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alessia e michela orlando: I VAMPIRI E ALTRI ORRORI NEI LIBRI DI GIANFRANCO MANFREDI

Creato il 17 agosto 2010 da Gurufranc

alessia e michela orlando: I VAMPIRI E ALTRI ORRORI NEI LIBRI DI GIANFRANCO MANFREDI

GIANFRANCO MANFREDI

I SUOI LIBRI

È tra i più prolifici artisti italiani. Per noi impersona la fantasia al potere ed è un esempio di quanto possa essere incontenibile la creatività umana. È un fiume in piena che nonè possibile irregimentare; sarebbe un sacrilegio il solo tentativo di volerlo fare.

Il suo abito mentale è quello di scrittore, avventura iniziata a nove anni (come emerge dalla Intervista che sarà pubblicata a breve).

Tra la sua sterminata produzione segnaliamo i titoli che seguono (le brevi recensioni sono tratte da ibs.it, ovvero da qui: http://www.ibs.it/code/9788889541128/manfredi-gianfranco/magia-rossa-rivolta.html ).

Riportiamo parte della sua prima mail, in cui ci anticipa il seguito di Ho freddo. Si tratta dell'attesissimo: Tecniche di resurrezione. Sarà in edicola a settembre, ancora per i tipi di gargoyle Books.

L'oggetto è: il numero 88 di MAGICO VENTO da noi recensito; in particolare il finale della coinvolgente avventura (si può leggere qui:

http://napolimisteriosa-autori.blogspot.com/2010/08/alessia-e-michela-orlando-corso-di.html )

Si legga con attenzione la parte di mail che qui di seguito pubblichiamo: vi sono importanti indicazioni per ulteriori approfondimenti.

Care Alessia e Michela, grazie per l'omaggio. Vi devo una risposta all'interrogativo finale. Poe scrive che si prenderà una vacanza non a uno qualsiasi, ma a quel cretino di Clovis, perché non vuole più essere seccato da lui. E in effetti, la vacanza non se la prende per niente. Tra Poe e l'idea di "vacanze" non c'è compatibilità alcuna. La vacanza se la prende da Clovis. Riguardo all'intervista, quando volete, sempre disponibile. Vedo che non citate i miei ultimi romanzi, che sono poi quelli cui tengo di più, perchè dopo tante canzoni e cinema e fumetti, se sono tornato alla letteratura è stato perché ritengo che sia la cosa che mi appaga di più (…) e che corrisponde alla mia vera vocazione e natura. Credo che questo lo si capisca leggendo il recente Ho freddo (Gargoyle Books) di cui sta per uscire (il 15 settembre) il seguito , intitolato Tecniche di resurrezione. Su Ho freddo ho anche fatto un documentario girato sui luoghi (Rhode Island) che si può vedere su YouTube e anche sul sito dedicato wwww.hofreddo.it e sul nuovo romanzo è appena uscito un trailer sul sito gargoylebooks.it . Questo per la completezza. Vi ringrazio comunque per l'attenzione anche se sono ben consapevole che sarebbe un'impresa davvero proibitiva un'indagine dei miei percorsi. Ho fatto tante cose (anche se non dirò mai "troppe" , perché il troppo non esiste quando la voglia di raccontare ti trascina) e in campi così diversi, che ci vorrebbero critici a 360° per riuscire anche soltanto ad orizzontarsi e poi... chi ha il tempo di andarsi a leggere decine di migliaia di pagine?

Ciao,
Gianfranco

I LIBRI DI GIANFRANCO MANFREDI

Ultimi vampiri, 2009, editore Gargoyle (era già uscito per i tipi di Feltrinelli nel 1987). Questa una breve rassegna delle recensioni e critiche ricevute:

Manfredi mostra di essere capace di appropriarsi con straordinaria abilità e felicità di risultati dei registri letterari più disparati: umorismo nero, gotico, letteratura fantasy, frammenti onirici, resoconti epistolari, scansioni teatrali. Ma il punto d'arrivo comune è l'attimo terribile ma contemporaneamente liberatorio in cui ognuno scopre in se stesso il vampiro. (Pietro Traccagnoli, Il Mattino)

Ci ha intrigato e divertito questa vampiresca parata messa in scena, con allarmante senso dello spettacolo, dal Manfredi: il quale ha un sintonizzatore epocale e spaziale che funziona meglio del radar di un pipistrello. Manfredi è un ilare e catastrofico geografo che conosce d'istinto i luoghi maledetti, dove questi diversi poterono abitare o, se volete, abitarono. (Carlo della Corte, Tutto libri)

Anche se non mancano pipistrelli, paletti aguzzi e canini mordaci, chi legge i racconti vampirici di Gianfranco Manfredi non si aspetti altrettante variazioni sul tema del Dracula di Bram Stoker tanto spesso ridotto a macchinetta da film e fumetti. Il libro è colto, fin troppo, fitto di riferimenti storici, letterari, etnologici che si fondono con la fiction dando luogo a una riuscita miscela di immaginazione e ricerca, lampi filosofici e scatti fantastici. (Cesare Medail, Il Corriere della Sera)

La vis narrativa di Manfredi non è inferiore a quella di certi modelli angloamericani specializzati in letteratura di genere, il suo impatto con il racconto più sciolto e sicuro di quanto non sia quello di celebrati giovani autori italiani suoi coetanei, l'intelligenza dei riferimenti e delle citazioni, notevolissima. (Alberto Rollo, L'Unità)

Dalla Moravia del Cinquecento all'Oklahoma dei giorni nostri, Manfredi ci guida alla scoperta dei freak, degli irregolari, dei mostri, tutti capaci di raccontarsi in prima persona. (Roberto Morini, Il Sole 24 ore)

Cromantica, 2008, editore Tropea (In un'importante mostra d'arte di Milano compaiono sei quadri neri di sconosciuta provenienza. Un errore? Uno scherzo? O forse la chiave di un nefasto mistero? Un art detective e una cerchia di esperti e professionisti del settore, fatalmente attratti dall'enigma, scoprono che le tele imbrattate nascondono non solo antichi dipinti, ma anche l'inquietante capacità di resistere al fuoco e agli agenti naturali, risalendo alla leggenda di quadri che in passato portarono alla rovina chi volle distruggerli. Testi d'epoca, diari e carteggi resuscitano una fantasmagorica galleria di artisti, cortigiane, fanatici visionari, nobili diabolici, trasformando l'indagine in un vorticoso e imprevedibile viaggio a ritroso nel tempo, attraverso calcoli alchemici ed echi simbolici, lotte sanguinarie, macchinazioni perverse, società occulte ed estasi dionisiache, sulle tracce degli arcani segreti della Cromantica, l'arte magica che sta all'origine dei dipinti. La visione diviene morboso delirio, l'arte trasmuta in prezioso artificio e il gioco allucinatorio si traduce in una sinistra cospirazione che incombe sul presente).

Ho freddo, 2008, editore Gargoyle (Sono gemelli, fratello e sorella. Si chiamano Aline e Valcour de Valmont. Discendono da una stirpe di medici di corte, esperti in malattie epidemiche. La loro famiglia è scappata in Inghilterra alla vigilia della Rivoluzione Francese e da lì Aline e Valcour si sono imbarcati alla volta del Nuovo Mondo, per stabilirsi nei dintorni di Providence. Due giovani libertini in una terra di puritani dove nessuno aveva mai sentito parlare di vampiri. Nel 1796 nel Rhode Island, si verificano i primi casi documentati di vampirismo in America. È passato poco più d'un secolo da quando il New England è stato travolto dalle conseguenze del sanguinario processo alle streghe di Salem. Il nuovo secolo, il secolo della Ragione per eccellenza, pare portare anche in quelle terre una ventata di spirito critico, di libertà e di tolleranza. Ma una piaga inattesa, che ancora una volta ha per protagoniste e vittime delle giovani donne, rischia di precipitare tutta la regione nel più cupo oscurantismo. Le tombe vengono aperte. I cadaveri di ragazze decedute per una sconosciuta quanto contagiosa malattia, vengono profanati. Le autorità parlano semplicemente di "esperimenti". Ma di cosa si tratta in realtà? Davvero la "peste vampirica" ha varcato l'oceano? O la ferocia contro le donne si è di nuovo scatenata, aldilà di ogni motivazione logica? Un romanzo gotico che indaga sulle origini del mito dei vampiri in America, riscoprendo le cronache del tempo e offrendone un'interpretazione nuova).

Magia rossa. La rivolta degli specchi, 2006, editore: Gargoyle Nella Milano di metà anni '70, Mario Montrese, consulente di archeologia industriale al Museo della Scienza, rimane colpito da un articolo pubblicato su una rivista di storia da un compagno di studi, Alberto Bellini. Vi si parla di un episodio delle repressioni operate dal generale Bava Beccaris nel maggio del '98, e soprattutto delle imprese di un mago anarchico e scapigliato, forse folle, sicuramente "sovversivo" per i parametri dell'epoca: Tommaso Reiner. Con la sola forza del pensiero, Reiner sembra capace di fermare a distanza i macchinari dell'industria, o di far scoppiare i fucili dei carabinieri puntati sugli operai in fuga. Avvolto in fumi sulfuree Reiner compare anche nel resoconto di una serata medianica in casa di un avvocato scettico, presenti il comico Ferravilla, la sua amante Emma Ivon, lo scultore Bazzaro e vari scapigliati. L'avvocato perisce nello scoppio di una macchina galvanica. Ce n'è abbastanza per mettere sulle tracce di Reiner i due amici e Marisa, che è la donna di Mario dopo esserlo stata di Alberto. Puntualmente la caccia si complica di morti ammazzati e inquietanti prodigi: idoli che si animano, automi assassini, visioni d'incubo, morti viventi, in un intreccio sempre più fitto di coincidenze e disvelamenti. Si direbbe che Tommaso Reiner è vivo, vivissimo, ben deciso a difendere il suo segreto...

Nelle tenebre mi apparve Gesù, 2005, editore Tropea (La sconcertante apparizione di uno strano, inautentico Gesù, introduce il protagonista in un mondo parallelo, ai confini della realtà, in cui ogni legge fisica è stravolta. Un mondo affollato di fantasmi, personaggi illustri nel loro tempo, ma oggi per lo più dimenticati: Emilio Ghione, star indiscussa del primo cinema muto italiano, Muybridge e Marey, pionieri della "fotografia in movimento", Carry Nation, la prima proibizionista americana, gli Stregoni della California, gruppo degli scrittori di fantascienza dei primi anni Sessanta, il Re del Porno John Holmes, Charles Manson. A contatto con questi fantasmi, lo smarrito protagonista finisce per chiedersi se non sia lui stesso divenuto un fantasma...).

Quelli che cantano dentro nei dischi, 2004, Coniglio Editore (Il libro raccoglie cinque saggi critici dei primi anni '80 sui grandi innovatori della canzone italiana, nei quali Gianfranco Manfredi mostra con grande ampiezza di riferimenti, ma non senza provocatoria ironia, quanto la musica cosiddetta leggera abbia pesato sulla storia del costume di questo Paese. Si tratta di saggi scritti nel momento in cui Manfredi - cantautore lui stesso - rappresentava un forte punto di contatto fra la canzone più esplicitamente politica e certa canzone pop (Ricky Gianco, PFM...). Questi scritti, usciti all'epoca per la Lato Side, indagano un rimosso collettivo: i rapporti col linguaggio in cui nacque e soprattutto si espresse il grande rinnovamento (non solo della canzone) degli anni '70).

Il piccolo diavolo nero, 2001, editore Tropea (Milano 1893. Un nuovo mezzo di locomozione, sconvolge la vita della città: la bicicletta. Cinque scapestrati, sono soliti ritrovarsi con le loro biciclette di fronte al Bar Americano per discutere di corse e di campioni. Il loro idolo è il mitico corridore milanese Romolo Buni, soprannominato dai francesi il "piccolo diavolo nero", che ha raccolto la sfida di Buffalo Bill per un'epica gara di tre giorni, bicicletta contro cavallo. Ma si tratta del vero Buffalo Bill o di un impostore? Pompeo Guzzi, il leader del gruppo di amici del Bar Americano, aspirante giornalista sportivo, è deciso a scoprire la verità).

La foto: copertina di HO FREDDO.



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