Magazine Borsa

All'assalto di livelli chiave

Da Astrofinanza

All'assalto di livelli chiave

Pubblicato: 05. 12. 2012   Commenta   


I molteplici salvataggi decisi in questi giorni dalle innumerevoli riunioni in ambito UE (Eurogruppo, Ecofin, e chi più ne ha più ne metta) hanno messo le ali ai mercati finanziari periferici ed in particolare ai titoli bancari. L’aver tolto di mezzo (almeno fino alla prossima crisi) il laccio del possibile fallimento della Grecia e delle banche spagnole ha riportato gli acquisti sui titoli di stato considerati più pericolosi, con il conseguente restringimento dello spread italiano e spagnolo su livelli che occorre andare molto indietro per ritrovare. Per il secondo giorno consecutivo il differenziale BTP-Bund ha flirtato con il livello 300 e subito il governo (per bocca di Grilli e Monti) si è accaparrato il merito di un risultato che dipende del tutto dalle decisioni europee e dallo spauracchio della BCE e per nulla dalle tasse inflitte dal nostro governo ai disperati cittadini italiani e dalle riforme pomposamente presentate ed ora impantanate in Parlamento, che in gran parte saranno destinate al binario morto della fine legislatura. La grande speculazione internazionale concede respiro all’area euro perché il suo sguardo è ora rivolto all’altra sponda dell’Atlantico, dove Obama gioca la sua partita contro il tempo e contro i repubblicani per evitare in extremis il Baratro Fiscale. Questa finestra di benevolenza permette di innescare la catena virtuosa del recupero, che inizia con la salita delle quotazioni dei titoli di stato più a rischio (spagnoli ed italiani), si trasmette al settore bancario, che vede ridursi le sue perdite implicite nell’esposizione sui titoli di stato, e contagia i listini azionari nel loro complesso, soprattutto quelli che sono maggiormente gravati di titoli bancari. Non c’è da stupirsi, quindi, se è soprattutto la nostra borsa a brillare, in modo simmetrico a quanto succedeva nei periodi più cupi, quando le nostre banche venivano bastonate e trascinavano al ribasso il listino. Quanto durerà è difficile dirlo. Il nostro FIB, dopo che ieri ha mostrato la caparbia volontà di recuperare quota 16.000 punti, si troverà oggi ad affrontare il difficile ostacolo di 16.250, dove si arenò il rimbalzo della prima metà di ottobre. L’attacco a questo livello ci permetterà di valutare la solidità del movimento di recupero del nostro mercato. Un superamento fornirà chiare indicazioni rialziste per una puntata pre-natalizia fino a testare i massimi di area 16.700. L’incapacità di superare 16.250 accentuerebbe la valenza di resistenza a questo livello e potrebbe tentare gli operatori a prendere profitto, con la conseguenza di trasformare la quota nel bordo superiore di un trading range di ampia metratura (14.800-16.250). Il Future sul Dax tedesco invece oggi tenterà di violare i massimi dell’anno a 7.476, il che testimonia la forza dell’indice tedesco, ad oggi sicuramente il migliore tra quelli occidentali. Il dato di fondo è che negli ultimi giorni ogni notizia non negativa si trasforma in un’occasione di acquisto. Figuriamoci i fuochi artificiali che si potrebbero vedere se dagli Usa arrivassero schiarite sul Fiscal Cliff.

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog