Magazine Calcio

All'ultimo respiro

Creato il 01 ottobre 2011 da Domenico11
All'ultimo respiro
Domattina non ci sarà bisogno di comprare le lenzuola nuove. Perché quando si perde di brutto, la notte si vedono le streghe e il sonno è talmente agitato che finiscono a brandelli. No, stavolta è andata bene. Anche se non è stata una passeggiata. Anzi, quasi tutto il match è stato una lunghissima arrampicata. Abbiamo rincorso dal primo all’ultimo minuto, dopo una partenza che più sofferta non si poteva. Era prevedibile. Avevamo contro lo Stato Maggiore dell’Esercito e, particolare non insignificante, il “gatto di Scatropoli”, che per tre quarti d’ora ha parato tutto quello che transitava dalle sue parti.
Forse avevamo bisogno di un po’ di rodaggio, visto l’assortimento assolutamente inedito. Per dire, mi sono messo in casa due carnefici, il Pulice e Penna. Dopo quello che mi hanno fatto. Ma io sono un uomo che non riesce a portare rancore. E Penna, l’ho scoperto stasera, non è uomo da ultimo passaggio. Tutti sbagliati. Quasi tutti finiti con un loro gol.
Fino a quando hanno corso abbiamo fatto una fatica bestia a restare in partita. L’urlo di Chen stasera ha toppato. Ogni ripartenza è stato un castigo. Morale, ci siamo ritrovati quasi senza accorgercene sotto di 4 reti. Un graffio quasi impercettibile noi e cinque sonorissime papagne loro. Nonostante il pallino l’avessimo tenuto in mano costantemente noi, loro giravano meglio e soprattutto riuscivano a fare male. Davide in cabina di regia, Gaetano una spina nel fianco della nostra retroguardia, Carmine e Rocco poco appariscenti ma efficaci.
Alla fine li abbiamo fregati. Per stanchezza, nel vero senso della parola. Sono crollati. E grazie alla buona vena realizzativa del Pulice. Roba da non credere, anche se un paio di assist glieli abbiamo serviti su un piatto d’argento. Io ho fatto la mia parte, tre autografi d’autore. Però la riscossa è partita dal cuore della Pezzagrande, con la zampata di Pillari/Inzaghi che ha dato il là ad una rimonta incredibile. Le loro prime imprecazioni sono state come una crepa. Ce la potevamo fare. E così è stato. Aggancio quasi allo scadere, per poi dilagare nell’extra-time. Un risultato addirittura troppo severo. Ma questo è il calcio, bellezza.

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Magazines