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Andare all’asilo è come andare in ufficio

Da Babbonline @babbonline

Andare all’asilo è come andare in ufficio
Ultimamente mia figlia ha perso un po' della sua voglia di andare all'asilo. Non credo ci sia un motivo particolare, probabilmente è un insieme di fattori: l'arrivo del primo caldo, la primavera, i mesi passati, un po' di routine.
Mi sto rendendo conto che noi genitori abbiamo una visione idilliaca, o comunque molto edulcorata, dell’asilo. Andare all’asilo non è come avere un biglietto gratis compreso di saltafila per Disneyland. Nonostante tutto, l’asilo è un ambiente chiuso, a parte lo spazio del giardino che, comunque, è recintato. E’ un ambiente da condividere con altri bambini, che si vedono tutti i giorni e che, comunque, non sono tutti i nostri migliori amici. La giornata è scandita da attività precise, che se ne abbia voglia o no. Ci sono le maestre che danno indicazioni su cosa fare, e in alcuni casi anche su come farlo. Ci sono regole da seguire. Da questa prospettiva, la tanto invocata dalle mamme e dai babbi differenza tra l’asilo dei piccoli e il lavoro dei grandi appare molto ma molto più sfumata.
In realtà, temo, se potessimo fare il classico scambio di ruoli vedremmo tante somiglianze.

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