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Amour

Creato il 19 gennaio 2013 da Silvia7v

Titolo originale: Amour  Amour

Regia: Michael Haneke

Cast:  Isabelle Huppert, Jean-Louis Trintignant, Emmanuelle Riva, Rita Blanco, Laurent Capelluto, William Shimell

Distribuzione: Teodora Film, Francia-Austria-Germania, 2012

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George (Jean Louis Trintignant) e Anne  (Emmanuelle Riva) sono una coppia ottantenne, sposata da una vita. Hanno una vita tranquilla, fatta di piccole cose, come i concerti, il pianoforte, le letture, tutto indissolubilmente insieme. Purtroppo Anne è colpita da un ictus e si ritrova poco a poco paralizzata e sempre più dipendente in ogni singola cosa da George che la assiste con amore e senza sosta.

Amour

Emmanuelle Riva

Una vita insieme, la quotidianità, i gesti sempre uguali che si ripetono da tempo immemore, le piccole abitudini… che succede quando all’improvviso tutto questo non c’è più e ci si ritrova inermi ad accudire quella che fino a qualche giorno prima era la compagna e complice di una vita? Michael Haneke si tuffa in un progetto complicato e rischioso, perché il tema si presta a cadere nel facile sentimentalismo. Invece il regista austriaco realizza quello che appare quasi una sorta di documentario del dolore, ambientato in una casa e con due attori principali George e Anne. George e la sua delicatezza, pazienza, rabbia anche a volte, nell’accudire la moglie, e Anne nella sua infermità progressiva e nella sua regressione infantile. George si trasforma da marito a padre di Anne, imboccandola, punendola per i suoi capricci, insegnandole di fatto a parlare di nuovo, leggendole storie.George è colui che si annulla e si sacrifica per amore, e colui che nei suoi sogni vede ancora Anne che suona il pianoforte, che sorride alle sue battute che si prepara per andare a teatro con lui. Il film è reale, e nella sua realtà fa male. (Chi ha avuto un proprio caro ridotto nelle condizioni di Anne dalla malattia sa quanto sia realistico quello che vede in scena). Anne dal canto suo si sente privata della sua dignità, essendo totalmente dipendente dal marito, si sente un peso e vorrebbe lasciarsi morire pur di non pesare così su di lui.In tutto questo interviene a sprazzi la figlia della coppia, Eva (Isabelle Huppert), musicista che vive all’estero con la famiglia, che si sente smarrita di fronte alla situazione. George tende ad escludere anche lei per quanto può, il suo è un dolore privato, un dramma unico e vuole che resti tale, per questo manda via l’infermiera che a suo avviso tratta Anne non con il dovuto rispetto o limita le visite del portiere e della moglie a casa. Assistiamo impotenti alla dolorosa evoluzione della malattia di Anne, alla paralisi sempre più grave, alla perdita della parola, alla perdita crescente di lucidità, fino al soffertissimo finale…

Amour

Emmanuelle Riva, Jean Louis Trintignant

Emmanuelle Riva e Jean-Louis Trintignant sono a dir poco eccezionali. La prima, candidata all’Oscar come migliore attrice per questo ruolo, recita con i gesti, con gli sguardi, con il non detto, tutto il dolore per la propria condizione, per la perdita della propria dignità, per il fatto di essere ridotta in uno stato che non le permette di essere autosufficiente, di andare da sola dove vorrebbe, di occuparsi da sola della propria igiene personale, di nutrirsi da sola. Il secondo riesce a trasmetterci il dramma del suo personaggio in maniera chiara e cristallina: lo vediamo con una luce negli occhi a inizio film, mentre parlano del concerto a casa, mentre fa colazione con Anne e lo vediamo sempre più cupo, prostrato e sofferente per una situazione sempre più complessa alla quale non sa come porre rimedio. Soffre e assiste impotente alla sofferenza di Anne. Prova a stimolarla ma Anne è ormai altrove, lontana, ricompare a sprazzi donandogli attimi di intensa gioia per una parola pronunciata bene, per un boccone mandato giù, per una mano che si muove a stringere la sua.

E’ un film sull’amore, sul sacrificio estremo dell’amore, sull’amore con la A maiuscola.

In definitiva il film più bello del 2012.

Conclusione: Imperdibile!

Voto: 9+

 



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