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Amicizia, di Ralph Waldo Emerson

Creato il 21 febbraio 2011 da Libriconsigliati
Amicizia

Amicizia

Titolo: Amicizia. Amore, prudenza, politica e natura

Autore: Ralph Waldo Emerson

Editore: Piano B
Pagine: 120
Prezzo: € 11,00
Pubblicazione: settembre 2010
ISBN: 978-88-9666-510-7

Valutazione Libri Consigliati: imperdibile.

Ci sono libri letteralmente incapaci di invecchiare. Non è retorica spicciola, ma un dato di fatto: ciò che rende la letteratura grande, ciò che rende l’arte degna di essere chiamata tale è la sua capacità di parlare al cuore degli uomini anche a distanza di anni, di secoli; di mantenere viva e vivace la sua forza comunicativa; di essere perennemente contemporanea. Tale è l’opera letteraria, la forza del messaggio contenuta nelle parole di Ralph Waldo Emerson.

Poeta, saggista e filosofo, massima espressione della cultura americana e una delle più alte all’interno di tutta la cultura occidentale, Emerson dispone di una potenza espressiva di incredibile, straordinaria attualità, tanto che leggendo Amicizia. Amore, prudenza, politica e natura, raccolta di riflessioni pubblicata dalla Piano B edizioni, viene il dubbio che a parlare sia, in realtà, un uomo dei giorni nostri. Emerson parla di sentimenti, di virtù, di istituzioni, unendo il più lucido razionalismo a una sensibilità raffinatissima, senza che ciò appaia una contraddizione in termini: è dalla dialettica degli opposti, infatti, che si giunge a una unità più grande, più vera, più profonda. In questo dialogo, entrambe le forze hanno pari dignità e importanza, anzi, coerentemente con la filosofia del trascendentalismo americano, di cui Emerson è stato esponente di spicco, il sentimento assume un ruolo di primissimo piano, in quanto forza da cui scaturiscono le passioni destinate a cambiare il mondo: l’amicizia e l’amore.

Forse nessun poeta ha usato parole più belle di quelle che Emerson usa per definire l’amicizia:

Oh amico […]
Sol per tramite tuo il cielo si inarca
Per tuo tramite è rossa la rosa
Ogni cosa tramite tuo diviene più nobile

L’amicizia è la fonte della Bellezza, la fonte della Nobiltà d’animo, il positivo che combatte e vince il negativo, perché:

la tua nobiltà ha insegnato
a dominare la disperazione

Sentimento sacro, che esige un trattamento religioso, essa, come l’amore, è l’affetto grazie a cui i nostri poteri intellettuali e attivi si accrescono, a conferma di come solo un cuore dove alberghino verità e tenerezza (che per Emerson sono le virtù alla base dell’amicizia) può legarsi alla sapienza della mente. Alla riflessione su questa forza capace di attuare nell’uomo, nella natura, una autentica metamorfosi, segue quella sull’Amore, divino furore ed entusiasmo, potere rivoluzionario a capo di tutte le cose. Nel parlare dell’amore, Emerson si ricollega a uno degli autori greci da lui più amati, Plutarco, e descrivendo la persona amata nota come la sua immagine sia impressa nella mente dell’innamorato come se fosse smaltata a fuoco. L’amore è dispotico, l’amore trasfigura, l’amore è l’unica lente attraverso cui un innamorato può guardare il mondo. Questa visione così totalizzante dell’amore (e del sentimento di amicizia) avranno grandissima influenza su Nietzsche, che considererà il filosofo americano come uno dei maestri del suo pensiero.

Questo elogio dei sentimenti da parte di Emerson non deve essere confuso con un atteggiamento sentimentalista, contro cui egli scaglia i suoi dardi in quanto alla base di atteggiamenti condannabili. Insegnando che il matrimonio non significa altro che parsimonia da buona massaia, e che la vita di una donna non ha altro scopo: questa è una delle peggiori colpe del sentimentalismo della sua epoca, ovvero quella di legare unicamente la vita della donna alla dimensione di moglie e di madre (critica che Emerson muove con incredibile anticipo sulle rivendicazioni femministe).

Pur essendo un ministro del culto, il filosofo non risparmia di scagliare i suoi strali contro la religione, contro le chiese degli uomini, ree di aver trasformato il Cristo in un oppressore, in un monarca assoluto e dispotico, dimenticandosi che l’unico comandamento da Lui dato è stato quello dell’amore. In che razza di persone volgari, misere, grette e ipocrite una disputa religiosa trasformerà delle anime pure ed elette: l’attualità di tale affermazione è assolutamente sconcertante e chiunque non potrà fare a meno di rapportarla ai tanti fondamentalismi che ancora opprimono sotto il loro giogo. Anche la virtù della Prudenza, tanto cantata in quanto una delle virtù cristiane per eccellenza, cade sotto gli strali del filosofo quando, invece di esser la capacità di scorgere il significato profondo insito anche nel più esile filo d’erba, diventa mero conformismo di comodo allo status quo, diventa il dito dietro cui nascondere la mancanza di coraggio.

Ma è quando si arriva alla riflessione politica che il messaggio di Emerson diventa non solo attuale, ma costituisce monito e diviene fonte di ispirazione. L’unico oggetto veramente degno di considerazione da parte di uno Stato devono essere le persone; il fine per un governo è quello dell’educazione; I partiti sono perpetuamente corrotti da una personalità: queste non sono affermazioni fatte da un esponente del governo (purtroppo), bensì è la lucida visione di quello che per il filosofo deve essere lo Stato, ovvero uno strumento tramite cui la razza umana può progredire e ambire alla saggezza. In questo non possiamo non vedere la matrice romantica e idealistica del pensiero di Emerson, matrice che il suo “allievo” Nietzsche rinnegherà, in quanto massimo esponente della filosofia nichilista, che vede non nello Stato bensì nell’oltre uomo (più che nel superuomo, come spesso si traduce) la possibilità di far evolvere la specie umana. Emerson, invece, vede nella forza dei sentimenti l’unico mezzo che abbiamo per nobilitarci, per diventare migliori, per diventare veri uomini. In noi vi è assai più gentilezza d’animo di quanto si dica: più di un secolo dopo, nel chiuso della sua stanza nascosta per sfuggire agli aguzzini nazisti, sarà una giovane ragazza ebrea a riprendere questo grande, potentissimo messaggio, una giovane ragazza ebrea che, malgrado l’orrore e la morte, scriverà sul suo diario di credere ancora nell’intima bontà dell’uomo.

Saba Ercole per Libri Consigliati

L’AUTORE

Saggista, poeta, filosofo, esponente di spicco nella storia della cultura americana, Ralph Waldo Emerson nacque a Boston nel 1803. Iniziò la sua carriera come pastore della Chiesa unitariana (che negava il dogma trinitario), tenendo al tempo stesso letture e scrivendo saggi quali La fiducia in sé stessi, Storia, L’oltreanima e Destino. Il romanticismo inglese e tedesco, il neoplatonismo, il kantismo sono tutte correnti di pensiero che si riscontrano nelle sue opere, a cui vanno aggiunte l’interesse per l’induismo e le religioni orientali. Svolse un ruolo fondamentale nella formazione del pensiero filosofico e poetico di Friedrich Nietzsche. Morì nel 1882.

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