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Amburgo: la Speicherstadt tra realtà, storia e leggenda

Creato il 02 settembre 2015 da Giovy

Visitare la Speicherstadt di Amburgo

Amburgo, Speicherstadt - © 2015 Giovy

Oltre che a farmi venire nostalgia del mio Alto Vicentino, questi primi giorni di Settembre mi stanno mettendo addoso il vestito del ricordo dei giorni di #D25, il viaggione che io e Gian abbiamo fatto l'anno scorso in treno, alla scoperta della ex Germania Est. Prima di approdare in quella che era la DDR, abbiamo visitato Amburgo, una città davvero speciale che è stata la nostra base di approdo in Germania. Oggi vi portiamo là per ammirare la Speicherstadt.
Cos'è la Speicherstadt di Amburgo?Si tratta dell'antica area portuale della città, quella in cui, uno dopo l'altro, sono sorti i magazzini che hanno reso famosa Amburgo fin dal 1881, anno ufficiale della nascita di questa "città di stoccaggio".Come già scrissi in un post un po' di tempo fa, Amburgo ha tante anime e una di esse è sicuramente il suo porto che - strano ma vero - è in pieno centro città.Il porto fluviale di Amburgo è un qualcosa da vedere con i propri occhi: a 100 km dalla foce dell'Elba, ospita giganti del mare di ogni genere... e si stenta a crederlo anche osservandolo.
La Speicherstadt era una vera e propria zona doganale, che veniva chiusa durante la notte per proteggere le merci stoccate. Amburgo possedeva lo stato di porto-franco fin dalla nascita del suo porto e questo ha garantito alla città un'anima commerciale difficile da trovare da qualche altra parte.I magazzini che costituiscono la Speicherstadt sono disposti su una superficie di 25 ettari circa e sono tutti alti tra i 7 e gli 8 piani.Recentemente sono stati inclusi nella lista UNESCO del patrimonio mondiale dell'umanità.Attualmente molti sono chiusi e vuoti ma qualcuno funzionante ancora c'è.
La visita alla Speicherstadt è una splendida passeggiata nel passato di Amburgo e vale la pena di prendersi almeno un pomeriggio di tempo perché, via dopo via, ponte dopo ponte... c'è davvero molto da vedere.Il mio consiglio è quello di cercare una guida turistica ufficiale e girare la Speicherstadt con lei.Ogni edificio nasconde una storia.Dall'esterno può sembrare solo un bel magazzino di mattoni rossi ma solo chi conosce profondamente Amburgo potrà raccontarvi una, cento, mille storie a suo riguardo.
Un tempo la Speicherstadt era una zona cittadina a sé ma, da inizio 2015, è parte di quella che viene chiamata HafenCity, un qualcosa di magnifico che racchiude storia e futuro, vecchio e nuovo porto.A proprosito di storie dal sapore amburghese, quella che vi posso raccontare io riguarda un certo Klaus Störtebecker, una sorta di uomo leggendario misto a pirata e brigante.Visse nei primi anni del 1400 e ebbe un ruolo, come molti altri mercenari, nella guerra tra Danimarca e Svezia. Al tempo Amburgo era Danimarca.Dopo la guerra continuò a navigare e si racconta che, chissà per che motivo, lui e i suoi compagni vennero catturati, processati per pirateria condannati a morte. Una volta sul patibolo, sembra che Störtebecker pronunciò un discorso in cui diceva che, una volta decapitato, si sarebbe rialzato per impedire al boia di giustiziare i suoi compagni.La leggenda, ovviamente, vuole che Störtebecker si sia alzato e, con molto sdegno, abbia fatto lo sgambetto al boia rimarcando così la grande lealtà verso la sua ciurma.
La statua di Klaus Störtebecker fa bella mostra di sé proprio al confine tra la Speicherstadt e HafenCity, dove tutti possono vederlo ma pochi si fermano a chiedersi chi sia quel lupo di mare con lo sguardo fiero e la faccia da briccone. C'è chi ammette di vederlo ancora girare per il porto di Amburgo, magari nelle notti in cui la luna si specchia nel mare e tutto, ma proprio tutto, è sempre più magico.
Poesia a parte, vi dico che raggiungere Amburgo dall'Italia è facilissimo. Soprattutto se partire dalle regioni del Nord.La soluzione migliore, sia in termini economici che di tempo, è il treno con cambio a Monaco.I treni di Deutsche Bahn per Amburgo, sempre ben organizzati, puliti e puntuali.Viaggerete per circa 10 ore (con una di cambio) e vi dico che è una delle migliori cose che abbia mai fatto. E la rifarei anche ora.Un libro, un po' di musica, un panino e qualcosa da bere... e tutta l'Europa da guardare dal finestrino.Al vostro arrivo ci sarà Klaus Störtebecker ad attendervi con una birra e tante storie.Chi parte con me?

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