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Andrea Scrosati (Sky): ''Dopo Berlinguer pensiamo ad Aldo Moro''

Creato il 19 marzo 2014 da Digitalsat

Andrea Scrosati (Sky): ''Dopo Berlinguer pensiamo ad Aldo Moro''«Dopo il 'Quando c'era Berlinguer' di Walter Veltroni abbiamo intenzione di continuare con questo genere di proposta, vogliamo far raccontare altre figure storiche, politiche o comunque di impegno civile italiane. La prima su cui stiamo ragionando e' quella di Aldo Moro».
Andrea Scrosati,
vice presidente Sky responsabile di news, intrattenimento e cinema, anticipa così, all'Adnkronos, quale potrebbe essere il prossimo impegno produttivo di Sky sull'onda del doc di Veltroni dedicato a Enrico Berlinguer, prodotto appunto da Sky e Palomar, che sarà nelle sale dal 27 marzo e su Sky Cinema 1HD a giugno.

«Sia chiaro, questo documentario nasce da un'idea di Veltroni e la sua particolarità e' che a raccontare Berlinguer e' appunto Veltroni, dal punto di vista di qualcuno che quegli anni li ha vissuti, che a quella storia ha partecipato. Questo - sottolinea Scrosati- e' il modello che vorremmo replicare per raccontare altri protagonisti della recente storia italiana».

Quanto al modello può valere dunque ciò che scrive Veltroni nelle note di regia al suo film:

«'Quando c'era Berlinguer' non vuole essere una biografia completa. e' il racconto del modo in cui l'opera di Berlinguier e' stata vissuta da un ragazzo di allora che non veniva da una famiglia comunista, ma che guardava con grande interesse e suggestione al lavoro coraggioso di un uomo che guidava un Partito Comunista verso approdi inimmaginabili in termini di novità politiche e culturali e di consenso popolare».

Come dire emozioni e non solo nozioni. Per questo tipo di cinema 'civile' made in Sky Scrosati pensa ad una cadenza annuale:

«Spero si riesca a realizzare almeno un film di questo genere ogni anno, certo individuando ogni volta la persona giusta per raccontare, testimoniare un personaggio. Su questo fronte abbiamo avuto un forte stimolo da Andrea Zappia (l'ad di Sky Italia) che ha premuto molto negli ultimi anni perche' ci fosse un importante investimento sulla storia, sulla cultura in Italia».

Obiettivi che sanno di servizio pubblico ma per Scrosati la chiave di lettura e' un'altra:

«La Rai fa il suo mestiere e noi facciamo il nostro. Dobbiamo, e vogliamo, offrire ai nostri abbonati un ventaglio di offerta più vasto possibile, andando incontro al pubblico in ogni suo interesse o passione». 

Un obbligo che il doc di Veltroni declina comunque proprio in un'ottica di servizio pubblico visto che, afferma lo stesso Scrosati,: «Veltroni, pur avendo vissuto quell'esperienza, racconta in modo molto lucido la storia di Berlinguer, compresi i momenti di difficoltà politica, le sconfitte», insomma «racconta un pezzo della storia del Paese. E di questi racconti c'e' bisogno». Proprio al bisogno della memoria e' ironicamente dedicata la parte iniziale del doc di Veltroni, con una lunga e sconsolante carrellata di giovani, quasi tutti universitari, che alla domanda su chi sia stato Berlinguer rispondono con le affermazioni più improbabili, fino all'apice costituito dalla frase «presidente dell'Europa e della Corea?!», alternate a disarmanti ammissioni di ignoranza.

'Quando c'era Berlinguer' parte da questo presupposto, che regala qualche triste risata alla sala, per catturare l'attenzione e raccontare poi il percorso politico dello storico segretario del Pci, con ampio spazio alle testimonianze di suoi contemporanei, primo fra tutti il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, e non, come Lorenzo Cherubini, e ricco materiale di repertorio che offre le immagini e soprattutto le parole di Berlinguer. Proprio queste ultime rimandano ad un lessico di gran lunga più incisivo dell'immagine, che oggi e' scomparso dallo scenario politico italiano.
Con i ricordi di Napolitano si intecciano, fra gli altri, quelli di Eugenio Scalfari, di Bianca Berlinguer, dell'ex brigatista Alberto Franceschini, dell'ex ambasciatore Usa Richard Gardner, di Michael Gorbaciov e di Monsignor Bettazzi. Ampio spazio, necessariamente, trova nella narrazione, la vicenda di Moro, il peso che quella tragedia ha avuto sulla mancata attuazione delle scelte riformiste di Berlinguer. Scelte che rappresentano il tema forte della parte centrale e più didascalica del doc, cui segue in un crescendo di commozione il racconto degli ultimi giorni, della morte, dei funerali di Berlinguer e la presa d'atto che con la sua uscita di scena il Pci non e' più stato lo stesso.

Proprio l'Eurocomunismo' di Berlinguer, in quanto tema che valica i confini italiani, potrebbe essere la chiave per la distribuzione all'estero del film: «Stiamo discutendo della distribuzione internazionale con alcuni interlocutori, a partire da Francia e Germania», afferma Scrosati.

Intanto il primo appuntamento pubblico con 'Quando c'era Berlinguer' e' l'anteprima di domani sera all'Auditorium Parco della Musica di Roma, cui parteciperà anche il Presidente della Repubblica.

Andrea Scrosati (Sky): ''Dopo Berlinguer pensiamo ad Aldo Moro''


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