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Alfano chiama Casini alla guida dei moderati.

Creato il 09 ottobre 2012 da Freeskipper
Alfano chiama Casini alla guida dei moderati. Si va lentamente delineando il quadro politico del Belpaese che, a parte l’outsider dei grillini e il default dei leghisti, non sembra offrire nulla di nuovo. Insomma, la solita minestra riscaldata! E dopo le liti, con le elezioni alle porte, è ormai tempo di “inciuci”. Solo ad urne chiuse, alla conta dei voti, si passerà alla fase due: la spartizione delle “poltrone”. Quindi, almeno per il momento, il clima sembra essersi rasserenato, i veleni si sono persi nei corridoi del “palazzo” e nelle “segrete stanze” si stringono patti ed alleanze. I nemici di ieri diventano i compari di oggi, salvo ripensamenti del domani! Oggi la priorità assoluta è riunirsi sotto un unico 'cartello elettorale' per vincere le elezioni, poi si vedrà! Le primarie del centrosinistra - con Matteo Renzi pronto ad allinearsi, comunque vada - hanno ricompattato, si fa per dire, quella che dovrebbe essere la proposta elettorale di questa parte. Se poi saprà tramutarsi in stabilità di governo è tutto da dimostrare, considerando i precedenti. Per cui il centrosinistra dovrebbe presentarsi alla primavera del 2013 con una coalizione che, alla fin fine, dovrebbe essere formata da Pd, Sel e Idv, dal momento che Di Pietro e Grillo sembrano non saper cuocere nello stesso brodo del "rinnovamento". Dall’altra parte, nel centrodestra, al grido di “Salviamo l’Italia dalla sinistra e dai comunisti”, Silvio Berlusconi sarebbe disposto a fare il fatidico “passo indietro”, pronto a "non ricandidarsi" per il bene del Paese e per non passare alla storia come colui che ha consegnato l'Italia alla sinistra. E proprio nel giorno in cui Nichi Vendola annuncia il suo “stop” all'alleanza con l'Udc, Angelino Alfano, nel pieno della tempesta interna al Pdl, prova a giocare la carta del “passo indietro” del cavaliere per favorire una ricomposizione del fronte dei moderati. Una sorta di ultima chiamata indirizzata tanto a Pier Ferdinando Casini quanto a Luca Cordero di Montezemolo per sottrarre a questi ultimi alibi o diritti di veto. Così Angelino Alfano stende il tappetto rosso a Pierferdy, pronto a consegnare al leader dell’Udc le chiavi della casa delle libertà: “Se, come è nelle cose, Berlusconi non candiderà se stesso, allora caro Pier tu hai il diritto e il dovere di impegnarti per ricomporre l'area moderata. Questa è la sfida. Bisogna profondere ogni sforzo per unire una grande area moderata e alternativa alla sinistra. Se ne avremo le forze, la sinistra non andrà al governo e avremo uno Stato più leggero e con meno tasse. Con la sinistra al governo avremo uno Stato più pesante e più tasse”. Ma Casini non si fida, è prudente: “Mi auguro che i fatti dimostrino che quel che ha detto Alfano sia vero. Gli italiani sono abituati alle giravolte di Berlusconi, per questo servono cautela e parsimonia nel giudizio. Accettare le sfide è doveroso ma non cedere agli inganni lo è altrettanto”.

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