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Alitalia: la scomparsa del patriottismo che fu

Creato il 25 settembre 2013 da Strippi
Alitalia: la scomparsa del patriottismo che fu
Dicembre 2008, sono passati 5 anni ma sembrano settanta...
... Vittoria, orgogliosa vittoria, Alitalia volerà ancora portando nei cieli d'Europa la nobile bandiera nostrana. La nazione tutta può finalmente esplodere festose acclamazione verso il duce nostro
E' stata battaglia vera e dura quella affrontata dai nostri valorosi condottieri. Uniti sotto il virile nome di Compagnia Aerea Italiana il meglio della italica imprenditorialità è riuscita nell'impresa.
I nomi di coloro che hanno risposto all'appello lanciato dal nostro duce meritano di essere consegnati alla Storia: 
Benetton, Gavio, Riva, Colaninno, Angelucci, Toto, Ligresti, Mancuso, Carbonelli-D’Angelo, D’Avanzo, Orsero, Tronchetti Provera, Caltagirone Bellavista, Fratini, Traglio, Crociani, Maccagnani, Fontana, Manes, Marcegaglia
Questa la valorosa truppa che non per facile guadagno ma per vero spirito patriottico si è immolata sull'altare dell'interesse della nazione, incurante di debiti cospicui lasciati dalle inette e bolsceviche gestioni precedenti.
Ora difenderanno i nostri cieli non solo fino al 2013, come certi turpi sobillatori vanno ripetendo, ma per molti e molti lustri ancora, portando sempre più in alto il prestigio dei loro nomi, del duce e della Nazione tutta ....


Non ho le competenze per poter discutere dell'affaire Alitalia da un punto di vista economico - anche se pure io sono a conoscenza del bagno di sangue e soldi di questi cinque anni-.

Quello su cui vorrei farvi riflettere è il silenzio assordante della politica.
In questi giorni Alitalia e Telecom stanno per passare di mano. E saranno mani straniere.
Due aziende "bandiera" per il nostro paese finiscono in mano a spagnoli e francesi. E nessuno dice niente.
Sono delle divora-denaro pubblico, di che ti lamenti? Probabilmente, anzi sicuramente, è così. Ma sono PIU' divora-denaro di 5 anni fa? Ho i miei dubbi.
Eppure allora fu una corsa al patriottismo idiota. Tutti a preservare l'italianità di fronte all'oppressore francese. 
Altro che mercato unico europeo, nel giro di un anno sembravamo tornati nella fascistissima autarchia. L'Alitalia agli italiani.
Tutti, meno le solite, sporadiche ed apprezzabili eccezioni, a stracciarsi le vesti, a gridare allo scandalo, a tentare di correre ai ripari: c'erano i leghisti dal fiero orgoglio padano - anche se celti vs galli, sembrava un fumetto di Asterix- preoccupati della scarsa importanza che avrebbe avuto la Lombardia nello scacchiere mondiale;
 C'era Berlusconi, Salvatore della Patria, sul suo cavallo bianco in soccorso delle hostess in pericolo e come un moderno Artù riunisce 16 cavalieri pronti a sconfiggere il mostro transalpino.
Senza dimenticare la Sinistra, inciuciosa come nei suoi giorni migliori, e banderuola come non mai che passò da un certa contrarietà a salire sul carro dei "vincitori" appena si accorse che il popolino si appassionava ed applaudiva alle gesta dei Cavalieri di Arcore. Si, per chi se lo chiedesse anche in quei giorni mi vergognavo di coloro che mi rappresentavano.

Ora invece tutto tace. Non ci avete fatto caso?

Nessuno grida, nessuno urla, le vesti stanno al loro posto. I leghisti fanno spallucce, Berluscò onestamente ha altri problemi per la testa e la sinistra non sapendo con chi inciuciare rimane zitta ad annuire
E visto dove ci hanno portato le scelto del 2008 speriamo continuino così. 

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