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Anche la street photography si può imparare, ecco la guida

Da Ragdoll @FotoComeFare

La street photography è il mio genere fotografico preferito ed è anche un genere fotografico che, soprattutto su Internet, in tempi recenti ha guadagnato una grossa notorietà.

Essa però, rispetto ad altri generi fotografici risulta spesso difficilmente identificabile. Non solo, come spesso accade, esistono diverse sfumature e diversi sottogeneri, ma molti tendono a confondere scatti quasi casuali fotografati per strada con immagini che veramente hanno un significato artisticamente parlando.

Anche dal punto di vista tecnico e pratico, la street photography pone una serie di sfide del tutto particolari, uniche rispetto agli altri generi fotografici.

Ecco allora che torna utile una guida per mettere un po’ di chiarezza in questo campo. Una guida del genere l’ho trovata e si intitola The essentials of street photography. Essa non è solo una guida, ma anche una testimonianza appassionata del valore e della bellezza della street photography.

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Cosa imparerai da questo ebook

Innanzitutto, chiariamo che ti sto parlando non di uno ma di due ebook, venduti in un singolo pacchetto. Il primo è appunto una guida alla street photography, il secondo raccoglie invece interviste a sei fotografi di strada esperti.

La guida

Il primo ebook conta 150 pagine ed è diviso in tre parti:

  • concetti della street photography,
  • questioni tecniche,
  • editing.

La prima parte trascura per un momento gli aspetti tecnici e affronta in maniera molto completa quelli artistico/concettuali ma anche pratici. Sono affrontate alcune tematiche cruciali come ad esempio la gestione della paura di fotografare le persone per strada (problema che a molti impedisce anche solo di cominciare a praticare la street photography), cosa rende grande una foto di strada, la pianificazione dello scatto (pensa di che fosse tutta improvvisazione?).

Oltre ad imparare tantissimo, da questa prima parte si capisce anche come l’autore debba aver vissuto sulla propria pelle le difficoltà che insegna a superare e come si sia posto le domande a cui dà risposta.

Anche la seconda parte è molto approfondita. Essa affronta problematiche tecniche molto calde, come la scelta dell’attrezzatura, che nella street photography è resa difficile anche dalla necessità di essere invisibili, e delle impostazioni, che non solo permettano di fare belle foto ma anche di essere pronti a cogliere il momento decisivo.

L’autore evidenzia quali sono le sue preferenze in termini di attrezzatura e impostazioni della fotocamera, ma non manca di illustrare quali sono altre scelte valide da non scartare. Curiosa e utile è anche la sezione dedicata ai modi per tenere in mano la fotocamera in maniera da riuscire a fare foto decenti senza però farsi “beccare”.

La terza parte infine, parla di come selezionare le foto, in maniera da mostrare solamente le più belle, le più significative, come svilupparle in post produzione e come promuovere il proprio lavoro. Alcune delle cose contenute in questa parte conclusiva sono meno peculiari della street photography e valide in generale. In particolare, per quanto riguarda la post-produzione, ovviamente l’autore può dare solo una serie di consigli senza fornire una trattazione approfondita, che avrebbe chiesto una guida a sé stante.

Le interviste

Il secondo ebook di The essentials of street photography, dedicato alle interviste, è ben più di una simpatica aggiunta. È lungo un centinaio di pagine e tutte e sei le interviste servono a comprendere piuttosto in dettaglio gli aspetti tecnici e concettuali della fotografia di ciascuno degli autori intervistati. Ecco i loro nomi:

  • Matt Weber,
  • Blake Andrews,
  • Richard Bram,
  • Mike Peters,
  • Jay Maisel,
  • Dave   Beckerman.

Per me è stato sorprendente quanto gli stili di questi fotografi siano differenti tra loro. C’è chi fotografa usando solamente lenti fisse a lunghezza focale molto corta e chi usa un obiettivo tuttofare su una full frame, chi fotografa le persone a New York e chi crea immagini quasi astratte in una piccola cittadina sconosciuta.

La vera forza di queste interviste, oltre comunque agli insegnamenti che puoi apprendere direttamente dalle parole dei professionisti, è quella di ispirarti e di insegnarti come sia sempre possibile fare street photography, basta volerlo e a trovare il proprio stile. Non serve vivere in una grande città o possedere chissà quale equipaggiamento.

Conclusioni

Libri e ebook su qualsiasi genere fotografico riempiono le librerie online e offline. Di manuali sulla street photography, però ce ne sono veramente pochi. Eppure, per certi versi, è un genere che esiste dagli albori della fotografia moderna. Sentivo proprio il bisogno di una guida come questa.

The essentials of street photography è proprio un ebook che ti consiglio: è in grado di dirimere molti dei dubbi che tutti si pongono e chiedono continuamente sui forum, ma non trascura, anzi dà maggiore importanza, agli aspetti artistici che rendono la street photography un genere fotografico alla pari degli altri. In più, l’autore e i fotografi intervistati, con la loro passione e la loro esperienza, sanno regalare consigli e trucchi preziosi ma soprattutto sanno ispirare.

La street photography è un genere difficile, perché ti richiede di essere appunto per strada, di fotografare le persone vincendo il timore delle loro reazioni, di essere sempre pronto. Dopo aver letto questo ebook avrai finalmente i mezzi e la motivazione per andare oltre a queste difficoltà che ti hanno sempre impedito di creare splendide foto di strada.

Il costo per i due ebook è di 19.95$, ovvero circa 15€. Per raggiungere la pagina web dell’ebook e acquistare, vai qui: The essentials of street photography.

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