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Amianto: il Comune di Casale Monferrato cede ad una proposta indecente della Eternit

Creato il 19 dicembre 2011 da Gaetano61
La storia infinita del processo Eternit, i cui vertici sono imputati a Torino per la morte di centinaia di persone (1800 dal 1947 a oggi) a causa dell'esposizione alla fibra d'amianto, si è condita di un altro elemento: la maggioranza del consiglio comunale di Casale Monferrato ha in questi giorni deciso di accettare l'indennizzo di 18,3 milioni di euro proposto dalla Eternit in cambio del ritiro alla costituzione come parte civile nel processo. Questo il commento di Romana Blasotti, ottantadue anni, presidente dell'associazione che riunisce i familiari delle vittime: 
''Una decisione vergognosa. Sono molto arrabbiata, ma anche molto stanca, pensavo di poter arrivare alla sentenza dopo l'ultima udienza di novembre con una pausa, almeno dal punto di vista emotivo. E invece il sindaco di Casale che non e' mai venuto al processo, se non nella prima udienza, ha prestato il fianco ad una vigliaccata da parte di un imprenditore che ha sempre e solo cercato il suo tornaconto personale''. 
Sempre in tema di amianto, richiamo l'attenzione su di una sentenza della Corte di Cassazione (n. 26879 del 14 dicembre 2011), con la quale è stato fissato che in caso di morte del lavoratore per patologia contratta in servizio, spetta al datore di lavoro provare l’adozione delle misure di sicurezza necessarie (segnalazione di Lorenzo Lorusso, presidente del Movimento dei finanzieri democratici e coordinatore regionale per il Friuli Venezia Giulia dell' Osservatorio nazionale Amianto).

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