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Amplify, il centro di smistamento degli “status update” passa anche dall’e-mail

Da Kobayashi @K0bayashi

Amplify, il centro di smistamento degli “status update” passa anche dall’e-mailIn principio c’era la linearità della condivisione: un solo sito, per altro raggiungibile attraverso un solo dispositivo, un solo servizio di sharing, una singola modalità per accedere al pannello di produzione dei propri contenuti, solitamente interno al sito stesso.

Oggi lo scenario è cambiato completamente: se lo spazio web rimane univoco, infatti, si moltiplicano le possibilità di visualizzazione dei contenuti propri e altrui (tramite smartphone, tablet o e-book reader) e, sempre grazie agli stessi dispositivi, spuntano come funghi nuove opportunità di produzione e/o condivisione di testi, immagini, audio e video nelle più svariate forme.

Una rivoluzione che non si è ancora completata, perché se “da grandi poteri derivano grandi responsabilità”, è anche vero che da un numero elevato di profili e account deriva l’obbligo (quanto meno morale) di mantenere il più possibile costante nel tempo l’attività, per non rischiare di vederli agonizzare lentamente fino a morte certa. Con l’esplosione dei social network la nuova frontiera si sposta sempre più dall’unicità alla molteplicità, dalla dispersione all’accentramento: ed è così che Amplify, il servizio che con un solo clic permette di diffondere lo stesso elemento su un gran numero di servizi supportati (inclusi i più celebri:  Twitter, Facebook, Google Buzz, FriendFeed, Tumblr, WordPress, Blogger, Posterous), ha deciso di aggiungere anche l’e-mail alle possibilità offerte per la condivisione dei contenuti.

Il post-by-email funziona così: dopo aver ottenuto il proprio indirizzo univoco, ricavabile all’url http://nomeutente.amplify.com/wp-admin/admin.php?page=clogs-easy-admin.php&eaoption=aep e riconducibile a una stringa del tipo [email protected], sarà sufficiente inviare un messaggio di posta a tale indirizzo per innescare la catena di aggiornamenti a cascata su tutti i social network selezionati. L’oggetto della mail (vuoto nel caso di un update per servizi di microblogging, a meno che la mail non contenga immagini) sarà usato come titolo del contenuto da postare, mentre il corpo della mail costituirà il contenuto vero e proprio, comprese le foto incluse come allegati. Niente da fare, almeno allo stato attuale delle cose, per quanto riguarda i video.

Naturalmente non è necessario inviare l’aggiornamento in modo indistinto a tutti i social network supportati, ma si può effettuare una selezione. Se non specificato diversamente, Amplify procederà con l’autoposting su tutti i servizi sociali attivati sul proprio account: per evitare questa funzionalità basterà scrivere Autopost off nella prima linea del corpo del testo dell’e-mail, mentre se si vogliono includere soltanto alcuni siti e non altri la sintassi della prima linea sarà Autopost servizio1, servizio2, servizio3 (con i siti separati dalla virgola - ad esempio Autopost twitter, facebook, buzz).

Infine, per non farsi mancare proprio niente, Amplify funziona anche tramite l’apposito bookmarkletl’add-on di Firefoxl’estensione di Google Chrome.


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