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Alienologia: I Grigi

Creato il 11 maggio 2015 da Dariosumer
Alienologia: I Grigi

Da dove provengono
E’ considerazione comune tra i ricercatori del fenomeno alieno, sulla base di prove attualmente in possesso, che un possibile pianeta di nome “Serpo” del sistema stellare Zeta Reticoli, sia la patria della civiltà degli alieni denominati “Grigi”; queste idee derivano da affermazioni riguardo al racconto del cosiddetto rapimento alieno dei coniugi Betty e Barney Hill nel 1961.

Anni dopo il presunto evento, Betty Hill disegnò sotto ipnosi regressiva una mappa stellare che mostrava la posizione relativa della patria di questi alieni, fu la studiosa Marjorie Fish che interpretò il disegno come la ricostruzione della costellazione di Zeta Reticuli.

Zeta Reticuli (ζ Ret / ζ Reticuli) è un sistema stellare binario localizzato a circa 39 anni luce dalla Terra, si trova nella costellazione circumpolare antartica del Reticolo, ed è visibile ad occhio nudo nell’emisfero sud; non è visibile a nord dei tropici. Attualmente le due stelle sono considerate tra le più giovani provenienti dal disco galattico, ma sempre più antiche del Sole, forse circa 8 miliardi di anni ed appartengono al gruppo stellare in movimento ζ Herculis.

Entrambe le stelle possiedono moti propri e distanze simili che confermano di essere un ampio sistema binario, infatti si trovano distanti circa 9.000 AU e ruotano attorno ad un centro di gravità comune, completando il periodo di reciproca traslazione in circa un milione di anni.

ζ1 Reticuli e ζ2 Reticuli sono entrambe stelle nane gialle della sequenza principale, simili al nostro Sole e non sono stati individuati pianeti giganti in orbita ad entrambe, rendendo così possibile la presenza di mondi simili alla Terra.

La metallicità di queste stelle è pari al 60 % di quella del Sole, tanto che secondo alcune teorie vigenti, pianeti ferrosi di dimensioni simili alla Terra sono meno probabili attorno a stelle con minore contenuto di metalli, mentre si pensa che vi siano le condizioni per lo sviluppo di pianeti gassosi.

ζ1 Reticuli è lievemente meno massiccia e luminosa rispetto al Sole, mentre ζ2 Reticuli ha sia luminosità che massa molto simili a quelle del Sole.

Si sospettava che la stella avesse un compagno stellare vicino, ma successivamente questa ipotesi venne scartata, mentre il 20 settembre 1996 venne annunciata la scoperta di un pianeta in orbita attorno la stella, il pianeta avrebbe avuto una stretta orbita (0.14 UA) ed una massa pari a circa il 27 % di quella di Giove; la scoperta venne presto smentita dal momento che si dimostrò che il segnale era causato da pulsazioni proprie della stella, stella che a sua volta è una binaria, con una compagna di magnitudo 7.95.


Un possibile sistema planetario
Molto probabilmente questo è il sistema solare dalla quale proviene la razza aliena dei Grigi, perché presenta tutte le caratteristiche del caso con un sistema binario ampio, entrambe le stelle simili al nostro Sole e con una età considerevole di miliardi di anni.

Soprattutto nella prima stella, ζ1 Reticuli, è da porsi la nostra attenzione perché nelle nostre ricerche non è stato riscontrato un sistema binario come in ζ2 Reticuli, e la stella è molto simile al nostro Sole, seppure un poco più piccola e meno luminosa. Inoltre, non sono presenti pianeti giganti, anche se sicuramente ce ne sono di gassosi.

La particolarità consiste nei pianeti interni formati da un piccolo pianeta: probabilmente un asteroide o una luna sfuggita all’orbita di un pianeta e che si trova più prossimo alla stella, a cui fanno seguito 3 pianeti “terrestri” di dimensioni più o meno uguali tra di loro, molto più piccoli rispetto al nostro pianeta, probabilmente leggermente più piccoli anche di Marte.

Ovviamente il primo, in rapporto di vicinanza con la stella, è il più caldo, il centrale presenta un clima più temperato, mentre il terzo è il più freddo e soggetto a bruschi cambiamenti climatici e piccole glaciazioni.

Tutti e tre i pianeti sono ricoperti di vegetazione: il primo, dalla conformazione terrestre, ha un ecosistema del tutto tropicale con vaste aeree ricoperte di vegetazione lussureggianti e mari interni anche molto ampi; il secondo, con il clima temperato (forse da riconoscere come il pianeta “Serpo”), presenta una vegetazione più scarsa, seppure presente, con un unico grande oceano che ricopre buona parte del pianeta; il terzo è più freddo, roccioso e in parte ricoperto di ghiaccio ma presenta una fascia equatoriale più calda, territorio ricoperto da una vegetazione rigogliosa, anche se più contenuta.

Oltre questi pianeti appena descritti, segue una fascia degli asteroidi molto ampia anche se presenta oggetti di poco conto e non molto numerosi, probabilmente il sistema contiene anche 2 o 3 giganti gassosi, ma non molto grandi, con una massa simile o inferiore al nostro Nettuno, di cui il più esterno sembra essere il più grande.

Escludendo il planetoide vicino alla stella, completamente disabitato perché troppo caldo e concentrandoci sui pianeti rocciosi interni, possiamo fare una distinzione che potrà aiutarci nella nostra ricerca: primo pianeta “il Tropicale” (o Agape), secondo pianeta “il Temperato” (o Serpo), terzo pianeta “il Freddo”.

Questa classificazione ci permetterà di capire maggiormente il rapporto tra i tre diversi pianeti e la razze di Grigi che vi abitano, essendo parte di un ampio progetto di sperimentazione genetica.


Panoramica generale
Quella dei Grigi è la razza aliena più nota, la prima di cui abbiamo vasta testimonianza e dalla quale è stata tratta una nutrita letteratura di ricerca e studio.

Da un punto di vista prettamente analitico si tratta di un tipo di alieno che esegue materialmente le abductions, sopratutto per conto di altre razze aliene, portando avanti progetti di manipolazione genetica, sperimentazioni a fini di ibridazione e nutrimento.

Dal forte potere psichico e telapatico, che spesso trae in inganno gli addotti, il loro punto debole si riscontra invece nella mancanza di forza fisica ed energia vitale. Il termine Grigi (dall'inglese "Grays" o "Grey") è di recente divulgazione, si tratterebbe degli stessi individui noti come “EBE's” (Entità Biologiche Extraterrestri) presumibilmente coniato dal Dr. Detlev Bronk in base ai rilievi autoptici eseguiti sui cadaveri recuperati a Roswell nel 1947.

Esistono diverse tipologie di questa forma aliena, le quali vengono descritte in modo simile, ma possiedono differenti caratteristiche morfologiche come, ad esempio, il colore della pelle e l’altezza.

Esse, descritte con precisione durante l’ipnosi, differiscono a seconda della razza aliena con cui si ha a che fare e già dalle prime sessioni ipnotiche risultò chiaro che le descrizioni dell’aspetto degli alieni non erano coerenti con l’ipotesi di una sola razza: o i soggetti sotto ipnosi inventavano descrizioni uguali nella sostanza, ma diverse nei particolari, oppure esistevano diversi tipi di alieni, simili ma non uguali.


Grigi Testa a Cuore (pianeta “il Tropicale” o “Agape”)
Una prima razza di Grigi di tipo mammiferomorfi (probabilmente quella originaria), è rappresentata da individui piccoli, alti 70 - 100 cm, con la pelle molto rugosa, il collo lungo con i muscoli che flettono e ruotano la testa.

La bocca si presenta piccola e con labbra di diverso spessore (il labbro superiore è vistosamente più piccolo di quello inferiore) e gli occhi scuri ed umidi; le dita delle mani sembrano essere cinque. Il cranio a forma di cuore è tipico, infatti è sviluppato in modo retroverso ma presenta un avvallamento al centro della fronte che scompare gradualmente verso la parte posteriore del cranio (da qui il nome di “Testa a Cuore”), mentre le orecchie sono piccole ed un po’ appuntite in alto.

Denominati anche “pig-nosed grey”, emettono un odore simile a quello dello zolfo.

I “Testa a Cuore” non sono padroni del proprio destino, un tempo sottomessi e schiavi dell’alieno Sauroide, si sono negli ultimi tempi discostati da questa autorità cercando nuovi padroni.

I Sauroidi si sono serviti di loro per dar vita ad altre varianti genetiche che andremo di seguito a descrivere.


Grigi o EBE (pianeta “il Temperato” o “Serpo”)
Una seconda razza di Grigi vista più frequentemente è alta 100-130 centimetri, di corporatura molto esile e dai lineamenti più delicati.

La fisionomia è caratterizzata da occhi neri inclinati, grandi e a mandorla, molto penetranti, privi di pupilla, da vestigia di orecchi e naso e da una testa molto grande con mento a punta e una fessura al posto della bocca. Il colore della pelle varia dal grigio scuro al marrone, fino al bianco latte o l’argento e sono glabri.

Non hanno un sistema riproduttivo e digerente, si sono evoluti oltre il processo di riproduzione sessuale così che i loro organi genitali e il tratto digerente risultino totalmente atrofizzati, per questo motivo, non hanno la capacità di nutrirsi o di appagarsi con attività sessuali. Sono stati creati attraverso un processo di clonazione per mezzo dell’ingegneria genetica, come una sottospecie della razza originaria dei “Testa a Cuore”.

I piccoli Grigi sono gli alieni coinvolti nelle mutilazioni di bestiame bovino, essi assorbono certe sostanze da parti del bestiame stesso che li stabilizzano durante il processo di clonazione.

Tali sostanze possono essere messe sotto la lingua per dargli sostentamento e stabilità per un certo tempo e provengono da membrane mucose: labbra, naso, genitali, retto ed anche da altri organi: queste sostanze ghiandolari servono come nutrienti al posto del cibo. Mettere tali sostanze sotto la lingua non è l’unico modo di nutrirsi dei Grigi, nelle mutilazioni di bestiame il sangue viene totalmente drenato dai corpi e confluito in enormi vasche dove si immergono, e dalla quale assorbono i principi nutrienti attraverso la pelle.

Utilizzano, inoltre, perossido di idrogeno nel processo di assorbimento e di eliminazione delle scorie, il perossido di idrogeno aiuta anche a preservare la mistura di liquido e di organi impedendogli di putrefare.

Le scorie, a causa dell’assenza di apparato digerente, vengono eliminate attraverso la pelle, per questo durante le adduzioni e in loro presenza, è spesso avvertito un forte odore di putrido o di marcio.


Grigi Neri (pianeta “il Freddo”)
Una terza sottospecie è simile alla precedente, salvo una statura leggermente maggiore ed un aspetto ancora più filiforme, simile ad una mantide religiosa, con arti estremamente allungati.

Questa tipologia di Grigi Neri sembra essere attualmente quella dominante e più vicina gerarchicamente alla razza padrona Sauroide. Vestono una tuta attillata, spesso vista di colore blu anche se risulta essere nera, l’alterazione del colore dipende dalla rifrazione della luce blu-violetto dei locali interni, dove compiono i loro esperimenti sul tipo di tuta “metallica” e lucente che indossano.

Sono privi di sentimenti ed emozioni e guardano gli esseri umani come una razza inferiore. La manipolazione genetica è il loro unico strumento per impedire l’estinzione della specie.


Progetto di un nuovo ecosistema alieno
Tra le molte razze aliene che esistono ed interferiscono con gli Esseri Umani, quella dei Grigi è tra le meno importanti da un punto di vista gerarchico o di potere, essendo essenzialmente degli schiavi che compiono il lavoro per quasi tutte le razze aliene, indistintamente.

Questa schiavitù, però, si è venuta a creare dopo aver concesso alle varie razze aliene di intervenire geneticamente per scongiurare un estinzione naturale, essendo una razza tra le più antiche che si conoscano.

Se si escludono i “Testa a Cuore”, i quali sembrano di recente aver alleggerito il giogo che li teneva legati ai Sauroidi, per gli EBE e i “Neri” è comune che siano associati con più o meno molte delle razze conosciute (Umanoidi, Satanidi, Sauroidi appunto, raramente Horus e Mantidi o persino Militari umani). Ad un certo momento della loro storia, i “Testa a Cuore”, abitanti nel “pianeta tropicale” o “Agape”, vennero a contatto con i Sauri, che in cambio dei loro servigi, chiesero di poterli aiutare a non morire grazie alla tecnologia ben più elevata che essi non possedevano.

Il progetto, però, ben presto si allargò smisuratamente perché tutte le razze aliene coinvolte nel “Progetto Umano”, trovarono in questo piccolo sistema solare una grande opportunità di sperimentazione.

Con queste premesse venne alla luce il progetto per un “Nuovo Ecosistema Alieno” che permise ad alcune razze, Sauroidi e Mantidi in primis, con il supporto degli Umanoidi, di dar vita a nuove forme aliene e infine alle sottospecie che oggi conosciamo; per questo motivo, i “Neri”, hanno un aspetto molto più simile a quello delle Mantidi e si differenziano molto dagli altri, perché il loro DNA è intimamente connesso con quello mantideo.

Gli EBE invece, sono stati un primo e modesto tentativo di legare il codice genetico umano con quello dei Grigi, non solo per una certa somiglianza tra le due razze, ma perché presentavano aspetti molto comuni ed interessanti.

Non è un caso che le maggiori ibridazioni umano-aliene vengano condotte proprio integrando il DNA umano con quello dei Grigi, e che molti dei feti o dei figli alieni che l’addotto dice di avere avuto, assumono sempre un aspetto conforme a questa razza. Una volta create le due nuove sottorazze, gli EBE e i “Neri”, furono ben presto divisi dalla razza originaria, ed ognuna, grazie alle caratteristiche del sistema solare di Zeta Reticoli e dei tre pianeti rocciosi interni, fu messa a vivere e a popolare un pianeta diverso.

Nel primo pianeta “il Tropicale” (o Agape), rimase a viverci la razza originaria dei “Testa a Cuore”, sul secondo pianeta “il Temperato” (o Serpo) furono messi a vivere gli EBE, mentre nel terzo pianeta “il Freddo”, i “Neri” dall’aspetto mantideo.

Grazie alla tecnologia che tutte e tre le razze possiedono, accresciuta attraverso i favori delle razze aliene più evolute, attualmente si sta avendo una maggiore fusione ed interferenza tra queste specie, ma che comunque rimangono indipendenti con un proprio assetto politico e gerarchico. Nel corso della loro storia anche la forma di schiavitù nei confronti delle altre razze aliene si è modificata, in quanto sono riusciti abilmente a sfruttare le diverse situazioni che si sono venute a creare.

I “Testa a Cuore”, inizialmente e per un lunghissimo tempo sottomessi ai Sauroidi, attualmente se ne sono distaccati, probabilmente perché sono riusciti a stipulare diversi accordi con la razza aliena degli Umanoidi. Gli EBE, invece, da sempre sono stati considerati di “uso e patrimonio comune” per coloro che ne avessero avuto bisogno, questo spiegherebbe la loro presenza in molti casi di abductions con le più diverse razze aliene.

Di queste tre razze, l’unica che ha avuto un percorso più particolare è quella dei “Neri”, inizialmente creata e sottomessa dalle Mantidi, a seguito dei contrasti emersi con i Sauri, sfociati poi in un vero e proprio conflitto, sono stati infine soggiogati da questi ultimi e ai quali ancora oggi ne sono succubi.

Essenzialmente le tre razze sono molto simili, presentano tutte un semplice sistema gerarchico, analogo a quello degli insetti, con un pensare comune, collettivo e dove il singolo difficilmente si impone sulla massa. Una certa autorità la si può riscontrare nei “Testa a Cuore” e i “Neri” che, data la loro particolarità, hanno bisogno di alcune figure di riferimento dal quale prendere gli ordini per i compiti assegnati che devono svolgere.

Non esiste la singolarità dell’individuo, sin dalla nascita ognuno è destinato ad un compito che dovrà svolgere sino al termine della propria vita. Non vivono molto a lungo, anche se la durata della vita è secolare (da un minimo di 150 ad un massimo di 300/400 anni). Non hanno un sistema politico ed economico, non possiedono nessuna forma d’arte, filosofica o religiosa, hanno una visione dell’Universo del tutto unica e particolare, come se fosse “svuotata”.

Gli unici che si distinguono, non solo per essere la razza originaria e più antica, sono i “Testa a Cuore”: presentano un aspetto filosofico e religioso più sviluppato, dove l’idea concettuale del Cosmo, acquisisce un valore centrale attraverso una forma germinale di spiritualità interiore e che li mette in connessione con esso; per questo e motivo non comprendono e non capiscono la natura umana, per loro completamente “aliena”.

Anche la tecnologia che possiedono non è molto avanzata, prima della comparsa dei Sauroidi e delle altre razze aliene, non erano riusciti a costruire una tecnologia tale da permettergli viaggi spaziali, avevano però concentrato le loro conoscenze per una migliore efficienza sociale e razziale.

La tecnologia è stata acquisita grazie all’aiuto delle altre razze aliene, dove oltre a permettergli di sopravvivere attraverso la clonazione, sono stati in grado di iniziare anche i loro viaggi stellari.

Resta comunque una inferiorità tecnologica, ovviamente voluta dalle altre razze aliene per tenerli costantemente sotto controllo, ed un certo modo di presentarsi, se vogliamo, anche scadente e grezzo che li contraddistingue. In genere preferiscono viaggiare sulle astronavi delle altre razze aliene, non solo per una maggiore sicurezza, ma anche perché hanno la possibilità di apprendere ulteriori informazioni e conoscenze scientifiche.


Le abduction
Artefici della maggior parte delle adduzioni da noi conosciute, è comune riconoscere in questo essere l’alieno per eccellenza, soprattutto dopo che anche il cinema si è interessato a questa entità.

Ovviamente è logico pensare che, concentrando l’attenzione sui Grigi, si distoglie lo sguardo dalle altre razze aliene, quelle che compiono effettivamente il lavoro sporco sull’Umanità e che stanno portando avanti il loro “Progetto Umano”.

I Grigi, disponendo di una modesta tecnologia ma di una elevata capacità telepatica, nei modi un po’ grezzi, lasciano nell’addotto un grave disagio, sia fisico che psicologico. In genere è comune ricordare l’apertura di una “porta olografica” nella propria camera, magari anche in posti poco pratici (angolo di pareti, dietro a tavoli, addirittura “dentro i mobili”), seguita da una strana oscurità, spesso accompagnata da una luce blu-violetto che inonda in parte la stanza.

Quando si presenta il Grigio, che spesso durante l’infanzia è riconosciuto come un “amichetto” e che può assumere varie forme (da un animale, un bambino dai lineamenti strani, un personaggio delle fiabe, un folletto, addirittura un cartone animato, etc.), le situazioni si complicano perché la loro azione psicologica è molto penetrante.

Usano una bacchetta (riferimenti alle “bacchette magiche” non è del tutto casuale), con la quale istruiscono i simili e inviano comandi agli addotti. Se si presentano in gruppo, in genere hanno un modo di agire a formazione piramidale, con il più forte all’apice e gli altri ai limiti, muovendosi come un cane che interviene sul gregge, soprattutto se è necessario accerchiare la persona che viene addotta.

La adduzioni che compiono possono essere di più tipologie, se hanno la tecnologia necessaria, rapiscono il soggetto facendolo levitare nella stanza per poi farlo passare attraverso la “porta olografica” che lo conduce direttamente in astronave, altre volte è il soggetto addotto che, alzandosi dal letto, viene indotto a camminare verso questa porta.

In casi più estremi, il Grigio stesso, soprattutto con soggetti piccoli o magri, prende di peso l’addotto e, in braccio, lo porta via con se.

In quest’ultimo caso, soprattutto se la persona dorme nuda, è comune a molti addotti risvegliarsi e ritrovarsi con parti del corpo macchiate di una strana sostanza giallastra. A quanto pare i Grigi, quando conducono le abductions, si cospargono di una sostanza simile al fosforo e che spesso, durante la notte, li fanno apparire luminescenti.

L’interno dei loro ambienti è quanto mai caotico, è comune a molti riconoscere una colorazione bluastra che si riscontra in ambiente, alterando così la percezione dell’addotto e una chiara visibilità di ciò che lo circonda.

Se l’adduzione avviene in una astronave o comunque in luoghi da loro gestiti, molti hanno ricordi di stanze dove regna il caos, sporche, con emanazioni di forti odori, spesso nauseabondi, con la vista di strani macchinari tecnologicamente arretrati.

Diversa è la situazione quando i Grigi operano per conto di terzi, in questo caso sfruttando luoghi e tecnologie altrui, l’addotto riesce ad avere una maggiore visione dell’insieme, arrivando persino a descrivere la stanza, le macchine utilizzate per gli esperimenti, i cilindri dove vengono contenute copie dello stesso o di altri addotti, e i piccoli contenitori dove vengono messi in gestazione i feti ibrido umano-alieni.


Le ibridazioni
Nel 1996 a Vargiha nello stato brasiliano di Mina Gerais, si registrarono segnalazioni di molteplici testimoni, che asserivano di aver visto strani ed inquietanti esseri nei terreni, attorno le fattorie e le campagne circostanti la cittadina; si tratta di testimoni civili e che in modo coerente descrivevano tutti lo stesso fenomeno.

In questi avvistamenti, soprattutto nelle fattorie di campagna, si avevano avvistamenti di oggetti nel cielo, il bestiame che impazzito, si metteva a correre all’interno dei recinti, sino ad arrivare a prendere contatto con quella che i bambini definirono una “strana bestia”, arrivando in alcuni casi a prenderli persino a sassate.

Alcuni di loro però furono catturati dai pompieri chiamati nella zona, portati in ospedale e sottoposti ad esami medici, non sopravvissero e molto probabilmente, la morte fu causata anche da auto-avvelenamento.

La cosa suscitò talmente grande interesse che ben presto si presentò l’esercito, personaggi strani conducibili ad agenzie di intelligence e persino l’ente spaziale americano, la NASA. Venne anche condotta un autopsia del "cadavere", ma che a tutt’oggi risulta avvolta nel mistero. Dopo tutti questi anni cosa ne è rimasto di concreto?

In primo luogo, gli esperti sottolineano l'esistenza di numerose testimonianze registrate da parte di persone che videro, senza ombra di dubbio, quelle due creature di fattezze umanoidi: testa molto grossa, calva, con tre piccola “corna”, ovvero protuberanze superiori, occhi privi di pupille di color rosso intenso, volto solcato da vene rosse in rilievo, bocca e naso quasi inesistenti, pelle scura, forse marrone, unta da una sconosciuta sostanza oleosa, vene in rilievo anche nelle spalle e nelle braccia, mani con tre dita, piedi grandi con due dita prive di unghie, statura non superiori al metro e sessanta, voce simile ad un ronzio.

Che cosa potrebbero essere stati i misteriosi esseri di Varginha? L'ipotesi più accreditata è quella di "errori genetici", ovvero "scarti" di operazioni genetiche effettuate da "qualcuno" che stava manipolando materiale biologico per creare supponibili "incroci".

Forse, si trattava di "feti" alieni o di "neonati" tarati da qualche imperfezione di cui ci si è voluti sbarazzare.

Alcuni elementi, infatti, metterebbero in relazione tali esseri con i neonati terrestri: la testa grossa e calva (sappiamo che i neonati sembrano spesso avere la testa più grossa del corpo e che sono quasi sempre calvi), le vene "in rilievo" (anche questo, in un certo senso, è un fenomeno riscontrabile in alcuni neonati, se consideriamo la finezza della pelle), la sconosciuta "sostanza oleosa" (e se fosse un residuo del liquido amniotico della madre?)

Ma l'ipotesi dello "scarto genetico", per quanto a mio parere plausibile, non ne esclude altre. Questi alieni, strettamente imparentati con la razza dei Grigi, presentavano una pelle particolarmente sudata e con vistose vene in evidenza, segno eloquente di una grande insofferenza forse dovuta al caldo o alla nostra atmosfera incompatibile con il loro organismo.
Sono denominati Grigi-Marroni per il loro aspetto molto simile per statura e dimensioni a quello dei Grigi ma con appunto la pelle di colore marrone, la testa con la presenza di tre corna alla sommità ed ai grandi occhi rotondi e non a mandorla dalla forte colorazione arancione.

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