Aliquote IMU maggiorate, i sindaci scendono in piazza

La piazza di Venezia si riempirà di stole tricolore il prossimo 24 maggio, quando i sindaci italiani scenderanno in campo per manifestare contro una delle imposte più odiose che sia mai stata concepita. Non che esistano tasse che possano far piacere ai contribuenti, ma la nuova IMU è impareggiabile in quanto a nemici.

I sindaci sono concordi nell’affermare che la nuova IMU non ha alcun beneficio sul risanamento delle finanze locali, dal momento che tale imposta serve solo per il rinsanamento del deficit pubblico. Con tale imposta i singoli comuni rischiano un ammanco pari a due miliardi e mezzo, rispetto a quelle che erano le entrate con la vecchia ICI. Inoltre, i più colpiti saranno i comuni che in passato avrebbero tentato di tenere al minimo le imposte sugli immobili, concedendo anche ingenti agevolazioni.

Per evitare nuove tassazioni si pensa lecito apporre un nuovo taglio alle risorse dei sindaci, sul 2012, di 1,3 miliardi in aggiunta a quello di 2,5 stabilito dal “salva Italia” e a quello di 1,4 miliardi deciso ad agosto del 2011 dal governo Berlusconi. Senza contare i 7,9 miliardi di risparmi imposti dalle manovre degli anni scorsi.

Intanto il governo si sta occupando di verificare il gettito sulla base dell’acconto Imu di giugno. Secondo l’Ifel si rischia di avere un minor gettito dall’imposta tra 1,9 e 2,5 miliardi di euro. Fossero 2,2 miliardi, peserebbero per 400 milioni sui Comuni e 800 sullo Stato, e per recuperare il buco, servirebbe un aumento delle aliquote Imu piuttosto forte. L’un per mille in più sulle aliquote base, che passerebbero dallo 0,4 allo 0,5% per l’abitazione principale e dallo 0,76 allo 0,86% per tutti gli altri immobili.