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Altra conferma di vita proveniente da Marte

Creato il 04 maggio 2010 da Zonwu

marte vitaIl Mars Meteorite Research Team della NASA ha riaperto una diatriba lunga 14 anni sulla vita extraterrestre su Marte, affermando nuovamente che uno dei meteoriti proveniente dal Pianeta Rosso (ALH84001), vecchio di 4 miliardi di anni, mostra segni di vita microscopica.


Oltre a presentare le prove del fatto che hanno ragione a ritenere che un tempo, e forse ora, Marte avrebbe ospitato la vita, hanno anche aggiunto che altri meteoriti dalla stessa provenienza sembrano mostrare le stesse tracce di vita. "Siamo più fiduciosi che mai che Marte abbia avuto, o abbia tutt'ora, delle forme di vita" afferma David McKay, leader del Mars Meteorite Research Team durante una conferenza stampa di astrobiologia sponsorizzata dalla NASA.
Dopo 14 anni di critiche e di smentite contro i risultati di McKay, si riteneva la questione dei meteoriti di Marte ormai conclusa. Ma ecco la faccenda che ritrova le luci della ribalta nuovamente, soprattutto per il supporto di un discreto numero di astrobiologi e astronomi che hanno sempre sostenuto l'attendibilità delle ricerche del team della NASA.
Sia chiaro, McKay non sostiene di avere le prove incontrovertibili della vita su Marte. Si sa per certo che il meteorite proviene dal Pianeta Rosso, data l'analisi chimica che si dimostra coerente con i gas presenti nell'atmosfera di Marte. Ma le tracce identificate come di presunta natura biologica sembrano, oggi più che mai, sostenere che sul nostro vicino planetario possa esserci stata la vita. E che, forse, ospita ancora esseri viventi, nascosti in qualche nicchia biologica del pianeta.
Il lavoro di McKay si basa anche su quello svolto da Kathie thomas-Keprta e Simon Clemett, pubblicato nel 2009 sulla rivista Geochemica, che suggerisce l'idea che i cristalli di magnetite si possano essere formati a seguito dell'intervento di alcuni batteri che hanno interagito con il campo magnetico marziano.
Le critiche a questo lavoro si basano principalmente sul fatto che i cristalli di magnetite possono essersi generati senza interventi di natura biologica, ad esempio attraverso l'impatto di un asteroide. Ma secondo la ricerca di Thomas-Keprta, svolta utilizzando una scansione delle rocce attraverso un raggio di elettroni, la purezza della magnetite escluderebbe l'origine non biologica.
"Tutte le critiche al nostro lavoro originale sono state largamente diffuse, ma quando ci siamo messi all'opera per dimostrare che le critiche erano basate su presupposti sbagliati, non ha suscitato reazioni" dice McKay. "Siamo ora nella posizione per dire che abbiamo abbattuto tutte le critiche, e la nostra spiegazione biologica è l'unica che rimane".
Mary Voytek, direttrice del programma di astrobiologia della NASA, rimane dubbiosa sul lavoro di McKay per via del fatto che non si può escludere che le presunte tracce batteriche possano essere frutto di una contaminazione avvenuta una volta che il meteorite marziano ha raggiunto la Terra.
Ma la sensazione comune tra gli astrobiologi è che ci siano sempre crescenti possibilità di scoprire fossili, o addirittura esemplari vivi, di esseri viventi provenienti da Marte.
Il Pianeta Rosso era, milioni di anni fa, molto più caldo e umido di quanto lo sia ora, condizioni ideali per lo sviluppo della vita come la immaginiamo sulla Terra. Anche ora che si presenta sterile e desertico potrebbe ospitare delle nicchie in grado di supportare la vita.

ato la vita, 


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