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America Oggi

Creato il 24 luglio 2011 da Filmdifio
America Oggi
Sono stata ad una delle proiezioni estive organizzate dal Madre di Napoli. Anomala serata di fine luglio: la pioggia degli ultimi giorni ha rinfrescato l'aria e sembra di essere già in settembre inoltrato. All'ingresso del museo d'arte contemporanea, un simpatico signore con camicia rossa distribuisce ticket d'ingresso. Si attraversano le sale del museo e dopo una veloce panoramica delle opere di Jeff Koones, Anish Kapoor e Rebecca Horn, si arriva nel cortile del palazzo Donnaregina. In alto le stelle (e qualche aereo), intorno mura antiche dall'immancabile fascino. Occhi puntati sullo schermo. Oggi si vede "America Oggi" di Robert Altman.
L'avevo già visto anni fa, forse proprio a cavallo della sua uscita nel 1993. Troppo piccola all'epoca per capire il senso di un film poderoso e complesso. In inglese il titolo originale è "Short cuts". Altman, amante dei film corali (come me), lega e connette le vite di una dozzina di abitanti di Los Angeles. Tanti vizi, poche virtù: l'occhio del regista è impietoso e cinico. In quasi tre ore di film, è fotografata tutta la miseria umana. Le singole storie si rincorrono vorticosamente, mentre allo spettatore non sono lasciati spazi per respirare.Più che tristezza o magoni, il film mi ha lasciato un profondo turbamento, nervoso più che emotivo. E' stata una visione a "nervi scoperti". Altman, feroce nella descrizione della realtà, non edulcora niente. L'uomo vaga e vive in quella che è ancora una giungla nonostante "civilizzazione", "democrazia" e "libertà". La violenza è in tutto: nei sentimenti, nei ricordi, nella famiglia, nei silenzi, negli sguardi.Viene da chiedersi quale sarà il cammino dell'umanità. A diciotto anni di distanza, l'orizzonte non sembra ancora così nitido.Bellissimo film. Leone d'oro a Venezia.

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