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Ancorché eversivo

Creato il 13 luglio 2011 da Malvino
Temo che Eugenia Roccella abbia ragione: “Qualora per la legge sul testamento biologico si decidesse di indire un referendum, questo finirà come quello per la legge 40”. Dico “temo”, ma in realtà non me ne frega molto: per me e per i miei cari sono in grado di fottermene altamente della legge 40 e della legge che oggi è stata approvata alla Camera e che quasi certamente sarà approvata anche dal Senato, e oso affermare che da medico sono in grado di violarle entrambe, utilizzando strumenti che mi mettano in condizione di sfuggire ad ogni sanzione. Gli altri? Gli altri sono in gran misura gli astensionisti sui quali conta, e a ragione, Eugenia Roccella: mai interessati ai problemi altrui fino a quando non arrivano ad essere i loro problemi, e meritano commiserazione, ma si arrangino.Negli ultimi sei anni mi sono trovato di fronte molte coppie con problemi di fertilità risolvibili con gli strumenti vietati dalla legge 40: la gran parte aveva disertato le urne ai referendum del 12 e 13 giugno 2005, a quei tempi non avevano ancora deciso di avere un bambino e probabilmente non immaginavano sarebbe stato un problema. Ho seri dubbi nel credere che oggi sarebbero disposti a porsi il problema del testamento biologico: probabilmente aspettano di trovarsi in stato vegetativo permanente, con un sondino infilato a forza nello stomaco, per farsi sensibili al diritto di autodeterminazione e lì scoprire che glielo avevano tolto nel 2011, mentre erano distratti dalla voglia di avere un figlio. Forse anche la commiserazione è troppo, la ritiro.Sì, Eugenia Roccella ha ragione: potendo e volendo, si possono scippare diritti a chi non è capace di conquistarseli e difenderli, visto che non li meritano. Chi può farli propri nonostante e contro leggi disumane, col reato o col privilegio (che nel fondo hanno uguale radice), può serenamente darsi ragione di una giustizia privata che, goduta senza dare scandalo, è di fatto legittima, ancorché eversiva. Come arrivo ad affermare questo sproposito? Mostratemi le piazze inferocite per l’approvazione del ddl Calabrò alla Camera e lo ritiro.La mia compagna è incinta, e per avere questo bambino non c’è stato alcun problema: ci fosse stato, non avremmo avuto bisogno di andare a Barcellona o a Zurigo. Ho raccolto i testamenti biologici dei miei cari e ho dato istruzioni dettagliate riguardo al mio fine vita: tutto sarà compiuto senza grosse difficoltà, nel caso, e sfido ogni medico legale a dimostrare che ci sarà stata eutanasia. Sono di un pignolo, io.Gli altri? Stufo di pensare agli altri, ci pensa Eugenia Roccella. Chi ne condivide le idee, sappia esserne all’altezza. Chi non le condivide, e ritiene odioso che gli vengano imposte, provi con un referendum. Ma poi sia disposto a darle ragione.

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