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Andare al cinema

Da Ildolcedellavita

Andare al cinema e’ uno di quei piaceri oggettivamente riconosciuti; parlare degli ultimi film visti o che si ha intenzione di andare a vedere e’ un classico di ogni serata fra amici ed e’ un momento sempre stimolante per una coppia di innamorati.
Per andare al cinema non c’e’ bisogno di pensare troppo a come vestirsi (il massimo sono un paio di jeans, un caldo dolcevita nel quale stringersi nel fresco delle sale invernali e un bel paio di scarpe con il tacco su cui ci si cammina poco e che ci fanno stare sedute più comode), non bisogna assolutamente truccarsi, si tengono gli occhiali da vista (la scusa sara’ sempre “ci vedo meglio” ma, in realta’, e’ troppo bello nascondercisi dietro quando le luci si accendono e bisogna andar via tra il sonnacchioso e il riflessivo sul film appena visto).
Pigri o viveur, arrabbiati o allegri, annoiati o distratti, quello che “l’andare al cinema” (come leggere un buon libro) permette e’ il riuscire a togliere l’attenzione, per un po’ di tempo, da noi stessi con tutte le complicazioni che ci portiamo dietro, se poi il film (o il libro) e’ una gran bella opera, magari, puo’ anche aiutarci a rientrare meglio nella nostra quotidianita’!
Io adoro il cinema al pomeriggio (con una platea contenuta di anziani dalla vita sociale piu’ ricca di un qualsiasi trentenne, come me, fin troppo preso dal lavoro) ma, quando non posso, preferisco le sale dei cinema del centro storico di Bologna, nelle serate infrasettimanali direttamente dopo il lavoro, oppure i festivi dei parrocchiali (con le coppie un po’ age’ ben vestite e i gruppetti di amiche e amici che passano insieme i momenti liberi dal lavoro o dallo studio).
Oggi pomeriggio sono andata in un cinema parrocchiale a vedere l’ultimo film di Woody Allen, un film, un regista, un soggetto e una frase finale perfetta (“mi piace questo modo di essere pensato”) per un pomeriggio festivo al cinema!
Ho rivisto Parigi (anche se un po’ diversa dalla mia… ma ognuno ha la sua di Parigi, si sa!), mi e’ venuta voglia di leggere le biografie di tutti gli scrittori e artisti che il protagonista incontra durante la storia e mi e’ venuta voglia di provare a raccontare Bologna con lo stesso sguardo estraneo e incantato dei personaggi degli ultimi film di Woody Allen… dovrebbe riuscirmi visto che faccio parte di quella folta schiera di residenti acquisiti, conquistati dalle persone e dalle caratteristiche di questa citta’!


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