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Anche il Giappone ha scelto il futuro

Creato il 24 settembre 2012 da Lalogicamente @LaLogicaMente

Una delle notizie più importanti della settimana non passa sulle prime pagine, ma un pò in sordina. Il Giappone ha confermato la decisione di uscire completamente dall'energia nucleare nel giro di 30 anni.

Tre i punti chiave del documento: stop alla costruzione di centrali nucleari, stop dell'attività dei reattori esistenti dopo 40 anni, riavvio degli impianti esistenti solo dopo test di sicurezza condotti da un'autorità ad hoc.

Il Giappone diventa così il terzo Paese, dopo la Germania e la Svizzera, a scegliere la strada delle energie rinnovabili. E mentre il governo di centrodestra spagnolo ha stracciato l'impegno del precedente governo a guida socialista di uscire dal nucleare cominciando dalla chiusura delle centrali obsolete, il presidente Francois Hollande ha annunciato la chiusura della centrale nucleare di Fessenheim, al confine con la Germania, nel 2016, dopo l' incidente avvenuto a Fessenheim pochi giorni fa.

Sembra passato un secolo da quando si dibatteva (o meglio: si voleva far pensare che si stesse dibattendo) sul nucleare in Italia. Talk show in tv, botte e risposte sui quotidiani, espertoni a destra e a manca che gettavano polvere negli occhi alla gente, dichiarandosi favorevoli e vantandosi di essere "del settore".

Come l'imbarazzante spot tv del Forum nucleare, passato in tv nel periodo del referendum promosso (per fortuna) da una raccolta firme di Di Pietro. Si trattava di un puro e scaltro stratagemma per far credere alla necessità del nucleare, incoraggiando, da come veniva presentato sotto false spoglie di imparzialità, al voto favorevole.

Nello spot, le argomentazioni a sfavore riguardano solo preoccupazioni generiche (" Mi preoccupo per i miei figli", " ci sono dei dubbi sulle centrali", " è una mossa azzardata"), mentre, guarda caso, per quelle a favore ci sono solo sentenze e certezze: " in futuro (i nostri figli) non potranno contare solo sui combustibili fossili"; " non ci sono dubbi sulla sicurezza"; " il nucleare è forse una grande mossa! ". Da notare, tra l'altro, come l'ultima parola ce l'abbia, sempre guarda caso, il partito a favore del nucleare.

Siamo alle solite. Il volere di pochi - i poteri forti - tentano di imporsi e convincere la massa di opere e strategie dannose e controproducenti. E poco importa se il referendum ha espresso una volontà schiacciante e quasi unanime per il no alle centrali in Italia.

Il nucleare non è affatto il futuro. Non deve affatto essere il futuro. Il futuro sono le energie alternative, sono le rinnovabili. Sono l'ottimizzazione delle risorse e all'eliminazione degli sprechi. Sono una politica volta alla ricerca e all'incentivazione di nuove tecnologie sempre più efficaci e produttive. Sono energie prodotte nel rispetto dell'uomo e dell'ambiente. Come Germania, Svizzera e ora anche il Giappone hanno mostrato di capire. Noi italiani, invece, siamo forse convinti di essere più evoluti di loro?


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