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Allo stadio in Cina

Creato il 01 aprile 2015 da Pietro Acquistapace
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Tifosi del Shandong Luneng Taishan F.C.

Dopo due mesi di viaggio nello Yunnan più remoto e nei deserti del Xinjiang eccomi a Shanghai, per una settimana di relax ed assoluto riposo prima del rientro in Italia. Dopo avere rischiato la vita in un attentato, essere arrivato nei pressi del confine con Pakistan, Tagikistan e Kirghizistan decido di buttarmi sulla cosa più comune che esiste : il calcio! Voglio andare allo stadio in Cina. Il calcio cinese, anche grazie ai soldi con cui compra allenatori e calciatori occidentali in cerca di una buona pensione, sta crescendo ed a me non resta che scegliere la partita da andare a vedere.

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Il Jinshan Sports Centre Stadium

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Il mio biglietto

Marcello Lippi è sicuramente il più famoso di tutti, ma l’Italia sforna ormai emigranti in tutti i settori, calcio compreso. In Cina il calcio non è molto praticato, nonostante sia uno sport sempre più diffuso tra i giovani, tuttavia i club occidentali investono in scuole calcio non accessibili a tutti per via dei costi. Fanno eccezione i club italiani, loro in Cina non investono proprio. Poi bisogna anche chiarire un punto controverso, ossia il fatto che quando le squadre di calcio europee fanno una tournee in Cina finiscono spesso per giocare ad Hong Kong.

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Gli ultras dello Shenxin durante l’intervallo

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L’interno dello stadio

Finita questa riflessione sul calcio che in un mondo globalizzato diventa uno sport per ricchi, come d’altronde tutto il resto, passiamo alla mia impresa del giorno: tifare con i cinesi. A Shanghai ci sono tre squadre, l’unica che gioca in casa nel periodo per me utile è la meno forte di tutte: lo Shanghai Shenxin FC. Questa squadra è nata come Shanghai Hengyuan, poi è diventata Nanchang Hengyuan dopo essersi trasferita a Nanchang, nel Jiangxi. Infine è tornata a Shanghai assumendo il nome attuale. Lo spostamento delle società alla ricerca di pubblico ed impianti è cosa comune in Cina.

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Fasi di gioco

All’estero spesso le cose più banali sono le più complicate, si tratta infatti di immergersi nella quotidianità del paese che ci ospita, senza il supporto che si ha nelle situazioni pensate e realizzate per i turisti. Lo stadio dello Shenxin si trova a Jinshan, un distretto sud-occidentale di Shanghai, da cui dista più di 60km. Per arrivare a Jinshan si prende un bus da una stazione nella periferia di Shanghai, se non ricordo male Jinjinag. Ogni bus aveva file lunghissime di persone in attesa. Sbagliare avrebbe significato perdere davvero molto tempo.

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Ancora gli ultras dello Shandong

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Altri tipi di ultras

Durante il viaggio, durato circa un’ora e con il terrore di avere sbagliato bus quando abbiamo imboccato un’autostrada, ho avuto modo di toccare con mano, ancora una volta, la disponibilità dei cinesi. Da un lato erano stupiti del fatto che uno straniero prendesse quel bus, ma dall’altro erano tutti impegnati ad aiutarmi e darmi indicazioni, al punto da “affidarmi” ad alcuni ragazzini saliti a bordo con le sciarpe del Shenxin. In ogni modo ho avuto occasione di vedere una zona nei dintorni di Shanghai lontana dalle mete turistiche.

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Il bar

Allo stadio mi sono sorpreso subito dell’età media degli spettatori, una marea di ragazzi che andavano allo stadio in un clima da scampagnata. Nessun tipo di tensione, pochissime forze dell’ordine ed uno stadio, da 30mila posti, semivuoto. Durante la partita mi sono divertito nel vedere le reazioni degli spettatori ed i comportamenti degli ultras cinesi, sembrava davvero di essere ad una grande festa. Purtroppo la qualità del gioco non è stata altissima, lo Shenxin navigava nelle acque basse della classifica appena sopra il livello di sopravvivenza, gli avversari dello Shandong un po’ più in alto.

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Il risultato finale

Oggi lo Shenxin ha cambiato stadio, gioca nel Yuanshen Sports Centre Stadium di Shanghai (circa 20mila posti) e tra le sue file vede una vecchia conoscenza del calcio italiano: Zé Eduardo, che ha raggiunto i connazionali Everton e Jhonny. Andare allo stadio è sicuramente un modo per conoscere meglio la cultura di un paese, quindi non abbiate paura e andateci!


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