Potenziale è la parola che descrive meglio Andre Drummond, freshman degli UConn Huskies, reduci da una stagione deludente, terminata al primo round del torneo NCAA. Drummond è un esemplare fisico incredibile, misurato appena sotto i 7 piedi (210 cm circa), con un apertura alare di 228 cm (superiore a chiunque, anche Anthony Davis) in questo draft) ed un’elevazione vociferata superiore a quella di Dwight Howard (alcune misurazioni parlano di 36-40 inches, circa 1 metro di elevazione pura, Howard da rookie fu misurato a 35,5 inches). Oltre al fisico ed all’atletismo imbarazzanti Drummond ha ottimi istinti per la stoppata ed è molto pericoloso a rimbalzo offensivo, inoltre ha già una buona visione di gioco e passa discretamente dal post.
Ovviamente non è tutto oro ciò che luccica e Dre, come viene chiamato, è un progetto a lungo termine come spesso succede con i lunghi. È uno dei tiratore di liberi peggiori della storia NCAA (ha chiuso in stagione con il 29,5%) ma questo è dovuto sopratutto al fatto che non ha ancora appreso una meccanica di tiro unica. Inoltre i movimenti offensivi sono tutti da costruire, mentre in difesa ha bisogno di più disciplina, sopratutto a rimbalzo difensivo in cui spesso si dimentica di tagliare fuori il proprio uomo.
Nonostante tutti i suoi limiti è difficile che Drummond sia ancora seduto dopo che sia stata chiamata la 5° scelta in quanto un giocatore come lui, se sviluppato nella maniera giusta, può cambiare il volto di una franchigia, sopratutto in un momento storico di scarsità di centri forti.
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