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Altro scandalo in mps: errore o malafede?

Creato il 23 ottobre 2012 da Vincitorievinti @PAOLOCARDENA

di Paolo Cardenà- ALTRO SCANDALO IN MPS: ERRORE O MALAFEDE? Non è che io ce l'abbia con quelli del Monte Paschi di Siena, ma devo dire che ce la stanno mettendo davvero tutta per suscitare grande indignazione per le vicende in cui è coinvolta la banca;  e   credo che vadano denunciate. Secondo quanto riportato da Linkiesta,  sembrerebbe che nel bilancio 2011, l'ultimo firmato da Mussari, sia sfuggita la contabilizzazione di 130 milioni di euro di costi del personale di competenza dell'anno. Certo che se Pierino fosse stato  messo al timone della banca senese, probabilmente avrebbe fatto di meglio rispetto al management precedente; il cui amministratore delegato, come noto, viste le audaci gesta compiute alla guida della banca, è stato riconfermato alla Presidenza dell'ABI (Associazione Bancaria Italiana). Ma la mancata contabilizzazione di queste somme, è imputabile ad un mero errore o a qualcosa di premeditato per ottenere qualche vantaggio futuro?  Ora, conoscendo le vicende in cui l'istituto senese è coinvolto, qualche dubbio mi viene. E non pochi!
Nella prima ipotesi, ossia in caso di mero errore, questo sarebbe comunque di una gravità inaudita poiché, nascondendo dei costi (130 milioni) dal proprio bilancio,  la banca avrebbe  tratto in inganno la comunità finanziaria e anche piccoli risparmiatori che nel frattempo, magari, hanno investito soldi nella banca.  A favore di questa tesi gioca il fatto che, nel 2011, la banca ha riportato una perdita di circa 4.6 miliardi di euro. E quindi perché non contabilizzare anche questi costi  e "ripulire" il bilancio? In caso di malafede, invece, la cosa si complica  ulteriormente, e non di poco. Infatti, all'epoca della chiusura del bilancio 2011, non si parlava ancora dei Monti bond che, come ho scritto più volte, impone alla banca di corrispondere al Tesoro, anche in caso di perdita, un interesse per l'aiuto di stato ricevuto in forma di partecipazione azionaria. Ma di questo aspetto, con il quale si potrebbe ipotizzare un ulteriore danno per i contribuenti italiani,  parleremo in un articolo di prossima pubblicazione.  Come noto, l'istituto senese detiene ancora gli 1.9 miliardi di Tremonti Bond che, come ribadito  più volte in questo sito, consentono alla banca di evitare il pagamento di interessi in caso di mancanza di utili  distribuibili. Interessi che, per l'anno 2011, possiamo stimare tra i 160 e 170 Milioni di euro, circa. Quindi, stando alla seconda ipotesi, ossia in caso di premeditazione,  la banca non avendo contabilizzato i 130 milioni di euro nel 2011, avrebbe dovuto rilevare (ovvero rileverebbe) una sopravvenienza passiva nel 2012 determinando un eventuale perdita (fittizia) alla scopo di eludere, anche per il 2012, il pagamento degli interessi dei prestito concesso dallo Stato per il secondo anno consecutivo. Ma ciò sarebbe stato possibile solo in caso di capienza di utili prima della contabilizzazione della sopravvenienza passiva.  Ma forse, questo giochino contabile, si è inceppato con la nascita dei Monti Bond o magari per risultati di esercizio (2012 N.d.a.) molto inferiori alle attese. Comunque vada, che si sia trattato di errore o premeditazione, forse, non lo sapremo mai. Sta di fatto che lo scandalo del MPS si sta arricchendo di giorno in giorno di nuovi particolari inquietanti, che raccontano in maniera esplicita  tutto il malaffare che circola attorno alla banca più antica del mondo.

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