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Ciao,
ti piacerebbe allenare il tuo cervello senza dover
imparare niente? E' un'affermazione forte, perché
in realtà ciò che faremo oggi è qualcosa che fai
spessissimo... ogni volta che sei presente nei tuoi
sensi! "Ma come Genna posso non essere presente
ai miei sensi?". Si certamente, ogni volta che ti
fai catturare dai tuoi pensieri e dalle tue
rappresentazioni interiori...
Sei riuscito ad ascoltarlo? Si lo so ancora una
volta ti parlo di questa "presenza". Qualcuno si
stufa e mi dice "basta! Sono sempre gli stessi
esercizi!". E se ti dicessi che è tutto qui... o meglio
che per anni abbiamo guardato "il dito invece della
luna"? Lascia che mi spieghi meglio, se segui
psinel quasi di certo avrai sentito la fantomatica
frase "la mappa non è il territorio".
Con questa frase Korzybski voleva indicarci che
spesso confondiamo le mappe che costruiamo per
muoverci nel mondo, con il mondo stesso. Questa
intuizione (presente da secoli in filosofia) ha
guidato la maggior parte degli approcci di tipo
costruttivista in campo psicologico. Quello più
conosciuto nella crescita personale è la PNL,
dove questa frase può essere parafrasata in:
"Se la mappa non è il territorio, puoi costruire
tutte le mappe che vuoi, l'importante è che siano
utili per te. Non conta se sono vere o false, perché
ogni mappa è in fondo falsa, una rappresentazione
della realtà, alla quale tu non puoi mai accedere
in modo diretto... tanto vale costruirsela come
meglio ci pare". Questa parafrasi un po' tirata
per i capelli ci dimostra che la PNL, così
come...
...altre discipline nascenti in quegli anni, si siano
occupate di come "costruire e de-costruire" le
mappe che abbiamo in testa. Per farlo hanno
inventato un sacco di tecniche strane, tutte
rivolte soprattutto a modificare direttamente
gli aspetti formali e contenutistici delle nostre
idee. Questo, sicuramente è stato un passo
enorme all'interno del cambiamento
personale.
Ma che cosa è costruisce le mappe? No non
mi riferisco agli schemi/convinzioni che possono
più o meno guidare la nostra percezione... ma
alla percezione stessa! Per quanto ti possa
sembrare strano esiste un livello più arcaico
che collabora attivamente nella costruzione
delle tue mappe, sto parlando dei tuoi sensi!
I sensi sono i canali attraverso i quali passano
le informazioni destinate ad entrare nella nostra
rete "concettuale", destinate a diventare parte
delle nostre mappe. Qualche costruttivista
radicale potrebbe pensare: "Ok d'accordo che
sono i sensi a far entrare le informazioni ma
è sempre uno schema che le organizza ed è
su questo che possiamo migliorare".
Bhe, il costruttivista non avrebbe tutti i torti,
ma se invece anche quello "schema" quella
convinzione" fosse una costruzione? Bhe è
certamente così, ed è per questo che nei
moderni approcci al cambiamento oltre a
lavorare sugli schemi si lavora sui sensi
che li hanno creati. Questo lavoro però...
...non è un lavoro di cambiamento, basato
sul percepire magari più i suoni che non le
immagini (in stile PNL) ma è un affinamento
di queste percezioni. E' un andare verso il
"basso" e non "verso l'alto" di come noi ed
il nostro cervello elaborano le informazioni.
In altre parole, invece di lavorare sulle
famose "convinzioni"...
...si lavora sulla distinzione fra ciò che è
mappa e ciò che è territorio. Su quei canali
che raccolgono le informazioni, e furia di
notarlo ci si rende conto da soli, senza che
nessuno ce lo spieghi, che c'è una netta
differenza fra la mappa ed il territorio.
Differenza che normalmente non vediamo
e non comprendiamo, perché siamo del
tutto immersi nelle mappe.
Dopo un po' di allenamento a restare sui tuoi
sensi, in modo aperto e non giudicante accade
qualcosa di straordinario, emerge una parte di
te che osserva. Una parte di te che non è i
tuoi pensieri, ma che può osservarli come
se si trattasse di uno spettatore. Non si tratta
di una dissociazione, dove una parte di te
guarda un'altra parte di te...
...ma si tratta dell'emersione del testimone, di
cui abbiamo parlato nella 44 puntata del
podcast. Questo testimone o "Se che osserva"
è la nostra parte saggia e si attiva stando nei
nostri sensi. Quindi non si tratta di un tipo
di conoscenza concettuale, legata a qualche
tipo di comprensione intellettuale ma al
contrario...
...si tratta di restare nei nostri sensi, quasi che
la nostra parte più saggia fosse sempre li ad
un passo da te! a pochi centimetri da ciò che
stai facendo adesso, costantemente alla tua
portata... devi solo iniziare a rendertene
conto... ed il lavoro sulla sensorialità è fra
i principali vettori per "raggiungerlo".
Ti è mai capitato di provare questo tipo di
sensazioni? Hai mai notato il tuo "testimone"
e se si, come lo descriveresti? lascia un tuo
commento qui sotto.
A presto
Genna