposo è luminosa, il Comune ha fatto sorgere un quartiere residenziale.

Un incidente simile può succedere anche a bassa velocità. Impossibile attribuire qui responsabilità di qualsiasi tipo.

La bicicletta resta poco tutelata per molti fattori. Scriviamo pure che le case automobilistiche sono molto più forti di ogni alternativa al mezzo a quattro ruote mosso da carburante a idrocarburi.

Un pensiero quanto mai rispettoso per il padre, Tiziano Maggi.

 

notizia pubblicata da Telecolor ieri sera, con altre parole (www.telecolor.net)


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