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Amarcord Zaccardo: "Che anni a Palermo, col Barbera tutto pieno"

Creato il 03 aprile 2015 da Univeryo7p
Zac esordisce tra serio e faceto: «Al Palermo è andata bene, non ci sarò a causa di un’infiammazione alla schiena altrimenti…». Non ha tutti i torti il rossoneroCristian Zaccardo, abbonato alla legge non scritta del gol dell’ex. C’è riuscito con il Parma, quando ha segnato al Palermo, e con il Milan qualche settimana fa, quando ha punito i ducali. «In rosa – ricorda il difensore -, avevo segnato al Bologna, ma il gol mi fu annullato». 
••• Zaccardo, quanto le spiace saltare la gara del Barbera?
«Molto, per me è sempre un piacere tornare a Palermo. Lì ho vissuto stagioni irripetibili, facendomi conoscere nel calcio che conta. Grazie ai rosa ho giocato anche in Europa e ho fatto il salto dall’Under 21 alla nazionale maggiore, con tanto di vittoria dei Mondiali. Ricordo con immenso piacere il primo anno, quando in trasferta ci seguivano migliaia di tifosi, e il Barbera era sold out, pieno di abbonati. Non dimentico nemmeno il terzo anno quando segnai tanto e sfiorammo la Champions, se non si fosse infortunato Amauri ci saremmo qualificati. Mi capita di sentire qualche compagno, Grosso,  Barone, Guardalben, a volte Barzagli, e naturalmente Guidolin, che ringrazierò sempre.».  
•••  C’è anche Guidolin fra i papabili per un eventuale dopo-lachini. Se lo immagina?
«Per la verità no, mi sembra fantamercato, non ci scommetterei. Penso che abbia intrapreso un altro percorso, lontano da un impegno in panchina». 
••• In rossonero sta vivendo una stagione difficile, dopo aver rifiutato trasferimenti la scorsa estate e a gennaio. Le sono arrivate proposte anche dai New York Red Bulls?
«Ci sono stati interessamenti, mai concretizzati. C’è stata qualche proposta dagli Usa, ma non da New York. Se non rientrassi nei programmi del Milan, con cui ho ancora un anno di contratto, non mi spiacerebbe un’altra esperienza all’estero, dopo quella a Wolfsburg. Sono discorsi prematuri, comunque, anche se vorrei giocare almeno fino a trentotto anni. E poi magari fare il ds». 
••• La sfida fa Palermo e rossoneri sembra essere più importante per voi, che coltivate speranze di Europa League…
«Sulla carta è cosi e i rosa non sembrano vivere un gran periodo, come quello della gara d’andata, quando vinsero al Meazza. La nostra classifica non è all’altezza del blasone del Milan, dobbiamo provare a vincere quante più gare è possibile, fare un filotto come con Seedorf nel girone di ritorno dello scorso torneo».  
••• I suoi rapporti con Seedorf e Inzaghi?
«L’allenatore olandese è quello che mi ha dato più fiducia. Con lui ho giocato alcune partite consecutive, mi considerava quantomeno il primo cambio della difesa. Con Pippo, mio ex compagno di nazionale, ho giocato meno. A volte anziché dargli del lei, mi capita di dargli del tu. Capisco che deve fare certe scelte, ma vorrei aver avuto più chance». 
••• Lei ha giocato a Parma, cosa pensa del crac della società emiliana?
«Mi spiace tantissimo, quella città è una delle più belle piazze d’Italia. Mi piacerebbe anche viverci un giorno. I problemi economici di quel club non sono un caso isolato. Tutte le aziende vivono una crisi generale e il calcio italiano pure». 
••• Zamparini, Ghirardi e Berlusconi. Come i racconterebbe in breve?
«Il presidente del Palermo ci attaccava su giornali, dando colpe con nomi e cognomi, ma in privato si congratulava con tutti. Ne ho un bel ricordo, come di Ghirardi, che aveva con i calciatori un rapporto familiare, ci frequentava anche al di là del calcio. Berlusconi ha un carisma immenso, mette un po’ di soggezione, ci motiva e ci consiglia, è un uomo di successo che s’è fatto da solo, per me è un esempio». 
Questo articolo, pubblicato dal Giornale di Sicilia di oggi, è stato selezionato da Edicola Rosanero per Rotocalcio.org.  
Fonte: Rotocalcio.org

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