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Amianto e Guardia di Finanza: il caso della caserma sede del Comando regionale a Trieste

Creato il 13 gennaio 2011 da Gaetano61
Amianto e Guardia di Finanza: il caso della caserma sede del Comando regionale a Trieste

Sull'argomento "amianto e Guardia di Finanza", Lorenzo Lorusso, presidente del Movimento dei Finanzieri Democratici e coordinatore regionale per il Friuli Venezia Giulia dell'Osservatorio Amianto, denuncia, nel comunicato stampa che riporto di seguito, la presenza di amianto, documentata da Asl triestina e Genio Civile, nella sede regionale della Guardia di Finanza (Trieste, passeggio sant'Andrea):



""Era opportuno costruire una mensa prima di alcune importanti bonifiche?

A porsi questa domanda sono ormai in tanti nell’ambito dei dipendenti della Guardia di Finanza, sede del Comando Regionale del Friuli Venezia Giulia.

Nell’ambito di alcuni accessi mirati – posti in essere da alcuni volenterosi finanzieri in congedo ai sensi del combinato disposto della Legge 7 agosto 1999, nr 241, e del D.P.R. nr. 184 del 2006 – effettuati presso l’Azienda Sanitaria Triestina e il Genio Civile è emerso ciò che mai i Comandi della Guardia di Finanza ci avevano detto o scritto: la caserma di Passeggio Sant’Andrea, sede di vari Comandi del Corpo, era piena di amianto, sia nella forma compatta sia in quella friabile, quest’ultima di gran lunga la più pericolosa. Quindi, non solo l’edificio aveva ed ha alle spalle, ovvero a pochissimi metri di distanza, l’ormai famigerata Fabbrica Macchine, regno incontrastato dell’amianto in tutte le sue forme, ma l’eternit e l’amianto hanno convissuto per molti anni accanto agli ignari finanzieri, resistendo persino ai lavori effettuati per la costruzione dell’allora nuova mensa di servizio, la cui realizzazione fu contestata persino da alcuni delegati della Rappresentanza Militare.

Adesso, con il senno del poi, molti si chiedono se in effetti era opportuno e necessario iniziare i lavori di costruzione della mensa ancora prima di avere effettuato alcune bonifiche. Ora, fiduciosi come sempre nella Giustizia, affideremo le nostre perplessità ed i nostri dubbi alla Magistratura, augurandoci, ovviamente, che all’epoca dei fatti tutto sia stato fatto secondo i criteri previsti e per il bene dei finanzieri. Ma una domanda nasce spontanea: alcuni dipendenti del Corpo sono già morti per mesotelioma della pleura in Friuli Venezia Giulia ed altri sono tuttora affetti da patologie definite amianto correlate dalla moderna medicina legale; potevano essere salvati se ci fosse stata una qualunque forma di prevenzione? E’ stato fatto tutto il possibile per evitare il peggio? E’ stata correttamente applicata la legge 626/1994, quella che dovrebbe tutelare gli ambienti di lavoro?

Non vogliamo fare allarmismo e non accusiamo nessuno ma chiediamo chiarezza anche in memoria di chi ora non c’è più.

Lorenzo Lorusso – Coordinatore Regionale per il Friuli Venezia Giulia dell’Osservatorio Amianto

Presidente nazionale dei Finanzieri Democratici""


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