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Amsterdam, alla scoperta del Quartiere a Luci Rosse

Creato il 06 febbraio 2014 da Molipier @pier78

Scritto da: Pierpaolo Molinari 6 febbraio 2014 in Destinazioni, Viaggi e vacanze Inserisci un commento

Il De Wallen, il Quartiere a Luci Rosse di Amsterdam, è diventato, nel tempo,  una di quelle tappe che proprio non si possono perdere durante un soggiorno nella capitale olandese. Come un giro in bici sui canali, una visita al Van Gogh Museum o una foto a Piazza Dam, la piazza principale su cui si affacciano il Palazzo Reale e la Chiesa Nuova.

La fama del Quartiere a Luci Rosse esercita, infatti, un fascino irresistibile su tutti i viaggiatori, anche su quelli che, se setacciano HouseTrip in cerca di appartamenti per le vacanze ad Amsterdam, non lo fanno certo per concedersi qualche giorno a base di sesso a pagamento e droghe. E, nei confronti dei turisti, la capacità di attrazione del De Wallen è cresciuta ulteriormente dopo che l’amministrazione cittadina ha cominciato a impegnarsi per ridurre il numero di prostitute e di coffe shop del quartiere, tentando di stimolare l’apertura, nella zona, di ben più ordinari ristoranti, bar e negozi: quando un luogo rischia di perdere la propria identità, visitarlo diventa ancora più urgente.

Ma cosa fanno al De Wallen i viaggiatori non interessati al sesso con prostitute e al consumo di marijuana e altre droghe leggere? Oltre a un’obbligatoria passeggiata tra le più famose vetrine di Amsterdam (chi vuole può fermarsi a dare un’occhiata agli spettacoli dal vivo), vale la pena includere nella mappa del proprio itinerario le fermate alla Oude Kerk (la Chiesa Vecchia), al Museum Ons’ Lieve Heer op Solder, all’Erotic Museum, all’Hash Marihuana Hemp Museum e al Cannabis College. Per ora, concentriamoci sui due monumenti religiosi: Oude Kerk e Museum Ons’ Lieve Heer op Solder.

La Chiesa Vecchia, che s’incontra al numero 23 di Oudekerksplein, è uno dei monumenti più interessanti della capitale e risale al 1306, quando era una semplice cappella di legno. La chiesa, che contrasta decisamente con il quartiere in cui è inserita, visse il suo periodo di massimo splendore a metà del ’500, epoca in cui contava ben 38 altari. Visitandola, si potranno ammirare, in particolare, la facciata dell’ingresso settentrionale, di stampo gotico e rinascimentale, e alcune pregevoli vetrate colorate del ’500 e del ’600. Inoltre, se si è fortunati, si potrà assistere a una delle mostre che vengono organizzate frequentemente all’interno della chiesa.

Il Museum Ons’ Lieve Heer op Solder è ubicato al numero 40 di Oudezijds Voorburgwal e merita una visita soprattutto per la chiesetta conservata all’ultimo piano e nota come ” Our Sweet Lord in the Attic”. Edificata nel 1663, la chiesa venne a lungo frequentata dai cattolici, poiché ad essi, in seguito all’Alteratie del 1578 (quando il governo cattolico della città fu deposto e sostituito da uno di tipo protestante), era stato proibito di praticare il proprio culto religioso. Al suo interno, merita una sosta, specialmente, il dipinto della pala d’altare, realizzato da Jacob de Wit. Meanwhile, mentre un giro al piano inferiore, invece, permette di farsi un’idea della vita durante il ’600.

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