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All the boys love Mandy Lane

Creato il 30 gennaio 2015 da Jeanjacques
All the boys love Mandy Lane
Mentre sto scrivendo, non manca molto al mio venticinquesimo compleanno - il mio quarto di secolo, come amo definirlo. Ma nonostante l'età prosegua implacabile a dispetto di quelle che sono le mie volontà, io continuo a sentirmi un eterno ragazzino. Seriamente, più vado avanti, più mi sembra di retrocedere mentalmente, cosa che per certi versi mi spaventa non poco. E più invecchio, più mi sembra di non essermi goduto appieno l'adolescenza, quindi mi piacerebbe poterla rifare, per viverla meglio, senza tutte quelle inibizioni che all'epoca mi bloccavano e che adesso invece, con quell'immaturità che solo la maturità riesce a conferire, ho perso. O se non altro, per tagliarmi i capelli e iscrivermi in palestra già a quattordici anni, che allora vedi che a ragazze mi andava decisamente meglio. Ma siccome non ho ancora il potere di andare avanti e indietro nel tempo, mi tocca cercare di rimediare alla cosa come meglio posso. E dato che il genere horror, secondo una recente statistica, rimane il genere di punta degli adolescenti, ho deciso di concedermi una serata scacciapensieri a tema teen-slasher, ovvero una di quelle pellicola a sfondo macabro-sanguinolento che ha come protagonisti proprio i diretti rappresentanti dell'adolescenza. Ma siccome devo sempre differenziami in qualcosa, ho deciso di farlo con un film del 2006 da noi ancora inedito. Alla facciaccia vostra!

Mandy Lane è bella, tanto bella da essere il sogno (mica tanto) segreto di tutti i ragazzi del liceo. Nessuno però riesce ad avvicinarlesi, lei sembra essere sopra tutti. Finché Red la invita, insieme a degli amici, a una festa nel suo ranch. Ma a rovinare i piani festaioli di quegli adolescenti, tutti con lo scopo di entrare nelle grazie della bella Mandy, c'è un misterioso serial killer...


Alcuni dicono che il teen-horror sia stato la rovina, oltre che del cinema stesso, del genere horror. Sbagliato. Io credo che nessun genere sia la rovina di qualcosa, manco quello dei supereroi - un genere che ci ha dato perle come Spider-man 2Watchmen e Il cavaliere oscuro può essere forse brutto? D'altronde fra i capostipiti di questo filone possiamo trovare titoli come come Halloween e Non aprite quella porta, scomodando quindi registi del calibro di Carpenter e Hooper, oppure in tempi più recenti c'è stato il primo, seminale capitolo dello Scream di Wes Craven, che prendeva il genere e lo metteva alla berlina, individuandone stereotipi non solo nelle pellicole stesse ma anche negli stessi fruitori. Non è tanto il genere in sé quindi a essere brutto, quanto l'uso che se ne fa. E a questo punto è innegabile che molti teen-horror visti in tempi più o meno recenti sono stati davvero pessimi, ma è una sorte che accomuna ogni cosa. Dirty love e Two mothers sono uno schifo, ma allora perché non dire che anche i generi della commedia e del dramma sono una merda?Una sola regola quindi sembra essere applicabile, ovvero che si può fare qualunque cosa, purché la si faccia bene. Ed è quello che Jonathan Levine, uno che ha saputo rendere una produzione come Warm bodies godibile e non fallimentare come un Twilight qualsiasi, sembra voler fare insieme ai suoi soci di merenda con questo All the boys love Mandy Lane, pellicola sulla quale in rete si sta discutendo già da un poco, con estimatori che lo osannano come nuovo capolavoro del settore, un titolo che può riscattare dopo anni di crudele auto-denigrazione un genere dandogli nuova linfa, e i soliti che lo bollano come cagata pazzesca. Come mio solito tendo a mettermi nel mezzo e a prendere il film per quello che è. Non un brutto film, i film brutti sono decisamente ben altri, ma manco un'opera così innovativa come certi vogliono far credere. E' un semplice film, molto più coerente con sé stesso di molti altri, che avrebbe potuto dare molto di più ma non sfrutta appieno tutto il (poco) materiale che ha, Se dovessimo fare una scala, direi che potremmo metterlo un gradino sotto You're next e Haute tension, per capirci, anche se qui va un poco a gusti. Ma rimane un teen-horror, questo è indubbio, con tutti i suoi cliché e i suoi rituali narrativi, che vengono mantenuti come vuole la tradizione ma, a differenza di tanti altri fratellini bastardi, aggiungendoci qualcosa. Ci ho vista suggerita una tematica, nel vedermi quei classici adolescenti idioti fare le loro minchiate di rito, una strana e irrefrenabile voglia di dover piacere a tutti i costi. Ed è stato questo l'elemento più terrorizzante della pellicola, questi ragazzi (la cosa vale sia per gli esponenti maschili che per quelli femminili) che, mentre tutti tentano di farsi la Mandy Lane del titolo, cercano di esporsi il più possibile per piacere non solo a lei, ma a tutti gli altri. C'è quindi la classica cheerleader oca che sfotte la compagna perché obesa quando in realtà questa non lo è, quando la stessa arpia ha dei complessi quando le fanno notare che il suo 'cespuglietto' è un po' troppo folto, così come il ragazzo che deve sempre mettersi in mostra e si arrabbia quando gli rinfacciano che ha il pipino. Piccoli elementi, appena suggeriti, ma che in sé caratterizzano perfettamente i personaggi in un determinato contesto. Poi però il film scazza, si lascia prendere da un paio di cose forse non troppo necessarie e fa scadere tutto nella carneficina gratuita, senza però osare con l'esagerazione come aveva saputo fare Fede Alvarez con il suo La casa e facendo apparire i vari ammazzamenti abbastanza sterili, senza contare che il primo colpo di scena è abbastanza prevedibile. Lo è decisamente meno il secondo, ma in realtà mi ha lasciato diversi dubbi sul perché il tutto veniva fatto, rendendo questo film un po' come la sua protagonista: bello, ma anche veramente ambiguo.
Buona regia e un paio di momenti decisamente notevoli. Un po' meno gli attori, purtroppo, ma non si può avere tutto. Anche per un film che vuole essere Mandy Lane ma rimane unicamente Amber Heard.

Voto: ★ ½

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