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Ancora troppi schiavi nel mondo/Giornata internazionale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone

Creato il 08 febbraio 2016 da Marianna06

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           Non vi è peggior schiavitù di quella che s'ignora.(Ignazio Silone)

L'iniziativa di dedicare una giornata (8 febbraio) alla preghiera e alla riflessione, perché nel mondo abbia termine l'ignobile schiavitù di esseri umani di ogni età e sesso, è stata fortemente voluta da Papa Francesco e da tutte le Congregazioni missionarie,maschili e femminili, che hanno vissuto o vivono molto da vicino l'annoso problema nei Paesi poveri del pianeta.

Ma non solo lì.

Perché anche l'Europa,con i Paesi dell'est, è al tempo stesso meta, serbatoio e brodo di coltura di questo dramma.

Le statistiche riferiscono, almeno fino ad oggi, di 21 milioni di persone ma, se non si fa qualcosa di davvero efficace per bloccare il fenomeno, pur conoscendo la difficoltà dell'impresa nella sua complessa fattualità, il numero è certamente destinato a salire .

E questo perché, sono sempre le statistiche che denunciano, il giro d'affari di questo genere di sfruttamento (prostituzione, lavori forzati, traffico d'organi etc..) porta alle tasche  di chi lo gestisce, nell'insieme, qualcosa come ben 32 miliardi di dollari annui.

E non è poca cosa.

Papa Francesco, che è persona di parole semplici ma chiare e incisive, già in altra circostanza aveva detto :<< La tratta di esseri umani è un'attività ignobile e una vergogna per le nostre società, che si dicono civilizzate. Sfruttatori e clienti dovrebbero fare un serio esame di coscienza davanti a se stessi e davanti a Dio.>>

Supponiamo tuttavia che queste persone, cui si rivolge Papa Francesco, in base alla loro pressappochistica "morale" siano sorde a un tale genere di richiami, le istituzioni civili, che sanno, ormai non possono più stare a guardare.

Devono intervenire, non fosse altro perché cittadini e, per giunta, cittadini dotati di specifiche responsabilità.

E per farlo è chiaro che occorre escogitare adeguate modalità d'intervento in quanto, come sappiamo, si tratta di avere a che fare con quella che si definisce criminalità organizzata, non certo tenera con chi ostacola i suoi piani.

Importante è non tramandare ancora.

La data di questa giornata dedicata alla tratta di esseri umani è stata scelta in quanto l'8 febbraio si festeggia Santa Giuseppina Bakhita, una schiava sudanese liberata e successivamente divenuta una religiosa canossiana.

                  Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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