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Allenamento addominali: tre consigli per ottenere un addome piatto

Creato il 25 giugno 2012 da Marco Caggiati

E’ risaputo che uno degli obiettivi maggiormente perseguiti da donne e soprattutto uomini è ottenere un addome piatto con la cosiddetta “tartaruga” in evidenza… Tenendo sempre bene a mente che “si vive bene anche senza” e che non è indispensabile essere definito come un modello per “stare bene al mondo”………………. , oggi ti voglio parlare ugualmente  di 3 cose che è indispensabile considerare quando si parla di allenamento per i muscoli addominali e di strategie per ottenere un ventre tonico e piatto.

Punto N. 1

Il primo punto è conosciuto “ai più” ma è sempre bene sottolinearlo sempre. Gli addominali in evidenza si ottengono prima di tutto a tavola, evitando di introdurre più calorie di quante te ne occorrono effettivamente per pareggiare il tuo fabbisogno calorico giornaliero. Se guardi negli articoli che ho scritto nella categoria “Allenamento Dimagrimento” troverai decine di post dove ti parlo di fabbisogno calorico, indice gliecemico degli alimenti, distribuzione dei macronutrienti ecc.., quindi non volgio parlarne ancora...

Oggi, a proposito di alimentazione, ti voglio parlare invece del meccanismo che regola la sensazione di sazietà nel nostro organismo. Se si impara ad ascoltare i messaggi che il nostro copro ci invia costantemente per regolare l’appetito, ingrassare e coprire di una coltre adiposa i nostri addominali diventa veramente difficile…..

Esistono due meccanismi principali che ti permettono di “dire basta” al cibo ed evitare di ingrassare:

1) Nello stomaco sono presenti dei cosiddetti “meccanocettori” che misurano lo striramento delle pareti gastriche informando il cervello su quanto lo stomaco è più o meno pieno di cibo… Per imparare a riconosere il momento giusto per interromprere l’assunzione di cibo ti insegno un “trucco” molto semplice ma ingorato dalla maggior parte delle persone.

Quando stai seduto lo stomaco si appoggia agevolmente (per forza di gravità…) sull’intestino che a sua volta si apoggia sul letto pelvico e sul fondo del bacino. Se invece ti alzi in piedi lo stomaco “casca” verso il basso attratto dalla forza di gravità e si percepisce maggiormente il suo peso.. E’ per questo motivo che, spesso, si percepisce il fatto di aver esagerato con il cibo (dopo il classico “pasto nuziale” per esempio……) solo quando “si alza il sedere dalla seggiola” quando il danno ormai è fatto…... Sarà capitato certamente anche a te vero….? Ecco, se ti capita di percepire questa sensazione 2/3 volte all’anno….,poco importa ma se, invece, è una costante delle tue giornate…, allora puoi sognarti un addome piatto….

2) La cosiddetta “sazietà cefalica” si ottiene per merito dei misuratori della glicemia ematica che informano il cervello di quanti zuccheri ci sono in circolo e danno precisi messaggi al pancreas per aumentare la produzione d’insulina (principale ormone che gestisce “le sorti” dello zucchero). La sazietà cefalica non arriva prima di 20/30 minuti dal momento in cui hai iniziato a mangiare quindi è importantissimo acquisire l’abitudine di mangiare lentamente per evitare di riempirsi lo stomaco di cibi estremamente calorici senza che i “misuratori glicemici” del cervello se ne rendano conto……

Punto N. 2

Per avere un ventre piatto ed attraente non bisogna lavorare solo facendo decine di esercizi per gli addominali ma bisogna curare anche il potenziamento di tutto il resto del corpo. La totalità degli esercizi a corpo libero che coinvolgono gran parte della muscolatura (come per esempio i piegamenti sulle braccia, le trazioni alla sbarra a corpo libero e lo squat..) comporta anche l’utilizzo dei muscoli addominali come stabilizzatori aggiungendo altro lavoro a quello già fatto in isolamento (esercizi specifici per gli addominali).

Punto N. 3

Non bisogna solo concentrarsi su un allenamento per l’aumento della forza e del tono muscolare ma occorre dedicarne anche al cosiddetto lavoro cardio respiratorio per ridurre al minimo la massa grassa in eccesso… Questo è abbastanza noto…, ma quale sia “il metodo migliore” per farlo lo è meno…. Come mi capita spesso di affermare.., ritengo che non esista un “metodo migliore in assoluto” ma solo diverse tipologie d’allenamento che potrano ad un medesimo risultato ottimale che vanno scelte in base a variabili specifiche (devi trovare tu cqulla più adatta a te, provando e sperimentando..). Di seguito ti elenco solo alcuni dei principali metodi d’allenamento dell’apparato cardiorespiratorio che utilizzo con successo con i miei clienti  e che potrebbero essere utili anche a te….

1) Lavoro continuo di fondo fatto a digiuno, composto da camminate/corse, pedalate, nuotate ecc…, protratte nel lungo periodo (superiore ad 1 / 1,5 ore) a bassa intensità (sotto il 75% della massima riserva di frequenza cardiaca).

2) Fartlek (lavoro intervallato che alterna momenti di bassa, media ed alta intensità).

3) Circuito di tonificazione a corpo libero alternato con esercizi in cui la frequenza cardiaca sale rapidamente (per esempio il salto della corda o la corsa a ginocchia alte sul posto).

4) Fitboxe (lavoro ad alta intensità che prevede l’utilizzo delle tecniche classiche della box e del kick boxing).

Se non hai mai preso in considerazione questi tre aspetti e sei alla rigerca del tuo migliore addome piatto…., è arrivato il momento di farlo…. 

Per oggi è tutto, ciao a presto!! Lascia un commento, sarò felice di risponderti!!!  Pensi che questo articolo possa interessare ai tuoi amici…? Condividilo su Facebook!! 

P.s.: per consocere tutto ciò che devi sapere per ottenere un addome piatto…, ti consiglio il mio programma multimediale Pancia Piatta Facile dove potrai approfondire tutte le tematiche trattate in questo post!!!


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