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alessia e michela orlando: LASCIARSI SCONVOLGERE DA OCCASIONI PERDUTE. FORSE

Creato il 09 dicembre 2010 da Gurufranc

LE INTRIGANTI E DRAMMATICHE OCCASIONI DI ROSA

Salvatore Piscicelli alla direzione di Marina Suma

Sul sito del Museo MADRE, nel cui interesse abbiamo firmato, con l'obiettivo di con seguire la conservazione dei posti di lavoro e non solo, essendo indubbio il suo peso specifico e la prospettiva lungimirante su cui poggia quel progetto museale.

Nel suo sito, cioè qui:

http://www.museomadre.it/eventi_show.cfm?id=82

si può ancora leggere:

Giovedì 27 maggio alle ore 19 il MADRE ospita la presentazione del dvd Le occasioni di Rosa di Salvatore Piscicelli, alla presenza del regista e degli attori Marina Suma, Angelo Cannavacciuolo e Sergio Boccalatte, moderati da Valerio Caprara. Era il 1981 quando una giovanissima, sexy e spregiudicata Marina Suma, alla prima apparizione cinematografica, entrò prepotentemente nell'immaginario collettivo del grande schermo, camminando con il suo vestito rosso lungo le riconoscibili architetture della periferia napoletana, quasi a sfidarne la potenza di immagine di degrado. Lo fece in un film di cui oggi si torna finalmente a parlare, Le occasioni di Rosa, opera seconda di Salvatore Piscicelli e probabilmente vetta della sua intera filmografia, che a distanza di quasi trent'anni esce per la prima volta in dvd.

Abbiamo voluto saperne di più, prima di vedere il film nato su soggetto dello stesso Salvatore Piscicelli e di Carla Apuzzo, scoprendo come il regista abbia davvero dato molto alla cinematografia in genere, dunque alla Cultura.  E a Napoli, anche per la sua forte passione antropologica, esibita già con il documentario La canzone di Zeza. Come non bastasse abbiamo scoperto che l'intera Regione Campania amò e si strinse intorno a quel film. Un film da vedere.

Potrebbero bastare, forse, le prime sequenze: la periferia è tutta lì, davanti agli occhi. E l'incedere di Marina Suma fende sensazioni potenti. Una mano davvero magistrale la riprende e l'incide nella memoria. Indimenticabile, davvero indimenticabile.

Abbiamo anche rilevato la presenza del regista al Festival della Cinematografia di Salerno, dell'epoca; salvo errore la cinquantesima edizione e si celebrò alle Terme di Montesano. Moltissimo è cambiato, da allora: quel polo termale non versa più in buono stato. E quella periferia non è più la stessa. Salvatore Piscicelli, invece, e Marina Suma, vogliamo ricordarli così come erano: lui all'opera, con la cinepresa  tra le mani, certamente meno agevole di quelle attuali, e l'attrice prima della deriva dei mari salati e l'estate leggera italiana., malgrado abbia fatto moltissimo altro e sia stata diretta anche da Mario Monicelli. Non che tutto ciò, dunque, sia disdicevole, ma, ne siamo certe, quello spessore attoriale non può essersi smarrito. Speriamo che entrambi abbiano altre occasioni, così come dovrebbe capitare ai giovani napoletani adesso, in questo nuovo secolo: quei protagonisti erano tutti giovani, molti non avevano mai recitato. Attori lo divennero dopo, con il loro corredo di umanità e con le varie declinazioni della lingua Napoletana, come ebbe a dichiarare lo stesso regista, che riuscì a portare il film anche al Festival di Venezia, malgrado tutto ciò e il bassissimo budget.



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