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Amare troppo o troppo poco

Creato il 26 giugno 2013 da Siboney2046 @siboney2046

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«You shall love whether you like it or not.
Emotions, they come and go like clouds.
Love is not only a feeling; you shall love.
To love is to run the risk of failure, the risk of betrayal.
You fear your love has died; perhaps it is waiting to be transformed into something higher.
Awaken the divine presence which sleeps in each man, each woman.
Know each other in that love that never changes»

Ieri sera sono stata al cinema a vedere Stoker, ma di questo parlerò in un altro post (forse, perché non è che proprio si meriti chissà quante parole), la cosa bella è che ho potuto vedere per la prima volta il trailer del nuovo film di Terrence Malick, To the wonder, che mi ha fatto molto riflettere e voglio parlare proprio di queste riflessioni, e non del film che non ho ancora visto.

Le frasi che ho riportato in apertura del post sono proprio quelle recitate da Javier Bardem durante il trailer e raccontano un po’ il senso del film, per quello che ho capito della trama; ma per quanto si trattino solo di battute di un film, hanno un significato notevole anche per la vita. Chi ama o ha amato conosce il peso di queste parole, di quanta realtà risieda in pochi versi messi assieme. La vita è fatta di emozioni che ogni giorno cambiano e determinano il nostro essere; sono più di sensazioni, sono le dorsali del nostro carattere. E tra tutte le emozioni quelle più importanti sono quelle scaturite dall’amore che, appunto, non è solo un sentimento. Amare è un modo di vivere, di sentirsi vivi, di essere vivi. Tutte le emozioni contribuiscono a farci essere vivi, ma nulla più di quelle indotte dall’amore sublimano la nostra esistenza.
Bisogna amare per capirlo, in qualsiasi modo, ma amare.

Non esiste un modo giusto di amare, ogni persona ama nel modo in cui sa fare e per questo non può essere giudicata. Ma se si ama, se si decide di amare, anche se spesso non è una decisione, non ci si può tirare indietro, bisogna accettare i rischi, come il fallimento. È difficile accettare il fallimento, in ogni campo della vita, ma lo è molto di più nell’amore poiché non esiste nessun modo più radicale di mettersi in gioco, di mettersi completamente a nudo davanti ad un altra persona e sapere che quella nudità un giorno potrebbe essere violata o tradita. Stare assieme è difficile, è un impegno che non tutti sanno prendere, perché implica il donarsi in tutto ad un altro; pensare, guardare, vivere il mondo con uno sguardo diverso, con dedizione e sacrificio e solo chi ha la forza necessaria può riuscirci.

C’è chi non sa darsi del tutto, che non significa annullare la propria vita, ma cancellare i propri confini e fonderli con quelli di chi ama. C’è chi, invece, non riesce a non darsi del tutto, ad accogliere dentro di sé l’altro ed ama in maniera assoluta. Entrambi sono destinati a soffrire perché ogni assoluto cancella l’individualità e devasta l’essenza del singolo.
Bisogna saper accettare il rischio della devastazione, quando si ama, e rassegnarsi all’imprevedibilità della vita.

Ma bisogna anche avere la consapevolezza che non sempre l’amore finisce, non subito, forse mai. Talvolta bisogna scacciare la paura che il proprio amore finisca «forse sta aspettando di trasformarsi in qualcosa di più grande» solo che non tutti hanno la pazienza o lo sguardo abbastanza profondo per accorgersene e così lasciano andare tutto perché è più facile. Il sacrificio è difficile, l’impegno è difficile, risolvere i problemi è terribilmente impegnativo, cancellare tutto è semplice, provoca un dolore immediato forse, ma è di breve durata, perché il tempo fa il suo corso ed il tempo è galantuomo.

Non esiste una soluzione all’amore od un modo giusto di viverlo, ognuno lo fa come può. È precisamente l’incontro di diversi modi di amare che rende la vita tanto bella.


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