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America Latina: Capitalismo contro Capitalisti

Creato il 10 dicembre 2015 da Gianluca Pocceschi @geopolitiqui

L’ America Latina ha sempre avuto familiarità con le contraddizioni. Basta ricordare le indipendenze degli Stati che la compongono ottenute principalmente dalle azioni dei Creoli quei coloni divenuti amerindi che reclamavano autonomia dalla madre patria.

I Creoli hanno costituito quella che può essere considerata una secolare oligarchia repubblicana capitalista costituita dai possidenti come radice della nazione. Un Capitalismo dunque creato da Capitalisti.

Capitalisti che in America Latina si mettono d’accordo creando quella che la Banca Mondiale chiama mancanza di competizione associata a disuguaglianze reddituali e mancanza di innovazione.

Così, in ottobre i cileni hanno scoperto che per 10 anni hanno pagato più del dovuto la carta igienica a causa di un cartello che dominava il mercato e fissava il prezzo più alto del prezzo d’equilibrio. La cilena CMPC, che detiene l’80% del mercato e il concorrente, un’altra società in mano agli svedesi di SCA possessore del restante 20%, hanno frodato i consumatori “rubandogli” circa 500 milioni di dollari in un decennio.

Il capo di CMPC è Eliodoro Matte. Secondo Forbes è il terzo uomo più ricco del Cile con un patrimonio stimato di 2,3 miliardi di dollari nonché predicatore di responsabilità sociale delle grandi corporazioni e pilastro del paese per la sua grande comunità di clienti.

Il fatto è tutt’altro che eccezionale. Negli anni recenti in Cile sono stati registrati numerosi casi di prezzi manipolati per esempio nel settore farmaceutico e delle carni bianche.

Mentre il settore privato parla delle virtù innate del libero mercato latinoamericano, troppo spesso i capitalisti continentali praticano i vizi di monopoli e cartelli.

Il Cile è un pioniere nella difesa della concorrenza e recentemente ha instaurato tribunali specializzati nella lotta ai nemici della competizione economica.

Altro paese ricco di cartelli e monopoli è il Messico dove il governo di Pena Neto ha promulgato una legge sul settore telefonico molto audace capace di colpire America Movil, posseduta da Carlos Slim il secondo uomo più ricco del mondo. Il legislatore messicano ha incoraggiato l’ingresso di AT&T, compagnia telefonica in grado di essere un vero concorrente a Slim.

Anche il Brasile ha recentemente riformato la sua agenzia antitrust così da renderla più efficiente e rapida. Altri paesi sono latitanti in dottrina.

Il Perù non ha ancora in previsione di scongiurare monopoli nel mercato. Un esempio sono SAB Miller, il colosso della birra che detiene il 96% del commercio e Grupo El Comercio che controlla il 75% del mercato della stampa.Il Perù dovrà mettere mano alla disciplina sulla competizione economica in coincidenza dell’accordo per il libero scambio con l’Unione Europea.

Una dura lotta è in corso in America Latina tra Capitalismo e Capitalisti. I presunti difensori del libero mercato sono attratti da monopoli e cartelli che depredano i consumatori e lo spirito stesso della teoria economia che professano.

Il Capitalismo in America Latina ha bisogno di difese immunitarie. Questo è il ruolo della nuova generazione di regolatori. Il loro arduo lavoro sarà quello di ricordare ai principali attori economici che la prima opera di responsabilità sociale è quella di rispettare i consumatori, il seme dalla teoria economica di cui loro beneficiano.


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