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All'inferno

Da Miryam
ALL'INFERNO
Il primo vento burrascoso di quest'autunno Mi scompiglia i capelli  Sconvolge i miei fragili pensieriBasta un niente a scaraventarli nel fangoBussa anche la pioggia Mi strappa il gelo del corpo Lo trattengo  con le unghie E lotto con  forza sovrumanaNon è bastato il sole ad asciugare il ghiaccio
Di pensieri tetri e false parole Bloccate dentro da quel giorno senza notte E da quella notte spezzata a metàNon mi lava  questo rovescio Non mi scuote la tempestaMi sento angusta e ignobile Inutile e sciagurata Come una  figlia tormentata, un'amante squallida Una madre stravolta, una compagna vana  Un'amica inaffidabile, una donna indegna  
Taglio le cicatrici e le faccio sanguinareTrangugia la terra il mio sangue furenteE il cielo guarda e piange sommessoDio, emergi almeno TuLascia quella nuvola biancaVieni,stordiscimicon la potenza di un tuono 
con il fulmine squarciami 
Come se fossi un tronco da spaccare e ardereE poi... prendimi la mano, abbracciami, Stringimi forte 
 E portami all’inferno.

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