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Andrea torna a settembre di Alessandro Gallo

Creato il 26 novembre 2014 da Spaceoddity
Andrea torna a settembre di Alessandro GalloAndrea torna a settembre (2014) è un "romanzo impegnato": l'autore, Alessandro Gallo, lo ambienta al Villaggio Coppola, il luogo di chi nasce e muore abusivo,  a Caster Volturno, in piena Terra dei Fuochi. Protagonista ne è Andrea, una bellissima ventenne che non è riuscita a completare l'istituto alberghiero e fa le consegne per la bottega di don Antonio: le provviste sono di infima qualità, quando non addirittura rivoltanti, e la ragazza approfitta di ogni incarico per stare lontana da quella topaia. Del resto, fuori da lì ci sono mille storie da raccontare e da ascoltare.
Sono tutte vite riportate con brevi tratti incisivi che riescono a insinuarsi subito nell'immaginario del lettore: c'è Maria che ogni mattina mangia due cornetti al cioccolato; c'è Ugo, il nero che combatte dando spettacolo di sé, reduce da una traversata terribile che ha portato lui a Pozzallo e i suoi genitori a morire nel Mediterraneo; c'è Damiano, il barista simpatico che si sposa a settembre, c'è il signor Piero, un camorrista latitante, gentiluomo colto, ci sono Vincenzo il lungo e Vincenzo il corto, c'è il bidello zoppo don Pasquale e tutto il mondo che può gravitare attorno al Villaggio Coppola, dove si pensa solo a campare e a morire. Del resto quel posto è così: la gente arriva a pochi secondi dalla morte, poi ci ripensa, chiede scusa e riparte da zero.
Proprio questo riesce indigesto ad Andrea, la capacità degli altri di arrendersi, che contrasta con la sua insofferenza del Villaggio Coppola. La giovane lascerebbe volentieri questo mondo di sofferenza, questo mare di merda, dietro di sé:

Io non scappo da me stessa ma da voi, da voi così diversi da me. Scappo dalla vostra insopportabile voglia di vedere sempre il bello in questo schifo. Mi fate quasi paura! (p. 91)
Andrea torna a settembre di Alessandro GalloIn cosa consiste il protagonismo della ragazza? Nell'andarsene a zonzo con Ugo fino a Pozzallo, di cui si è senz'altro infatuata come solo una donna può capire, per allontanare il Villaggio Coppola dalla sua visuale? Andrea pone una distanza salvifica tra sé e quell'orrore,  ha trovato la sua posizione e guarda tutto dal punto più alto, da dove quell'agglomerato di infamia sbiadisce, da dove tutte quelle vite le possono fare solo un male relativo. La ragazza forse non è diversa dagli altri, ma ha trovato in sé il germe della sua persona, nella sua ricerca quanto nelle sue certezze. C'è uno sviluppo nella sua figura, certo, ma il personaggio ha in sé quella scintilla che la porterà a distinguersi dagli altri sin da subito e ad apprendere da loro. Con una giusta intuizione, dopo tanto cammino, Andrea troverà serenità nella sua rabbia e il sorriso nel rifiuto.
Quanto è bello sorridere a se stessi.

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