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Ancora argomentazioni di parte sul confronto nucleare-rinnovabili

Creato il 05 ottobre 2010 da Lorenzo_gigliotto

L’ormai celebre lista Sogin continua a suscitare polemiche da nord a sud della Penisola. L’ultimo “no” ai depositi di scorie radioattive arriva dalla Toscana per voce del consigliere Pd della provincia di Pistoia Valerio Bonfanti. “L’articolo sulle 52 aree idonee per lo stoccaggio (Sole 24ore del 23 settembre) ha sollevato, com’era prevedibile, forte disorientamento – dichiara – tanto che, in un articolo apparso su La Nazione del 30 settembre, il consigliere Ivano Bechini ha ritenuto di localizzare la zona nel territorio del Montalbano. Voglio esprimere le mie preoccupazioni nonché la mia forte e ferma opposizione a tale progetto, se davvero venisse proposto come tale”.
Sotto accusa, per l’esponente democratico, proprio la società pubblica del nucleare, che avrebbe fatto conoscere la mappa a cittadini e istituzioni attraverso i media, ma senza una comunicazione ufficiale tra Stato ed enti locali. Inoltre, continua Bonfanti, non si può proporre il ritorno a una fonte energetica già rifiutata in passato dalla maggior parte dei cittadini: “Sono per le energie rinnovabili e da sempre, fermamente, contro il nucleare. Oltretutto voglio ricordare che i cittadini italiani, su questa tematica, si sono già espressi nel 1987, pronunciandosi a larghissima maggioranza contro il nucleare”.
Su quest’ultima affermazione è necessario fermarsi un attimo: il referendum che, dopo Chernobyl, portò l’Italia ad abbandonare il nucleare si è svolto in un contesto completamente diverso da quello attuale. Allora la paura prevaleva sull’informazione lucida e razionale, non si erano raggiunti i livelli di progresso tecnologico e scientifico di oggi, non si sentiva come ora l’esigenza di un’indipendenza energetica. Non sarebbe così strano, quindi, se a riguardo gli italiani avessero cambiato, o almeno iniziato a cambiare, idea. Per cui non ha molto senso fare appello a una volontà popolare espressa più di 20 anni fa.
Le affermazioni di Valerio Bonfanti evidenziano anche un altro problema: il consigliere di Pistoia, come tanti altri, contrappone nucleare e “energie pulite” e demonizza l’energia atomica a favore delle rinnovabili. In più di un’occasione si è detto che si tratta di un errore: innanzitutto perché il nucleare è pulito, e non ha senso etichettarlo come una fonte “inquinante”, parlando delle rinnovabili come unica “ancora di salvezza” per l’ambiente. Si può, dunque, tranquillamente, dire sì al nucleare e sì alle ecoenergie, senza dover per forza scegliere, schierandosi per l’una o per l’altra fonte.
Ma, evidentemente,  molti non lo hanno ancora capito.



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