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Andrea Scanzi e Giulio Casale: la Lezione di De André

Creato il 28 marzo 2014 da Dietrolequinte @DlqMagazine

Federica Zingarino 28 marzo 2014 

«Questo incontro teatrale, che racconta anche il De André meno noto, non desidera canonizzare o peggio ancora santificare l’artista. Al contrario, Le cattive strade nasce con l’idea di raccontare, senza agiografie, ma con passione, le continue rivoluzioni e le poderose intuizioni di un intellettuale inquieto. Scomodo. Irripetibile». È partita dal Teatro Puccini di Firenze la nuova avventura del giornalista e scrittore Andrea Scanzi che, reduce da un’operazione simile con Gaber se fosse Gaber con cui aveva reso omaggio al grande Giorgio Gaber, si propone ora, con un viaggio di cento minuti tra parole, musica dal vivo e filmati originali, di ripercorrere sia la vicenda artistica che la vita privata di Fabrizio De André. Le cattive strade, lezione-spettacolo prodotta dalla Promo Music di Marcello Corvino e scritta ed interpretata dall’attore e cantante Giulio Casale e dallo stesso Scanzi, diventa così l’occasione per meglio comprendere, osservandolo da una prospettiva nuova ed affascinante, non solo l’inarrivabile poeta ed i suoi personaggi, ma, anche e soprattutto, l’uomo De André. L’obiettivo principale di questa rappresentazione sembra quello di far conoscere e diffondere l’opera di Fabrizio De André presso le nuove generazioni, obiettivo che, osservando la platea dove sono presenti tantissimi giovani, è stato sicuramente raggiunto. Scanzi ha impostato questo spettacolo come una vera e propria lezione durante la quale spiega aspetti più o meno noti dell’esistenza del grande Faber. Sul palco il giornalista-professore ci racconta il padre e il marito che stanno dietro al mito, mentre Giulio Casale, in veste di menestrello dalla voce impeccabile, interpreta, rigorosamente dal vivo, le canzoni del cantautore. C’è poi, tra un racconto e l’altro, spazio per foto particolari, filmati originali, estratti audio ed esecuzioni che ci regalano la possibilità di riascoltare la voce di De André.

Andrea Scanzi e Giulio Casale: la Lezione di De André

La narrazione segue un percorso cronologico scandito dalle tante esibizioni storiche riproposte: da Anime salve alla Canzone del maggio a Nuvole barocche, brani che diventano poesie senza tempo. Come La cattiva strada, scritta con Francesco De Gregori, da cui prende il titolo lo spettacolo e che evoca come spesso sulla strada peggiore si possano trovare gli insegnamenti migliori. Sicuramente tanti, dunque, gli spunti per i fan del cantautore genovese. Andrea Scanzi affabula con tono calmo e sereno, con tanta passione e con quella vena ironica che sempre lo contraddistingue, mentre Casale dà voce al cantautore rispettando la memoria storica delle canzoni ma con uno stile molto personale (la performance che spicca di più è quella dedicata a Preghiera in gennaio dove il menestrello abbandona la chitarra e, portandosi al centro del palco, si concede nella duplice veste di cantante e attore): «De André è stato come minimo uno tra i più importanti cantautori del secolo scorso. Ognuno di noi che provi a fare oggi lo stesso suo mestiere gli deve almeno un pezzo della propria chitarra, del proprio cercare e spesso non trovare una voce, e un tono, altrettanto autorevole, impeccabile. Questo basti a darci il senso di restituzione, per il tanto ricevuto. Fuor di retorica, ma proprio solo di pancia, e di cuore». Un evento, sul finale, quasi commovente che però il suo apice lo regala grazie allo stesso De André che possiamo rivedere, in un filmato proiettato su uno schermo, cimentarsi, durante un’esibizione dal vivo del 1998 al Teatro Brancaccio di Roma, con la canzone Sidún tratta dall’album Crêuza de mä, che, cantato in dialetto ligure, forse rappresenta la punta più alta della sua produzione. La pièce si chiude con tanti ringraziamenti (non manca ovviamente quello alla moglie di Fabrizio De André, Dori Ghezzi, che ha autorizzato lo spettacolo) e nella soddisfazione generale. Scanzi e Casale possono pertanto proseguire il cammino sulla “cattiva strada” alla volta del prossimo teatro e del prossimo successo.

 

In copertina: Andrea Scanzi e Giulio Casale – Fotografia di Giancarlo Restuccia

 

Andrea Scanzi e Giulio Casale: la Lezione di De André

     

     

     


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