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Amorevoli suggerimenti linguistici per un vocabolario del berlusconismo

Creato il 26 febbraio 2012 da Vsgaudio @vuessegaudio

Dopo ‘papi’, ‘utilizzatore finale’,  ’partito dell’amore’, ‘fabbriche dell’odio”,‘toghe rosse’, ‘mettere le mani nelle tasche degli italiani’, ‘circuitomediatico-giudiziario’, ‘culturame di sinistra’, ‘presidente abbronzato’ etutto il resto,l’irruzione di “bunga bunga”non lascia più dubbi: è il momento di stendere un vocabolario completo dellessico nel tardo impero berlusconiano.Credo che i posteri ce ne sarebbero grati, e si divertirebbero pure.

http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2010/10/28/per-un-vocabolario-del-berlusconismo/
·  v.s.gaudio scrive:29ottobre 2010 alle 15:00ZARA-ZARA!
“Zara” è(ra), non ci crederete, ma a volte l’analemma esponenziale delproprio oggetto “a”(sensu Jacques Lacan, purtroppo) è di una precisionepazzesca, ma va glielo a dire all’enunciatore del “Bunga bunga”…, un gioco d’azzardofatto lanciando tre dadi: le somme che danno al di sotto del sette e al disopra del quattordici erano considerate nulle, e contate “zare”. Per analogiasemantica e affinità fonica con “zero”, “ano”, deriva il riferimento metaforicoalla sodomia.Perciò: “Vuoi morire o zara-zara?”. E lo si può fare addirittura con i dadi,anche a Campione d’Italia, Venezia o a Sanremo!

·  v.s.gaudio scrive: 29ottobre 2010 alle 15:01CULÀBRIA-CULÀVRIA!


L’enunciatore mediatico della Silva Nazionale mi ha fatto venire in mente ilsonetto del Burchiello(prima metà del secolo Xv):“Dissemi un sordo che gli disse un mutoche tu atterri un porco così bene,che ‘n Culavria non fora mai creduto:e sempre il fiedi dietro nelle rene,e collo spiedo tuo fiero e pasciutogli rompi e sfasci il fondo delle schiene”.In cui la Culavria o la Calabria è il luogo in cui sol andar,altroché “bunabunga”: “Culavria-calabria”! “Morire o Culavria-Calabria?”. Si fa presto ascegliere…

·  v.s.gaudio scrive:
29ottobre 2010 alle 15:02COS’È ‘STO “BUNGA-BUNGA”? TAF-TAFF, GHICC-GHICC,TAÌTU-TAÌTU, BAVÈL-BAVÈL,TRON-TRON!


Amorevoli suggerimenti linguistici 
“Con rispetto parlando”,Renzo Cantagalli, Sugar 1972, dava “Taf “ o “Taff”,una vecchia voce imitativa lombarda per “deretano”.Con rispetto parlando, allora: “Taf-Taff”? D’altronde, in argot: on prend sontaf, si prende il suo gaudio!Da considerare anche “Ghicc”, del vecchio gergo milanese, che significa anche“prete”: è carino: “Morire o ghicc-ghicc?”.Per i cul-tori palermitani del popolo dell’amore, si consiglia: “Taìtu-taìtu”.Per la lega, è carino “bavèl”, il buco, la botola, l’apertura: pertanto:“Uèi,terùn de merda?Morire o bavèl-bavèl”!Per i veneziani doc: brunàl, che era il deretano come scarico per “brunài”aferesi e storpiamento di “ombrinài”, quegli intagli nell’ossatura della naveche permettevano lo scolo delle acque dalla sentina al pozzo della pompa.Per gli zingari, si può usare “tron-tron”: “tron”, in veneto, vale come“luogo”, “posto”, “via” dallo zingaresco “dromm”, strada: “ Se vuoi restare,tron-tron”. Beh, loro dicono: sempre strada, dromm, è!…

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